Forse oggi pochi ricordano che il primo prodotto informatico il cui nome aveva il prefisso “i” è proprio della Apple con l’introduzione nel 1997 dell’iMac, il primo vero prodotto della rinascita Apple da quando è rientrato Jobs, cofondatore e attuale presidente della casa con la mela mordicchiata. iMac è stato un successo con le sue plastiche semitrasparenti e colorate, ed ha cominciato a far capolino come oggetto collaterale in numerosi spot pubblicitari. In quel periodo era quasi diventato di moda mettere una “i” davanti a molti prodotti nuovi, bastava fare una stampante con il case traslucido con uno dei colori dell’iMac ed era fatta, poteva chiamarsi iPrint, ma potevi anche fare la puntatrice da ufficio in stile iMac per essere moderni ed innovativi. La Infogear Technology ha quindi pensato di registrare il marchio iPhone, questa società nel 2000 è stata acquistata da Cisco la quale da due anni è in trattative con la Apple per accordarsi sull’uso del marchio iPhone.

Sei mesi fa Cisco presenta una linea di prodotti VoiIP denominata iPhone, quindi, non si tratta nemmeno di cellulari. Sul web si legge che altre aziende hanno già commercializzato prodotti chiamandoli “iPhone” ma nessuno di loro ha ricevuto querele da Cisco, mentre la Apple sì. Ovviamente attaccare la Apple è più remunerativo per il ritorno d’immagine che farlo contro ad anonime società minori. Per Cisco il risultato è stato un incremento del suo titolo al NASDAQ di circa il 5%, mentre la Apple accusava solo una perdita del 1,5% che poi conteneva in chiusura a –0,5%, come dire nulla visto che i guadagni li aveva gia fatti passando da circa 85$ il 9-Gen-07 a oltre 95$ il giorno dopo mantenendo gli scambi sempre su valori superiori a 94$ la chiusura del NASDAQ di ieri è stata fatta a 94,67$.

Ma quel che appare più sconcertante è il motivo della querela fatta il giorno dopo senza prendere contatti con la Apple visto che si dice che ne avevano avuto fino al giorno prima della presentazione di iPhone, Cisco non vuole un riconoscimento legale ed economico ma essere sicura che la sua linea di prodotti sia compatibile con iPhone di Apple, con ovvi vantaggi sulla diffusione dei prodotti Cisco.

La Apple, prima ad impiegare in quel modo la “i” nel nome di un prodotto si vede costretta a discuterla, è vero che le lettere dell’alfabeto non sono brevettabili ma l’uso creativo come prefisso per identificare un prodotto innovativo sembra vantaggioso, ha permesso alla Apple d’essere distinta ancora meglio nel panorama IT.

La Apple ha fatto un cellulare che si chiama iPhone, essendo un’azienda anche di creativi poteva chiamarlo solo Phone? Guardando le immagini realizzate dai giornalisti che lo hanno ripreso da ogni angolazione possibile, la parola iPhone non appare incisa da nessuna parte, ma ovviamente chi lo acquisterà riceverà una confezione con su scritto iPhone come pure sul sito americano della Apple, c’è una nuova linguetta con scritto iPhone ed è un cellulare con integrato altri dispositivi il cui utilizzo offre un’esperienza positiva ed entusiasmante, come altri prodotti conosciuti non sono in grado di fare, anzi, più li usi e più si rendono odiosi. iPhone di Cisco è un'altra cosa. In Italia due aziende possono avere lo stesso nome solo se la seconda non lo usa per fare concorrenza.


iPhone è il prodotto delle “i” perchè integra le seguenti funzioni:
  • iPod
  • iPhone
  • iPhoto
  • iSurf
  • iTech.
iSurf non l’avevo mai sentito, ora lo registro e se la Apple lo utilizza la querelo, purtroppo io non sono quotato in borsa ;)