Questa sera, casualmente vedo uno spezzone di un CD dello spettacolo tenuto da Beppe Grillo a Roma quest’anno. Mi avevano parlato con molto entusiasmo del suo spettacolo e mi fermo a guardare una demo. Stava parlando di edilizia e se la prendeva con gli architetti, i quali secondo lui non devono prodursi in fantasiose architetture se dopo crollano (con tanto di filmato). Ma la cosa straordinaria è la disinformazione che fa associando questi errori con il pericolo derivato dalle grandi opere ancora da realizzare come il ponte sullo stretto di Messina, mi sembra giusto, fanno errori solo con le grandi opere, il "ponte" è tanto grande e non sà da fà. Grillo dice pure che i Giapponesi si sono fermati a 1600 mt di campata e non potevano farci passare il treno, noi lo facciamo lungo il doppio e con un treno che va e uno che viene, la catastrofe si annuncia da sè. Ma non è ancora finita, dice che un ponte sul Tamigi è un modellino in scala ridotta pedonabile del nostro "ponte" e il giorno dell’inaugurazione la folla lo riempie mentre una telecamera con un teleobiettivo rimarca le sue oscillazioni, citate con godimento da Grillo perché secondo lui, dimostrano che tutto è sbagliato fin dall’inizio, và male il modellino, e la gente va spedita a casa.

Ora io mi chiedo se il Sig. Grillo ha mai pensato che crollano anche abitazioni normali e senza che vi sia intervenuto alcun architetto. Allora anche le abitazioni normali non dovrebbero essere costruite e tutti dovremmo andare nelle caverne e mandare le bestiole a casa nostra. A pensarci bene, si guastano anche le automobili, quindi, dovremmo mandare a casa gli ingegneri e smettere di costruirle (anche qui a pensarci bene, più sono potenti più si guastano in fretta, c’è proprio qualcosa che non va).

Forse Grillo non sa che un ponte più lungo è, e più oscilla perché non è una struttura monolitica, ma si comporta come una macchina flettendo ed il ponte sullo stretto lungo 3250 mt può flettere al centro anche per qualche metro e reggere ad un allontanamento della costa siciliana da quella calabrese di un paio di mt senza alcun danno o perdita di funzionalità, solo perché è stato progettato per superare queste difficoltà. Quando si progettano opere del genere, devono durare almeno 200 anni e quindi superare gli eventi naturali peggiori che potrebbero prodursi in quest’arco temporale, oltre all’uso che si fa.

L’arringa di Grillo su quest’argomento produce un’ondata emotiva negativa e della disinformazione con la pretesa di illuminare i suoi ascoltatori. Il suo spettacolo a tratti divertente va preso con le pinze nei suoi contenuti, io ho visto solo questa sezione, ma almeno 25 anni fa quando ha iniziato la sua carriera diceva cose meno contestabili. Preferivo ricordarmelo piuttosto che vedere un pezzo di questo spettacolo.