BLOG di Luciano Testi

Lunedì 7 Agosto 2006

Paolo Brosio all’Isola dei Famosi 4

Ai tempi in cui lavorava per Rete4 e faceva l’inviato stando davanti a Montecitorio per giorni in attesa di vedere uscire tizio e fargli una sola domanda. Certo che Emilio Fede involontariamente lo ha fatto diventare un personaggio proprio grazie ai continui e incessanti collegamenti con l’inviato per vedere se ci sono novità, e lui non era mai fuori posto. A volte si guardava la TV solo per vedere fino a che punto si spingeva Fede nel suo accanimento su quest'uomo un po' allampanato.

Ma con IDF cosa c’entra?
Non è un concorrente, sostituisce Massimo Caputi come inviato non più dalla Cueva, da dove poi vedremo.
Quale ruolo si prenderà a IDF4?
Vorrà dire sempre qualcosa, ma prevarrà la pressione in loco dei concorrenti o le richieste della Ventura dallo studio?
Come reagirà davanti alla fame dei concorrenti ottenuta per gioco? Cederà alle loro lusinghe con qualche piccolo teatrino?
Quando sarà il momento d’avere polso dovrà chiedere aiuto?
La produzione sarà facilitata da Brosio o è un ostacolo?
Lo vedremo in difficoltà, un po’ come i concorrenti (almeno non per fame) o gli sarà evitato ogni tipo di ostacolo?
È sicuro che la sua presenza in questo format non passerà inosservata.

Per fortuna che Simona ha annunciato un'edizione più dura per i concorrenti e Brosio è tutt'altro che un'aguzzino. Credo proprio che la sua presenza contribuirà a mitigare le sofferenze dei concorrenti, sempre che non se lo mangino di nascosto ;)

Trasparenza nelle BANCHE

Questa mattina entro in una banca, incorporata da un'altra di recente, durante l'attesa, vedo un espositore digitale con grande schermo verticale ed uno spot continuo con immagini e messaggi rassicuranti, a fianco un poster con l'immagine di un cane che lo riempie, il classico "fido", e mi son detto che quando una banca sceglie un messaggio pubblicitario astratto, occorre stare attenti. Infatti ero lì anche per rivedere le condizioni del mio C.C. e questa pubblicità mi ha, per così dire allertato. Ora leggete bene i numeri che seguono, perchè non li ho sbagliati di proposito:
- tasso fido ordinario 4,686%
- tasso a crediito 0,01%
La sostanza è questa, se io ho un debito con la banca di 10.000 € alla fine dell'anno debbo pagare un interesse di 468,6 €, se invece ho a disposizione 10.000 € alla fine dell'anno mi danno 1 €.
Con le argomentazioni usate dal funzionario per spiegare la differenza mi sono sentito preso in giro, ma non finisce qui.

L'Italia, primo fornitore d'armi al Libano

Basterebbe un titolo così per pensare che l’Italia è dalla parte del Libano e contro Israele. Il bubbone viene fuori quando c’è una guerra, prima non se ne parla mai.

Quello che su internet non si legge a seguito della notizia in oggetto, è che il Libano ufficiale è una cosa, gli Hezbollah terroristi, un’altra cosa ancora. In pratica il titolo suggerisce un’informazione falsa, che fornendo il Libano automaticamente si forniscono anche gli Hezbollah. Non risulta che gli Hezbollah siano aiutati dal resto del Libano nella loro guerra contro Israele se non dall’Iran per gli 11.000 katiuscia, e se si allarga il conflitto forse arrivano i siriani e non l’esercito ufficiale del Libano.

Invece, mi auspico che le forniture d’armi effettuate al Libano ufficiale, possano essere utilizzate proficuamente per debellare gli Hezbollah al più presto senza costringere Israele a proseguire in questa guerra con mezzi diversi e più onerosi di vite umane innocenti.

Liberi ma rispettosi, e di che? Orinatoio rimosso.

