Questa proposta ha l’obiettivo principale di moderare la velocità dei veicoli ammessi in autostrada modificando il pedaggio da pagare in funzione d’altri due parametri, velocità media da casello a casello e traffico rilevato nello stesso tratto.

La velocità media da casello a casello è facile calcolarla, perché all’entrata in autostrada sul biglietto autostradale, o telepass, è marcato il casello, la porta d’entrata e ora, idem all’uscita. La distanza tra un casello e l’altro è conosciuta ed anche le velocità consentite nei singoli tratti, quindi, il tempo da impiegare alla velocità media consentita è uno soltanto e sarà confrontato con il biglietto del viaggiatore.

Il secondo parametro che prendo in esame è il traffico medio certo rilevato dal gestore dell’autostrada nel tratto percorso dal viaggiatore. Tale verifica si rende necessaria per stabilire l’effettiva pericolosità di guida in presenza di forte traffico specialmente in presenza di colonne su tutte le corsie.
Questo parametro sarà applicato solo nei tratti autostradali muniti di pannelli segnalatori del tempo d’arrivo stimato per giungere ad una determinata uscita.

Facciamo l’esempio con un percorso la cui media consentita permetterebbe di concluderlo nel tempo di 1h, ma arrivo in 48 min, in più a causa del forte traffico il tempo stimato dovrebbe essere di circa 1h 20m.

A - Rispetto alla tabella di marcia standard, ho impiegato il 20% di tempo in meno.

B - Rispetto al tempo stimato in base la traffico, ho impiegato il 40% di tempo in meno.

Al parametro A do’ un bonus iniziale del 5% e diventa 15%
Al parametro B do’ un bonus iniziale del 10% e diventa 30%.

Tra i due parametri quello che risulta più alto è il B che vale 30% e sarà quello che c’è da pagare in più al casello d’uscita, d’altronde impiegare il 40% di tempo in meno rispetto alla media di tutti gli altri automobilisti, significa darsi da fare in un classico che tutti conosciamo, lampeggiare su chi ti precede, avvicinarsi a loro andando quasi a contatto, fare sorpassi a destra se non impegnare in alcune occasioni anche la corsia d’emergenza. Comportamenti di questo genere non è difficile desumerli dal tempo impiegato a fronte di un certo traffico rilevato nel tratto affrontato dall’automobilista in uscita.

A tutti gli automobilisti che avranno percorso 1000 km nei tempi consentiti, sarà fatto uno sconto del 3% solo nel primo anno d’applicazione di questi extra pedaggi.

Le società che gestiscono le autostrade, non forniranno mai alla Polizia di Stato i dati degli utenti, che hanno effettuato tratte da casello a casello sotto il tempo medio consentito per la detrazione dei punti o comminare una sanzione adeguata, ma verserà alla stessa un importo pari al 90% dell’extra che ha incassato.
Le società che gestiscono la rete autostradale, dovranno altresì segnalare alle forze di Polizia il verificarsi con una certa frequenza di tempi di percorrenza eccezionalmente brevi, in modo che possano intensificare i controlli nei tratti più a rischio. La Polizia di Stato avrebbe anche più risorse per controlli e pattugliamenti e la mia soluzione mi sembra l’uovo di Colombo.

È vero che qualcuno può fermarsi in un autogrill, e ripartire dopo un po’ per rientrare nella media, ma è sempre meglio un guidatore che si riposa, specie se va forte di uno che sta imperterrito per tre ore a oltre 180 km/h, non dimentichiamo che gli autovelox vecchi e nuovi non andrebbero in disuso, però consiglierei d’attivarli solo quando il traffico non consentirebbe assolutamente di superare i limiti stabiliti dal Codice Stradale, in assenza di traffico o quando è molto limitato e con bel tempo non hanno senso.