BLOG di Luciano Testi

Domenica 2 Novembre 2008

ROMPI LA NOIA

A volte le pubblicità esagerano, ma si sa se non lo fanno credono che non funzioni, in quella di questo video verrebbe da pensare che sia necessario fare un test alcolemico al pilota, e poi alla fine le due mini che si vedono servono come rimborso ai due malcapitati a cui hanno bucato le pareti dell’appartamento, o lo pagano a rate?

Oppure, chi comprerebbe una Mini se oltre a pagarla a rate rischia di fare incidenti così?
Meglio cambiare marchio!
Sarà per tale ragione che pochi giorni dopo non si è più vista in TV?

Lunedì 27 Ottobre 2008

La differenza la fai tu, guardando la pubblicità di Toscani

Il titolo del messaggio è uno slogan del PD, uno di quelli scelti tra i tanti proposti dai loro iscritti, ma un titolo del genere, potrebbe anche ritorcersi contro chi lo usa, perché la differenza la fai anche quando non scegli il PD.

Ma in questi ultimi giorni abbiamo visto il frutto della collaborazione tra Oliviero Toscani e l’organo ufficiale della sinistra comunista.
Guardando l’immagine del sederino visto di tre quarti, con una minigonna inguinale in jeans, la serie di parole paiono attributi della ragazza, e come potrebbe essere altrimenti se leggi, nuova, libera, mini, bella, forte, indipendente, impegnata, coraggiosa, sorprendente, rivoluzionaria, intelligente, generosa, essenziale e indomabile, dalla tasca posteriore destra della mini spunta una copia piegata del quotidiano L’Unità, perciò è anche comunista. Da subito ho pensato ad una trovata di una ragazza che vuole farsi pubblicità con una provocazione seducente, ma ho anche pensato ad un’agenzia di ragazze in affitto.

Domani, se una ragazza mette L’Unità nella tasca posteriore significa che lancia un messaggio preciso di disponibilità, altro che invitare all’acquisto di una copia del quotidiano.

E pensare che il nuovo direttore dell’Unità è una donna, Concita De Gregorio, allora mi viene da chiederle quanto contribuisce alla sua carriera il suo posteriore e se in un qualche modo tutti quegli aggettivi sono ascrivibili a lei.
Era meglio un’immagine con una copia del quotidiano che sbuca da uno zainetto di una ragazza in motorino, ovviamente con il casco, capelli biondi e lunghi che fuoriescono come unica nota femminile.

È proprio il caso di dire che di fronte a immagini del genere, la differenza la farà proprio chi deve scegliere e di fronte ad un messaggio così allusivo e provocante le scelte sono ben poche.

Aspetto con ansia il giorno in cui il re dei film erotici, un tale Tinto Brass gli chiede di fare una campagna pubblicitaria ad un nuovo film, vedremo il ritratto migliore della sua vita.

Domenica 26 Ottobre 2008

Portali video di Rai e Mediaset, ma non per tutti

La Rai, dopo un lungo periodo di collaudo del suo portale video Rai.tv, sta facendo una campagna pubblicitaria in TV per farlo conoscere.
A differenza di Mediaset, il servizio Rai è gratuito, ma il primo fornisce video interi delle sue trasmissioni, mentre il secondo solo spezzoni significativi.

Ma sia la Rai che Mediaset non hanno pensato che non ci sono solo computer muniti di sistema operativo della Microsoft, cioè le varie incarnazioni di Windows: 2000, XP o Vista, ma c’è anche il MAC OS X della Apple per non parlare di Linux o degli smartphone, nuovi media reader che necessitano d’attenzione perché la loro percentuale è in aumento.

