Il team manager accusa la Federazione per il caso 'mass dumper'04/08/2006 16:31 Flavio Briatore non ci sta e passa al contrattacco. Il Team manager della Renault attacca la Fia, rea di aver vietato il 'mass dumper', il dispositivo inventato e montato sulle macchine del team francese dal settembre 2005, ma proibito alla vigilia del Gp di Francia di tre settimane fa. Briatore è una furia:"La Fia dovrebbe essere solo l'arbitro, invece si sta falsando il campionato. E la cosa e' fatta pure male.C'e' un impegno incredibile della Fia a giocare contro di noi. Trovo ridicolo dalla A alla Z il fatto che a meta' campionato si cambino le carte"
Certo che da quando la Francia ha perso i mondiali di calcio, anche l’altra passione, la Formula 1, sta diventando una sofferenza e sempre per opera di italiani. Li battiamo in casa, la gara dopo li strabattiamo e questo fine settimana parte in salita con un Alonso penalizzato di 2 secondi, al via in pochi giri è tra i primi ma non va più forte della MacLaren o Honda, fino a quando l’ultimo cambio gomme è fatale, un bullone mal fissato alla ruota posteriore destra lo ferma. Il suo antagonista, Michael Schumacher, ha le gomme che sul bagnato non rendono e un contatto agli ultimi giri per difendere la terza posizione lo costringe al ritiro a 3 giri dalla fine, ma si vede regalare un punticino a tavolino per la squalifica di kubica con la sua BMW Sauber perché trovato sottopeso (colpa delle gomme troppo consumate!).

In questo quadro, un giornalista che domandava a Briatore team manager della Renault, un chiarimento sull’abbandono di Alonso, ha risposto come se fosse stato al telefono con Naomi Campbell per tutta la gara e avesse ancora la testa altrove. Non può dire che è andata bene, quindi, non ha nulla da dire, anzi, quando può ha molto da dire, adesso sulla FIA e la Ferrari, la prima accusata di falsare i risultati, e l'altra di fare pressione per rendere illegale il “mass dumper” e senza il quale la Renault rischia di perdere il campionato perché il loro bolide era stato studiato per sfruttare al meglio questo dispositivo.

Intanto la FIA entro il mese stabilirà definitivamente se questo dispositivo è regolare o no e fino ad allora chiunque lo utilizzi lo fa rischiando di perdere gli eventuali punti conquistati. La Renault, quasi come se una’ammissione d’irregolarità, ha deciso di non usarlo in Ungheria, ma il modo migliore per difendere questa posizione, è quello di accusare e far baccano come fa Briatore. L’idea era furbetta, fino a che non sono stati scoperti perché altri team hanno cominciato a copiarli. Per la Renault quest’episodio crea un ritorno d’immagine, al negativo, per assurdo si può dire che prevalgono gli interessi del team manager su quelli della squadra, infatti, anche se negativa questa pubblicità favorisce solo Briatore, che la sfrutta come un’onda da cavalcare.

Evviva alla sportività!