Leggo il titolo di una notizia “Rimosso l'orinatoio a forma di bocca di donna” vedo la foto e penso che sicuramente è un’opera d’arte esposta in un luogo pubblico, magari in una metropolitana, viene utilizzato perché è un oggetto accattivante che invita all’uso anche se non utilizzabile, che attira l’attenzione e di chi vuole attirarla su se stesso, per ironia ma anche tanta stupidità, fino a quando era consigliabile guardarlo solo da lontano perché in pochi giorni era diventato maledettamente maleodorante. Immaginavo che sorveglianza fisica ed elettronica fossero sufficienti per rendere disincentivare i furbetti, ma a nulla è valso fino a che alcune signore anziane hanno assistito di persona all’ennesima profanazione dell’esposizione (doppia). Da tutto ciò ne è venuta fuori una protesta formale con ripresa della notizia da parte della stampa ed il primo cittadino ha dovuto far rimuovere, dopo preventiva disinfestazione, l’orinatoio “abusivo”.

Nulla di tutto questo era vero, ecco il perchè in quest'articolo qui sotto riportato:
boccaIronia dell'informazione globalizzata scopro su Dna India che il propietario di un McDonald's olandese è stato costretto a togliere dal bagno degli uomini questi orinatoi con le sembianze di carnose bocche femmili. L'incidente è nato in seguito alle proteste di un turista americano. L'azienda produttrice dei bagni si chiama Bathroom Mania! e sicuramente ha pensato al suo prodotto come ad un'ironica trovata. Altri pensano che si tratti di un gesto di cattivo gusto che umilia la donna. Io la trovo un'immagine pop assolutamente innocua, non so voi.
Quel McDonald's voleva distinguersi da tutti gli altri e dalla loro decadenza nei servizi igienici, un po’ tutti abbiamo visto che non eccellono in quella catena di ristorazione, ma non ha fatto i conti con un turista americano. Costui si reca nel paese europeo noto per la sua maggiore libertà sessuale, non riesce a cogliere l'ironia nello speciale orinatoio, forse era pure imbarazzato, protesta e riesce ad ottenere la rimozione dell'orinatoio-bocca. Forse aveva paura che si chiudesse la bocca? Non so se ha aspettato che lo togliessero per farla. Le motivazioni della richiesta mi lasciano perplesso, come pure la rimozione.

È noto che numerose suppellettili hanno forme che ricordano dei falli, o poltrone a forma di mano o divani a forma di labbra, pure gli architetti si sbizzarriscono creando villaggi il cui disegno geografico richiama un fallo, per non parlare degli artisti che creano elaborando le forme del corpo o dei genitali. Ecco tutti loro che fine dovrebbero fare? Per fortuna non ha visto la mostra di foto di Oliviero Toscani alla Biennale d’Arte a Venezia (non ricordo quale ediz.), quattro pareti di una stanza rivestite da terra a soffitto, con poster a dimensione naturale (forse un po’ di più) di persone nude di ogni razza, età e sesso, riprese dall’ombelico a metà coscia.

MASS DUMPER = Fare i conti senza l'oste.

Parole magiche fino a qualche giorno fa, ma nessuno le conosceva. Perché all’improvviso sono diventate fulcro di discussione? La Renault di F1 utilizza questo dispositivo dall’autunno del 2005 e l’ha integrato ancora meglio quest’anno. Secondo la mia opinione questo dispositivo non è regolamentare, non perché sono ferrarista, ma per una logica precisa, ricordate quando c’erano le sospensioni attive, bene, sono state eliminate perché in pista questa tecnologia poteva creare situazioni di pericolosità estrema a causa dell’ingovernabilità del veicolo se il sistema smetteva di funzionare, per esempio proprio in curva. Il mass dumper, invece è un sistema passivo che non regola l’assetto, ma smorza le vibrazioni prodotte dando a tutti gli effetti un vantaggio simile, non ha bisogno di essere controllato ma deve solo essere in fase con le esigenze del telaio della vettura e solo per l’anteriore del veicolo, tutt’al più, potrebbe esserci il modo di tarare il dispositivo in funzione della frequenza e dell’ampiezza delle vibrazioni. Si tratta di un dispositivo che durante la gara non può guastarsi come le sospensioni attive, quindi non sono pericolose, ma questo tipo di controllo era diventato inapplicabile.