Con Mediaset per rivedere una puntata persa paghi 0,99 centesimi e devi usare Windows, ma non è finita, il video è protetto dal DRM di Microsoft che ha un timer di un mese dopo il quale per rivederlo ti attacchi al tram. Negli USA network televisivi ben più grandi sia della Rai che Mediaset hanno deciso sia conveniente per i contenuti a pagamento, appoggiarsi a iTunes della Apple che rende possibile la visualizzazione qualsiasi sistema operativo abbia l’utente e senza scadenze.

La cosa che più mi infastidisce è vedere uno spot Rai che pubblicizza il portale video utilizzando un computer della Apple, un iMac del 2002, il primo a schermo piatto, quello con il braccio snodato e la base a semisfera al cui interno c’è il computer, il logo della mela è coperto da un paio di post-it.
Ma in Rai non si rendono conto che è una presa in giro agli utenti Mac OS X, creare contenuti non consultabili con Mac OS X e poi fare pubblicità usando un computer Apple?

La Rai per cavalcare l’onda della rete da poche settimane ha concluso un accordo con Youtube per internazionalizzare i contenuti rendendoli consultabili in tutto il mondo, nel momento in cui scrivo nel canale Rai sono presenti 446 video, e la durata di ognuno può superare i classici 10 minuti. Però i video su YouTube sono solo una pezza, non un’alternativa.

Giovedì 25 Settembre 2008

Spazi ampi sulla Musa per i piedi della Bruni

Nell’ultimo spot sulla Lancia Musa, grazie all’immagine di sinistra si percepisce una sensazione di spazio che non c’è, infatti, il tallone poggia quasi al centro con un angolo della gamba più disteso rispetto a quanto si vede nell’immagine di destra, che pur essendo più raccolta occupa entrambi i sedili posteriori.
Se ne deduce che dove si vedono solo i piedi, la modella non è dentro alla Lancia Musa, ma su un divanetto lungo quanto basta per ottenere l’immagine.

Guardando questo spot e i precedenti sulla Musa, molti avranno riconosciuto che la ragazza è la ex modella Carla Bruni, di 40 anni attualmente Signora Sarkozy, e nella sua vita attuale, sembra aver abbandonato completamente il tacco 10 e spesso 12, infatti, nelle immagini pubbliche a fianco del marito è sempre senza tacco, e nei tre spot per la Lancia Musa addirittura è scalza. La Bruni dopo anni di sfilate, se intervistata, potrebbe rispondere che senza tacchi la deambulazione è più naturale e rispettosa delle esigenze del fisico, la realtà forse è più complessa e legata alla nuova immagine di First Lady francese, se negli spot usasse calzature con i tacchi alti, tutti direbbero che a fianco del marito li evita per non farlo apparire piccolo, così, invece, è più facile pensare che questo è il suo stile di vita.
Da notare che anni di tacchi a spillo, non hanno procurato ai piedi deformazioni all’alluce, ed anche questo fa pensare che forse non ha abusato dei tacchi a spillo, limitandosi alle sfilate, d’altronde la Bruni non è tipa che necessiti di un accessorio simile, si fa notare per altro, partendo dall’alto e non dal basso.

Sabato 13 Settembre 2008

BluDieselTECH 500 km in più ogni 20.000

La pubblicità dell’Agip che ci bersaglia da settimane, con quell’auto che scorre sul ponte di Calatrava, promettendo 500 km in più ogni 20.000 km utilizzando il suo diesel speciale, ci darà dei dati veri o falsi?

Sebbene 500 km sembrino considerevoli, ricordo che 20 km ogni 800 km, hanno la stessa proporzione, ed immediatamente potete comprendere che sono 20 km ogni pieno, e subito mi dite che non ci vuole niente per fare 20 km in più guidando in modo un po’ accorto.
Allora perché spendere qualcosa in più per questo carburante diesel?

