BLOG di Luciano Testi

Domenica 21 Marzo 2010

No liste elettorali? Allora risparmiamo!

Validazione votoTrovarsi all’estero e sentire ridere sulla politica italiana a causa d’episodi che rasentano il paradossale, c’è da vergognarsi, ci deridono, e con ragione, purtroppo in questo modo diventiamo il paese di bengodi, con un peso politico non adeguato alla nostra storia.
Questo è uno solo dei tanti episodi all’italiana, dove spesso politico è sinonimo di intrallazamenti, la politica usa toni accesi e distruttivi. E’ raro trovare chi è veramente interessato all’Italia, e se c’è fanno in modo che non “disturbi”.
L’ultima polemica che è montata oltre misura, riguarda le liste elettorali regionali 2010 e la sinistra, pardon il centro-sinistra ha pensato bene di cogliere l’occasione per godersi lo spettacolo, tipo Pierino che guarda dal buco della serratura, lasciando al centro-destra la sola possibilità degli appelli per l’ammissione delle proprie liste.
Si prefigura una vittoria a tavolino del centro sinistra in regioni chiave della politica italiana, sarebbe come se in una corsa di F1 tra ferrari e Mercedes, quest’ultima fosse esclusa per una formalità d’iscrizione del suo pilota, secondo voi la gara ha senso senza l’avversario? NO! Allora la Ferrari dovrebbe chiedere che l’avversario sia ammesso al fine di mostrare il suo reale valore sul campo, e farlo in tempo utile perché tutto si possa svolgere con regolarità.
Invece no, il centro-sinistra ha sfruttato la situazione come un Pierino che ruba la merenda, e all’estero fanno bene a usare la politica italiana nelle loro barzallette. Il centro-sinistra ha perso un’occasione per essere un’opposizione di valore con cui è possibile discutere di politica.

Visto che la situazione volge oramai al peggio, nel senso che è quasi certo che le lliste del maggior partito nazionale non saranno presenti in alcune regioni, allora che senso ha fare le votazioni, date la vittoria a tavolino alla sinistra la quale dovrà rinunciare ad ogni rimborso elettorale evitando ogni altra spesa per organizzare le votazioni nelle suddette regioni, idem se è stata la sinistra a presentare liste formalmente non corrette.

In poche parole, se Pierino vuol fregare la merenda, che prenda anche la purga.
Mi sembra giusto, e voi che ne dite?

Sabato 20 Marzo 2010

Questa è l’isola? Grazie mi guardo un film!

Io non seguo più l’Isola dei famosi per varie ragioni, ad ogni edizione è sempre meno isola, sempre più votata a far concorrenza a programmi Mediaset, televisione commerciale che si sostiene grazie alla pubblicità, quindi, non votata ad offrire contenuti, specialmente quando di mezzo ci sono reality show, e soprattutto perché selezionano i concorrenti con un sol fine, attirare ampie fasce di pubblico. Tra i concorrenti creano alleanze e contrasti, sfruttano i legami personali, gli affetti dei concorrenti, tirando in ballo vecchie storie meglio se brutte, aspettano che monti su qualcosa per poi mettere il concorrente di fronte al fatto, cioè usare avvenimenti esterni all’isola per accrescere gli ascolti. Sarebbe come se il pubblico andasse a vedere un film solo grazie agli incidenti occorsi per la sua realizzazione.
Poi c’è il meccanismo del gioco che favorisce gli scaltri e malvagi, fornendo un esempio di come ci si comprta per ottenere successo, e rispecchia buona parte della nostra società.
Ogni anno i concorrenti fanno un corso di sopravvivenza in montagna, poi li mandano al mare, e visto che si tratta di un gioco, per ravvivarlo fino alla fine hanno sempre il concorrente di riserva, che in quanto tale non ha fatto ne il corso e parte (è successo) a volte anche senza le opportune vaccinazioni.
Ma stando davanti la TV, nella prima edizione abbiamo visto o pensato di vedere delle persone veramente indaffarate a sopravvivere e pensavamo che l’isola potesse da questo punto di vista migliorare nelle edizioni successive, ma così non è stato.
Con il rifiuto di gran parte dei personaggi contattati, abbiamo visto piangere per un temporale, oppure voler usare le pantofole con il fiocchetto rosa per andare in mezzo alle mangrovie.
Anche Simona Ventura, non è immune da critiche, specialmente quando in virtù di una scaletta da rispettare, evita il confronto per incapacità, e quando ha torto non lo ammette mai, poi urla, urla, e a che cosa serve. Infine in studio arrivano solo ospiti di parte, mai uno che dica quello che pensa, è proibito, e il pubblico in sala batte le mani a comando.
Ho visto una foto di Simona Ventura, un fotogramma della quarta puntata, e mi sembra abbiano rimodellato le luci per far si che le rughe si vedano il meno possibile, a parte i lifting che si è fatta, che oramai lasciano il tempo che trova perché occorrerà sempre di più tenere un regime di vita ecologico, non solo nei confronti dell’ambiente ma anche del nostro corpo, per cui mostrare un manipolo di persone che invadono per gioco una spiaggia definita “incontaminata” non è un buon esempio.
Purtroppo Simona Ventura funge da modello per moltissime ragazze, che prima di tutto si fanno crescere le tette, poi tentano la via del successo nel mondo dello spettacolo.
Molti saranno convinti che per smettere di fumare o calare di peso è possibile solo sull’isola dei famosi, è il resto del mondo ad essere imbecille, che per riuscirci paga pure.
La settimana scorsa ero nel reparto Hi-fi di un centro commerciale, stavo guardando alcune TV a led e mi accorsi che stavano mostrando il day-time dell’isola dei famosi, ma in pochi minuti ho visto uno con una bottiglietta di PVC dell’acqua in mano, un altro aveva occhialini sa sole ultima moda, un perizoma per chi gioca a fare tarzan, e se ben ricordo in passato avevano addirittura proibito il passaggio di imbarcazioni davanti lo specchio d’acqua della spiaggia (che è sempre quella dove tramonta il sole) per evitare d’inquinare l’impressione di naufraghi che si voleva dare al pubblico a casa, oggi invece sembrano degli sfigati che sono in vacanza per litigare.
E poi per stabilire chi far uscire o vincere, devi alzare la cornetta del telefono e spendere 1 Euro?
Ma chi ci crede?
Questa è l’isola? Grazie mi guardo un film!

Sfamosi su un'isola, delirio da fame?

Oramai tutti hanno capito il meccanismo dell'isola dei famosi, e l'espulsione di Busi appare eufemistica, le sue esternazioni erano attese, anzi, provocate per creare il "caso" al fine di risollevare gli ascolti di una trasmissione che e' nata per essere l'anti GF di Mediaset, ma che oramai segna il tempo e realizza ascolti travisando il format iniziale e usando dei paraventi artefatti quando episodi di questo genere mettono a rischio la continuità della trasmissione e, quindi, della conduttrice "urlante", concedetemelo, non guardo IDF perché oramai c’è un rigetto verso gli strilloni.
Gli ascolti della quarta puntata sono paragonabili alla prima edizione avvenuta nell’oramai lontano 2003, all’orquando la trasmissione stava ancora cercando di crearsi un suo pubblico e se è bastato avere un picco di 5 milioni di spettatori per chiamarlo record, quando invece la trasmissione in passato ha visto oltre 10 milioni di spettatori, la dice lunga sui sistemi usati per autoglorificarsi sul trash, d’altronde, è l’atteggiamento comune dei nostri politicanti.