Lo scorso luglio, mese d’apertura di questo blog, pensavo fosse come una passeggiata, che bastava qualche post sull’isola dei famosi per avere frotte di visitatori desiderosi di lasciare un’opinione sui concorrenti (poi ci si è ritrovati a parlare di più della conduttrice ma è un’altra storia). Era un’illusione. Credendo che sarebbe bastato google a spingere ogni surfista verso blog.lucien.it, ho pure omesso gli inviti plateali (non è nel mio stile) come spesso vedo “Se fai un giro da me non mi dispiace.”, oppure “Vienimi a trovare”, e ancora “lo so che sto facendo spamm, ma spero che non ti accorgi, tanto questo è un post vecchio” alla faccia, se vedo un commento su un post dello scorso anno me n'accorgo subito. Ho solamente lasciato nel forum Rai, qualche timido “QUI” giusto per far completare sul mio blog la lettura dei miei commenti. Bene, cioè male, il mio non è un blog scandaloso, non vi racconta puntualmente le ultime battute dei vip, o le migliori mostre da visitare o spiagge libere da frequentare, troverei istituzionale il compito, come costruirsi la gabbia da solo, negando che m’interessa parlare di più argomenti. È vero mi piace scrivere, fare un post breve tanto per buttare lì l’idea, o renderlo più completo dopo aver verificato cosa si dice sul web o quali sono le fonti meglio documentate da far conoscere ai lettori, ebbene tra un’idea e qualcosa di più, c’è un abisso. Buttare lì l’idea, è come mangiare il primo cioccolatino di una confezione, non bastano 10 minuti ma spesso, occorrono più di due ore per completare compiutamente (teoricamente non lo è mai) un post. Aggiungiamo che la fretta non aiuta la grammatica, infatti, solo a posteriori alcuni passaggi non chiari sono individuati con disappunto, purtroppo il correttore grammaticale di word non ci può fare nulla, non gli posso chiedere di capire quello che scrivo fino a quel punto, poi sarebbe giusto chiedersi se sto’ imparando qualcosa o se questo lavorio assomiglia ad un’attività. Nessun obbligo, mi piace farlo, ma ci sono blog d’ottima qualità, poco visitati o commentati, e intuisco la mole di lavoro svolto ma spesso chi scrive, di professione si occupa dello stesso argomento, e può ambire a diventare un punto di riferimento nella sua categoria. In Italia i blog di riferimento e molto frequentati sono pochi, quello di Beppe Grillo lo è fin troppo, ve lo immaginate che cosa significa rispondere ad un suo messaggio dopo altri 1000 commenti? Sareste sicuri che ciò che scrivete non sia già scritto? Li leggereste prima di rispondere? Siete sicuri che Grillo legga anche il commento 1001? Siete sicuri che i collaboratori di Grillo gli facciano un riassunto equilibrato? In un blog così importante, Grillo è solo l’autore dei contenuti, non credo perda tempo a cercare in rete link di supporto, li fa cercare ai collaboratori, poi per vedere il suo spettacolo la gente paga 30,00 Euro per ascoltare le sue velenose news. Poi esistono blog come questo, senza dipendenza da alcuno, per hosting, contenuti, webmaster (anche se non sono programmatore), grafico e sinceramente il mio impegno è più grande in proporzione a quello di Grillo, e vorrei sapere se si farebbe il mazzo a tenere in piedi da solo il suo blog se non avesse uno spettacolo? Spettacolo? Spesso assomiglia ad un comizio, ma non capendo con chi sta ti ricordi che è solo uno spettacolo ma torni all’inizio della frase.

Mi sa che ho omesso (volutamente) di farmi qualche domanda che non mancherà di passsarvi per la mente se siete arrivati fin qui.