In realtà l’idea è buona, ma è la reintroduzione per vie traverse, di un qualcosa teso a controllare l’assetto e per tale ragione la FIA avrebbe dovuto esprimersi fin dallo scorso anno e non solo dopo aver visto che ciò costituisce un vantaggio. Sempre per le medesime ragioni, anche la Renault avrebbe dovuto far approvare la sua scelta tecnica, forse le cose avrebbero avuto una svolta diversa con meno strascichi, ma hanno preferito passare inosservati con un’applicazione posticcia alla fine dello scorso anno, poi i loro tecnici hanno individuato il potenziale di questo sistema e hanno studiato un telaio che ne massimizzi i vantaggi.

Come dall’oggetto, hanno fatto i conti senza l’oste.

Briatore e le furbizie da F1

Il team manager accusa la Federazione per il caso 'mass dumper'04/08/2006 16:31 Flavio Briatore non ci sta e passa al contrattacco. Il Team manager della Renault attacca la Fia, rea di aver vietato il 'mass dumper', il dispositivo inventato e montato sulle macchine del team francese dal settembre 2005, ma proibito alla vigilia del Gp di Francia di tre settimane fa. Briatore è una furia:"La Fia dovrebbe essere solo l'arbitro, invece si sta falsando il campionato. E la cosa e' fatta pure male.C'e' un impegno incredibile della Fia a giocare contro di noi. Trovo ridicolo dalla A alla Z il fatto che a meta' campionato si cambino le carte"
Certo che da quando la Francia ha perso i mondiali di calcio, anche l’altra passione, la Formula 1, sta diventando una sofferenza e sempre per opera di italiani. Li battiamo in casa, la gara dopo li strabattiamo e questo fine settimana parte in salita con un Alonso penalizzato di 2 secondi, al via in pochi giri è tra i primi ma non va più forte della MacLaren o Honda, fino a quando l’ultimo cambio gomme è fatale, un bullone mal fissato alla ruota posteriore destra lo ferma. Il suo antagonista, Michael Schumacher, ha le gomme che sul bagnato non rendono e un contatto agli ultimi giri per difendere la terza posizione lo costringe al ritiro a 3 giri dalla fine, ma si vede regalare un punticino a tavolino per la squalifica di kubica con la sua BMW Sauber perché trovato sottopeso (colpa delle gomme troppo consumate!).

In questo quadro, un giornalista che domandava a Briatore team manager della Renault, un chiarimento sull’abbandono di Alonso, ha risposto come se fosse stato al telefono con Naomi Campbell per tutta la gara e avesse ancora la testa altrove. Non può dire che è andata bene, quindi, non ha nulla da dire, anzi, quando può ha molto da dire, adesso sulla FIA e la Ferrari, la prima accusata di falsare i risultati, e l'altra di fare pressione per rendere illegale il “mass dumper” e senza il quale la Renault rischia di perdere il campionato perché il loro bolide era stato studiato per sfruttare al meglio questo dispositivo.

Intanto la FIA entro il mese stabilirà definitivamente se questo dispositivo è regolare o no e fino ad allora chiunque lo utilizzi lo fa rischiando di perdere gli eventuali punti conquistati. La Renault, quasi come se una’ammissione d’irregolarità, ha deciso di non usarlo in Ungheria, ma il modo migliore per difendere questa posizione, è quello di accusare e far baccano come fa Briatore. L’idea era furbetta, fino a che non sono stati scoperti perché altri team hanno cominciato a copiarli. Per la Renault quest’episodio crea un ritorno d’immagine, al negativo, per assurdo si può dire che prevalgono gli interessi del team manager su quelli della squadra, infatti, anche se negativa questa pubblicità favorisce solo Briatore, che la sfrutta come un’onda da cavalcare.

Evviva alla sportività!