Durante il giorno di viaggio per andare in vacanze, in aereo leggevo i titoli in prima pagina dei giornali spagnoli ed il loro ministro della difesa avvisava che si tratta di una missione molto pericolosa. Non mi sembra occorra uno studio per stabilirlo, la zona d'intervento é la casa dei terroristi che fino a ieri lanciavano missili a corto raggio su Israele e di persone votate al suicidio (martiri della libertá secondo loro), ora arriva la NATO e tutto si sistema, impareranno a conoscere gli italiani, diventeranno amici e sembrerá che non sia successo nulla. Facile. In Iraq c'era solo la milizia del Rais non si sapeva che sarebbero spuntati terroristi, in Afganistan si sapeva che c'erano i Talebani da debellare, ed era pericoloso. Ora quello che non capisco é perché l'attuale governo ha deciso di affrettarsi al disimpegno in Iraq, e confermato l'impegno in Afganistan. Si dice per fare anche un po' di economia, certo in Iraq non si vede la fine di quanto sta succedendo, staccarsi anche dall'Afganistan era troppo negativo come immgine, ora c'é l'occasione Libano, sí certo un'occasione per mettersi in luce come il governo che ha messo agli atti questa partecipazione, precisando agli italiani che non ci saranno nuove tasse. Buono a sapersi. Peró non abbiamo fatto trattative per ottenere una tregua, e ci siamo comportati come coloro che non volevano farsi scappare un'occasione per dare una mano al povero Libano. Avrei voluto vedere se al posto del Libano ci fosse stato Israele, se Prodi avrebbe fatto una telefonata a Bush.

All'estero non hanno le idee chiare di quello che vogliamo fare.