Intanto guardiamo le scritte in piccolo che appaiono sotto, e sono quelle che preoccupano sempre quando appaiono (vedi le tariffe dei servizi telefonici), cito il testo: “Test di laboratorio su motori a banco dimostrano una riduzione dei consumi specifici”, un incremento delle prestazioni del 2,5% misurabili solo in laboratorio e difficile da riscontrare nella guida di tutti i giorni, probabilmente molti patentati non si accorgerebbero nemmeno di miglioramenti del 10%, continuando a guidare con lo stesso stile.
Spulciando su internet ho trovato un documento dell’ENI usato dalla rivista AUTOTECNICA, che parla dei carburanti per l’autotrazione e suoi sviluppi nei prossimi 10 anni, e un grafico evidenzia i risultati del BlueDieselTECH che arrivano fino al 2,5%, ma la media ottenuta su un motore VW 1,9 TD è dell’1,8%, con altri motori (e/o condizioni non descritte) il minimo è dell’1,2%.

Ma nello spot, però c’è un’Alfa Romeo non una VW.

A questo punto non rimane che verificare quanto costa in più questo carburante (prezzi consigliati al 13/09/2008 serviti alla pompa):
Diesel normale Euro/litro 1,407
Diesel speciale Euro/litro 1,456
Che corrisponde ad un aumento del 3,482% cioè un incremento di prezzo superiore (più del doppio) al rendimento promesso.

Ora è chiaro del perché occorra presentare i dati in un certo modo, 500 km in più ogni 20.000 km.

Ma questo carburante ha anche altre risorse nascoste, oltre a migliorare il rendimento del motore e ad inquinare di meno, aiuta a mantenere puliti gli iniettori o disincrostare quelli sporchi, riducendo la manutenzione, quindi, consiglierei di fare un pieno con questo carburante 2 o 3 volte di seguito ogni 20.000 km.

C'è da chiedersi perché certi carburanti sono sempre un'esclusiva a prezzi superiori e non uno standard, la differenza di prezzo alla pompa sarebbe abbattuto se diventasse un carburante per tutti.

Mercoledì 10 Settembre 2008

Un cuore luminoso

Vedendo questa bella ragazza e leggendo il titolo del post, vi verrebbe da pensare che sì, … il sorriso è luminoso, il cuore non si sa, ma siccome quel tipo d’espressione viene da dentro, non è difficile credere che lo sia, il suo calore attira e apre molte strade, ma la bionda Camilla Vest in realtà vuole farsi apprezzare per l’amica del cuore, sempre bionda anche lei, non ha un cuore ma lei dice che è pure luminosa, infatti, sembra una lanterna, meglio seguirne la traccia e non si sa mai che la bionda non ti dia un goccio della sua birra.

Al di là di tutto ciò, poi c’è la fase dell’acquisto, la vedi lì negli scaffali, non luminosa ed un contorno da immaginare, la tocchi ed è fredda, a fianco ci sono altre bionde ma ognuna si costruisce il suo fedele ammiratore sempre grazie all’immagine sui media e mai per meriti qualitativi.

Non vedi una sola pubblicità che ti fa apprezzare le metodologie produttive, l’origine del malto, o un metodi immutati dalle origini, no, devono riuscire a vendere per suggestione, il bevitore della Coca Cola è l’unico a non essere ingannato, vedi QUI.

Lunedì 8 Settembre 2008

Quattro 500 al giorno

Se solo lo 0,5% di 20 milioni di abbonati TIM fa un SMS al giorno, riescono a guadagnarci abbondantemente nonostante estraggano i vincitori di quattro 500 al giorno.

Per fare lo spot hanno sicuramente zavorrato la parte posteriore della macchina altrimenti appesa in quel punto non stava così in equilibrio, lo denota anche il fatto che appena atterra le sospensioni posteriori si schiacciano abbondantemente, come se il motore fosse dietro anziché davanti.

ABS+ESP ma in video le ruote si bloccano e sbanda!!!

