BLOG di Luciano Testi

Domenica 14 Gennaio 2007

Italia e protocollo di Kyoto, quanto ci costerà?

Noi italiani critichiamo tanto gli USA perché con hanno sottoscritto il protocollo di Kyoto, poi scopriamo che in Italia delle centrali Enel saranno dalla stessa convertire a carbone e anche se più efficienti hanno il difetto di produrre una quantità di gas imputati dell’effetto serra, pari al doppio di prima, invece di dimezzarlo come dovremmo fare. La domanda naturale è, cosa ci sta dietro a questa scelta? Chi ha firmato (o firmerà) i necessari permessi all’Enel? Per ottenere una sia pur minima riduzione delle emissioni si CO2 si sfruttano anche le risorse rinnovabili come il solare, l’eolico e l’idroelettrico.

Tralasciamo l’idroelettrico perché già ampiamente sfruttato nel nostro territorio mentre il solare con il fotovoltaico, gode di incenitivi in conto energia, grazie a un decreto del 25 luglio 2005 e reso attuativo dal 19 settembre 2006, ma gli obiettivi dell’iniziativa non arriveranno nemmeno alla metà dei risultati ottenuti in Germania che si trova a latitudini meno favorevoli.
Cosa vuol dire incentivazione in conto energia? Significa che ad essere incentivata non è la realizzazione dell’impianto, ma l’energia che esso produrrà che farà risparmiare sulla bolletta dell'energia, ti pagano bene quella prodotta in più c'è uno sconto in bolletta per ogni KWh prodotto con il fotovoltaico. Con il nuovo meccanismo, si è fortemente motivati a mantenere efficiente l'impianto per tutta la sua vita prevista in 20 o 25 anni.

L’eolico invece è stato stralciato dalla finanziaria, qualcuno l’aveva giustamente previsto tra le fonti da incentivare, ma poi il governo Prodi ha detto no, eppure in Spagna funzione bene. Non mi si venga a dire che c’è un impatto ambientale sgradevole, e gli edifici, fonte di numerosi inquinamenti, che cambiano in modo permanente anche la geografia vista dal satellite, vanno bene o non devono più essere realizzati? Ci vorrà una regola in ogni cosa o no?

Il protocollo di Kyoto prevede che se una nazione non riesce a ridurre (l’Italia sembra che non voglia) l’emissione di CO2 del 93% rispetto a quella del 1990, può comprare dei crediti da chi è stato più bravo e finirà che per ottemperare dovremo rivolgerci a paesi dell’est entrati nell’Europa di recente, come la Russia o Ucraina e saranno dei finti crediti perché nessuno di questi due paesi sa quanta energia ha prodotto nel 1990 e con quale carburante. A causa di una politica energetica clientelare, il prezzo dei crediti per il mancato rientro nei limiti di Kyoto sarà a carico dei cittadini i quali se hanno l’utilitaria vecchia si vedono penalizzati e colpevolizzati.

L'Enel si vanta di ridurre di 4 milioni di tonnellate di CO2 all'anno con le rinnovabili per poi emetterne 40 in più con il carbone, vedi la tabella sotto.
La centrale di Porto Tolle è localizzata all’interno del parco Delta del Po. Questo parco il 2 dicembre 1999 è entrato a far parte della Lista stilata dall’Unesco come patrimonio mondiale. http://www.parcodeltapo.it/

Strage Ustica, nel 2010 la verità?

È di questi giorni un’altra di quelle notizie che sanno tanto di faccende all’italiana. Inizia con un aereo di linea il DC9I-Tigi dell’Itavia che vola a lungo nel bel mezzo di uno scenario che di pacifico aveva ben poco, aerei non identificati di tipo militare giocavano alla guerra ma colpendosi con missili veri. Il nemico, se c’era ha adottato delle contromisure elettroniche e il missile ha colpito l’aereo di linea o forse lo ha usato come scudo, subito dopo senza altre presenze a disturbare l’azione, il nemico viene colpito, batte la ritirata ma l’aereo precipita nella Sila in Calabria dove sarà ritrovato dopo svariati giorni. Sull’aereo civile c’erano 81 passeggeri, tutti deceduti, i familiari non hanno mai ricevuto nessun risarcimento, è svanita l’ultima possibilità dopo che il reato di depistaggio è stato derubricato, è un reato solo se commesso con azione violenta. Negli anni a seguire chi doveva essere ascoltato perché sapeva qualcosa o è morto suicida oppure ha avuto un brutto incidente. Al processo è stato portato qualcuno solo per il risarcimento, ma i colpevoli non si sa chi siano.

