dal sito unita.it del 2/9/2006
«Primi come ai mondiali, la Francia arriva dopo». Mentre prosegue lo sbarco dei soldati italiani in Libano, Massimo D'Alema scherza al vertice dei ministi europei. L'operazione, iniziata all'alba e rallentata dalle cattive condizioni del mare, un successo di politica e di immagine.
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E proprio il generale Pellegrini, sabato mattina, ha annunciato che entro due settimane il nuovo contingente multinazionale conterà 5mila uomini dispiegati sul territorio libanese. «Dobbiamo dimenticare la precedente missione Unifil. È morta», afferma il comandante Unifil. Alla nuova missione «rafforzata da regole di ingaggio più robuste» il compito di presidiare una tregua «fragile» nella quale «ogni incidente può provocare un'escalation delle violenze».
Certo, abbiamo vinto i mondiali contro la Francia e abbiamo visto come l'hanno presa, ora il nostro ministro degli esteri sfoggia la sua diplomazia girando il manico del coltello nella piaga ... e speriamo cambi tasto quando si rivolge a Iran e Siria ma anche ai libanesi stessi. La sinistra faceva dimostrazioni di piazza contro le missioni precedenti ora si esalta trasformando in un reality lo sbarco, viva la sicurezza dei nostri militari, per parcondicio propongo anche un reality che mostri dove sono le armi degli Hezbollah e i corrieri che gliele portano. Risulta anche strano la coincidenza dello sbarco con i primi TG della domenica, altrettanto strano il dispiego di forze navali per lo sbarco di persone e attrezzature dopo aver dichiarato la missione URGENTE, un C130 avrebbe fatto da solo tutto quanto in 48 ore a costi di molto inferiori. Quello che non va bene è che Prodi utilizzi questa missione per farsi uno spot televisivo inutilmente costoso e grazie alla diretta con dettagli dai risvolti perfino pacchiani.


dal sito ilrestodelcarlino.quotidiano.net
Quanto al disarmo delle milizie sciite di Hezbollah, l'ufficiale Pellegrini ha detto che "si tratta di una questione nazionale, che sarà affrontata dalle autorità libanesi". "La mia missione - ha concluso - è quella di prendere possesso di un'area ben definita tra il fiume Litani e la Linea Blu e di impedirne la presenza di armi" non autorizzate.
Ecco il punto, "impedire la presenza di armi non autorizzate" è molto più chiaro di "regole di ingaggio più robuste", però qui sorge un altro problema, ad esempio la Turchia avrebbe già detto che se deve disarmare gli Hezbollah ritira dal Libano i suoi soldati.


dal sito ilrestodelcarlino.quotidiano.net
QANA, TERRA evangelica diventata nei tempi correnti caposaldo della milizia radicale sciita, sarà inclusa nella zona di operazioni affidata agli italiani dell’operazione “Leonte”. Mohammed è un abile miscelatore di promesse e di velate minacce: “I vostri soldati sono i benvenuti, se non si schierano con gli israeliani. In caso contrario saranno trattati come merita una forza occupante”. Può essere più chiaro? “Gli hezbollah mi hanno detto che l’Italia è diversa. Il ministro degli esteri Massimo D’Alema ha visitato Beirut sud e questa passeggiata a Israele non è piaciuta affatto. Nell’ 82 gli italiani si tenevano alla larga dagli altri paesi, non hanno partecipato ad azioni militari contro il Libano, a differenza dei francesi, degli americani e degli inglesi. Sapete benissimo che cosa è successo…”.
Questa è l'opinione di un Hezbollah che ha perso famiglia e casa, mentre un sito fondamentalista Muslm.net (il server risiede in Texas a Dallas e il suo amministratore è dell'Arabia Saudita) annuncia che sono arrivati i crociati. Questa volta credo proprio che se capita qualcosa dobbiamo coprirci le spalle da soli.

In senso generale è vero quanto scrive il Financial Times, l'attuale governo deve sta correndo per recuperare immagine nei confronti degli USA dopo averla persa con l'abbandono dell'Iraq, quest'operazione è in parte favorita da aspetti preesistenti, come buoni rapporti con i paesi arabi moderati, con Israele instaurati da Berlusconi e per non avere nella propria storia un'epoca di colonialismo, ma anche da motivazioni sottili come impedire alla germania d'ottenere un seggio fisso al Consiglio di Sicurezza in virtù di un ruolo non preminente grazie alle recenti iniziative italiane.
Nel contesto attuale, questa scelta apre prospettive per ambire ad un ruolo importante nell'area del MO, ad esempio con l'Iran e la Siria o per appoggiare la presenza dei Caschi Blu a Gaza, tutto questo presuppone una capacità diplomatica che ancora non si è vista e in assenza della quale la missione in Libano rimane un'opera incompiuta, se sarà necessario trattare con Israele dovranno chiamare Berlusconi?

Il videogame nei primi 4 mesi costa 219 milioni di Euro, più o meno è come se ogni contribuente pagasse una tantum 11,00 € x 20.000.000 di contribuenti = 220.000.000 €.
P.S. Scusate non è come se, li stanno già usando e ne serviranno tanti altri per qualche anno a venire.

I pacifisti sono un po' sbigottiti dall'impegno di questo governo di sinistra per questa missione, una sinistra che in passato era contro quella in Iraq dicendosi contraria alla guerra, l'ingaggio prevede il disarmo degli hezbollah all'interno di una striscia di terra, vorrei proprio vedere se pensano che basti presentarsi a casa di ognuno di loro con un foglietto di carta con su scritto il mandato. Vorrei anche vedere se il governo libanese compirà lui quest'operazione (perchè non l'ha fatta prima?) e se Iran e Siria collaboreranno come hanno detto di fare (dichiarare ciò è un'ammissione del loro coinvogimento).