Ecco un altro esempio di come la pubblicità, spesso per fare colpo su un target di pubblico produce spot tecnicamente non veritieri.
In questi brevissimi secondi dello spot FIAT con la Grande Punto, si vede una frenata a ruote bloccate, ma se oggi è obbligatorio l’ABS le ruote non dovrebbero bloccarsi, poi l’auto sbanda, per fortuna che in sovrimpressione appare la dicitura ESP (Electronic Stability Program) di serie .
Ogni volta che vedo video simili, mi chiedo se i pubblicitari pensano che il pubblico sia stupido.

Lunedì 1 Settembre 2008

Coca-Cola e basta

Non è uno spazio per promuovere una bibita piuttosto che un’altra, o per fare pubblicità occulta, tanto qui non si prende nemmeno una pacca su una spalla e poi la Coca-Cola non è di quelle aziende che necessitano di promozione o spazi pubblicitari, basta guardarsi intorno e il suo marchio è parte integrante dell’urbanistica e dell’arredo.
Ma dopo aver visto questa pubblicità, dal messaggio chiaro e trasparente, ci si rende conto di quanto siano andati lontano con la fantasia i produttori di bibite del resto del mondo, soprattutto se non fondamentali per dissetare, realizzando spot costosi dove il marchio riveste il ruolo che ha uno spazio pubblicitario grande come una targa su un’auto sportiva di lusso, in altre parole un disturbo per la visione del bolide.
Diciamo anche che Coca-Cola può permettersi il lusso e pregio di non cercare troppe sofisticazioni, e di essere diretta nel messaggio, tanto perché ci si ricordi dei suoi pregi, nel caso la concorrenza fosse riuscita a farceli dimenticare.

Domenica 17 Agosto 2008

Gattino fraudolento e fastidioso

Oramai non lo sopporto più, quando sento quella vocina dalla timbrica volutamente con inflessioni miagolesche (se mi è concesso il termine), cambio subito canale per molteplici ragioni.

Uno
Avete presente quando ci si rivolge ad un neonato che voce si fa? È diversa da quella normale, bene, con quella che fa quel gattino abboccano soprattutto i minori.

Due
Pubblicizzano delle suonerie per cellulari a 5 Euro IVA inclusa, alla fine del testo c’è scritto che la proposta è rivolta ad un pubblico maggiorenne, che in Italia equivale a 18 anni.

Tre
Qualcuno mi spiega per quale motivo ci si rivolge ad un pubblico adulto, cioè con più di 18 anni, usando quella fastidiosa vocetta? Tutti sanno che raggiunta la maggiore età puoi guidare la macchina, ma che cosa penseresti se nella pubblicità ti propongono l’automobile che ti piace con quella voce?

Quattro
Per questioni legali hanno messo la scritta che il servizio è riservato ai maggiorenni, ma nei fatti si rivolgono ai minori, quindi, la pubblicità è realizzata sapendo che induce a commettere delle illegalità.

Concordate con i miei punti?

Martini con le palle

Non so cosa dirvi, quel gesto suscita attrazione e repulsione allo stesso tempo, donna torero, quindi, con una dose di palle maggiore di certi uomini che credono di conquistare con il loro fascino, mentre è lei che ti doma, il tutto va oltre il prodotto sponsorizzato, anzi, sembra che dica, “Scusate ci sono anch’io”.

Al di là di ogni interpretazione, alla fine appare la scritta “Bevi responsabile”, ma se i risultati sono quelli, … mmh, la situazione diventa incontrollabile, meglio dell’acqua colorata.

Sabato 24 Maggio 2008

iTach or not iTach - Deformazione mentale o pubblicità ingannevole?