Però non è ancora arrivato il 28-06-2010, quando, dopo 30 anni negli USA possono rendere pubblici gli atti e i segreti celati e custoditi nell’Archivio Nazionale di Sicurezza. Bene, quando sapremo la verità da tutti immaginata, vedi anche la mia opinione nella ricostruzione fatta all’inizio, cosa facciamo?
Questo sito http://www.stragi80.it/ è dedicato alle stragi di Ustica e Bologna avvenute entrambe nell'estate del 1980.

Dove si trova il corpo di Saddam Hussein?

Questi video sono stati esaminati attentamente, le deduzioni che fanno sono plausibili, non sembrano forzate, il cappio era apparso anche a me eccessivamente grosso per impiccare una persona, solitamente si usa una corda molto più sottile in grado di adattarsi al collo del condannato, poi si libera da capelli e dal collo della camicia tagliandoli, invece aggiungono una specie di sciarpa nera di protezione. Saddam Hussein sarà riuscito a vendere la pelle agli americani per non raccontare quello che sa?



Prodi e le tasse

Vi ricordate le ultime parole famose dell'attuale premier Romano Prodi, prima della discussa vittoria della sinistra? Eccole in questi 30 secondi di video. Mi chiedo perché Beppe Grillo quando lo ha incontrato non gli ha fatto vedere questi pochi secondi di video.
Secondo me a telecamere spente hanno preso accordi per andare a mangiare tortellini alla panna! E sì, è un piatto bolognese, come le origini del premier, se invece avesse mangiato un piatto con il pesto alla genovese come lo è Beppe Grillo, ci sarebbero state speranze, ma da Luglio-2006 non solo sono sparite, ma è una certezza che ogni italiano vorrebbe fare una bella purgata, metaforica s'intende, ma se sta anche seduto in quel posto qualche secondo di più, non farà danni altrove.

iPhone in pratica

Belle parole, si sa, potrebbero confondere, uno come Steve Jobs lo si riterrebbe capace di vendere sabbia nel deserto e ghiaccio al Polo Nord, e i giornalisti che hanno assistito alla lunga presentazione desideravano una prova pratica da vicino, alcuni di loro (pochi) sono stati fortunati, come Antonio Dini per macitynet.it, sito che riporta giornalmente informazioni aggiornate e utili per gli utenti Apple.

Effettivamente una dimostrazione a tu per tu di qualche minuto convince, più che altro credo che tutti trovino eccezionale l’integrazione tra tecnologia e l’interfaccia intuitiva proposta da Apple e volerlo vedere di nuovo è un modo per gustarsi la novità più di quanto permesso al keynote del Macworld 2007, un modo di carpire il suo segreto, come quando si guarda un’opera d’arte di successo, attira, come se il solo vederlo permettesse di scoprire qualcosa che altri non vedono, un oggetto che non ha bisogno di convincere, ne di dimostrare che è avanti rispetto al resto della concorrenza, come dice Steve Jobs, di almeno 5 anni. Guardare l’oggetto però non basta, occorre ascoltare attentamente ciò che dice Steve Jobs e capire la sua filosofia, qual è la visione, quella che permette di comprendere cosa sta succedendo oggi e cosa sarà possibile aspettarsi domani.

Il video proposto do Youtube è di bassa qualità e non rende giustizia, ma se avete pazienza e l’ADSL potete cliccare su questi due link per vedere tutto il
Keynote del MacWorld 2007 (120 min)
o solo la presentazione di
iPhone (90 min).
Per vedere il Keynote serve il player gratuito di Apple, QuickTime 7.