Per radio a volte si sentono delle pubblicità che ti distraggono mentre sei alla guida, specialmente quando ti fanno sentire il suono di un clacson, odio i pubblicitari che pensano d’usare tali strumenti, ma recentemente non avrei pensato che a distrarmi sia il nome di un prodotto (storpiato) che conosco. Non ricordo bene su quale canale radio ho sentito la pubblicità, ma una ricerca mi fa pensare sia RMC.
Quando ascolto la radio, normalmente sugli stacchi pubblicitari, il mio livello d’attenzione cade, ma appena senti una parola che appartiene al tuo mondo, zac, ti riagganci e ascolti tutto, purtroppo in ritardo, nel senso che ascolti un’informazione incompleta perché hai perso l’inizio e subito non capisci il contesto, così mi è capitato di sentire pronunciare iTach e subito ho pensato fosse qualcosa di connesso all’iPod Touch o al Touch Screen di iPhone, invece pochi secondo dopo pensavo ad una pubblicità (ingannevole) che sfruttando il nome di una nota tecnologia della Apple, voleva farti credere che i condizionatori sono regolabili con un tocco di dita sul display.
Alla fine una voce fuori campo pronuncia correttamente la marca del condizionatore, Hitachi, allora capisco che non c’entra nulla la tecnologia sofisticata dei player Apple, e penso che l’errore sia voluto e di essermi distratto per nulla, trovando fastidiosi questi mezzucci.

Un controllo sul sito Hitachi mi ha permesso di verificare che non hanno condizionatori per il cui controllo (comandi a distanza), si utilizzi la tecnologia touch o per dirla storpiata come nella pubblicità iTach.

Il problema è che ci casco ogni volta la sento, spero finiscano in fretta la campagna pubblicitaria.

Mercoledì 16 Aprile 2008

Wind alla rovescia, ma c’è di meglio

Sarà, ma certe immagini che la pubblicità ci propone, le filtro automaticamente. Nello spot divertente ma fino ad un certo punto, da cui ho catturato la clip, avrei sfruttato il travestimento per abbinare (con un po’ di fantasia), la qualità della rete al sonar dei pipistrelli, invece ci propinano la solita battaglia sulle tariffe cui nessun carrier riesce a sottrarsi.
Oltretutto uno dei due pipistrelli, ha una bibita in lattina aperta il cui liquido esce sempre con la stessa traiettoria e flusso, indipendentemente dall’inclinazione e senza mai vuotarsi grazie ad un pezzo di stoffa fatto oscillare da un ventilatore o altro trucco equivalente.
Il messaggio scritto in bianco e in grande, diventa un disturbo all’occhio che cerca di classificare il “liquido” che esce, solo la sua persistenza riesce a vincere.

Venerdì 4 Aprile 2008

La linea con qualcosa in più

Una nota (io non la conoscevo) azienda, Kelloggs, produttrice di fiocchi di cereali ha realizzato uno spot da cui ho tratto questo fermo immagine. Da subito ho notato che anche loro non hanno resistito nell'usare un iMac nelle immagini d'ufficio. Nei vari ambienti in cui si consuma il loro prodotto, sono dominanti il colore bianco e il rosso come il nome Kelloggs, la cui “K” domina sulla confezione.
C’era il problema di mascherare il marchio della mela che appare sul retro del computer, e lo hanno fatto non in un modo posticcio come nella pubblicità Wind, ma integrandolo perfettamente con il resto dell’ambiente, aggiungendo una linea rossa, e guarda caso, il titolo del post è usato per spiegare che i loro cereali aiutano a mantenere la linea, con dei rimandi chiave alle immagini appena viste.
Alla fine dello spot, finalmente si vede la confezione del prodotto, mi delude perché il suo aspetto è sicuramente più brutto dello spot, dimostrando che spesso quando le aziende hanno un’idea non ottengono il miglior risultato d’immagine senza l’uso di professionisti esterni. Vorrei perfino azzardare che il lay-out della confezione su indicazioni di massima, l’ha creato il primo grafico della tipografia incaricata di fustellare la scatola e realizzare le buste, senza fare studi mirati, ma con risultati mediocri.

Giovedì 3 Aprile 2008

Vola, condor

Non ho ancora capito perché precipitano nonostante abbiano le ali per volare.