Noi italiani critichiamo tanto gli USA perché con hanno sottoscritto il protocollo di Kyoto, poi scopriamo che in Italia delle centrali Enel saranno dalla stessa convertire a carbone e anche se più efficienti hanno il difetto di produrre una quantità di gas imputati dell’effetto serra, pari al doppio di prima, invece di dimezzarlo come dovremmo fare. La domanda naturale è, cosa ci sta dietro a questa scelta? Chi ha firmato (o firmerà) i necessari permessi all’Enel? Per ottenere una sia pur minima riduzione delle emissioni si CO2 si sfruttano anche le risorse rinnovabili come il solare, l’eolico e l’idroelettrico.

Tralasciamo l’idroelettrico perché già ampiamente sfruttato nel nostro territorio mentre il solare con il fotovoltaico, gode di incenitivi in conto energia, grazie a un decreto del 25 luglio 2005 e reso attuativo dal 19 settembre 2006, ma gli obiettivi dell’iniziativa non arriveranno nemmeno alla metà dei risultati ottenuti in Germania che si trova a latitudini meno favorevoli.
Cosa vuol dire incentivazione in conto energia? Significa che ad essere incentivata non è la realizzazione dell’impianto, ma l’energia che esso produrrà che farà risparmiare sulla bolletta dell'energia, ti pagano bene quella prodotta in più c'è uno sconto in bolletta per ogni KWh prodotto con il fotovoltaico. Con il nuovo meccanismo, si è fortemente motivati a mantenere efficiente l'impianto per tutta la sua vita prevista in 20 o 25 anni.

L’eolico invece è stato stralciato dalla finanziaria, qualcuno l’aveva giustamente previsto tra le fonti da incentivare, ma poi il governo Prodi ha detto no, eppure in Spagna funzione bene. Non mi si venga a dire che c’è un impatto ambientale sgradevole, e gli edifici, fonte di numerosi inquinamenti, che cambiano in modo permanente anche la geografia vista dal satellite, vanno bene o non devono più essere realizzati? Ci vorrà una regola in ogni cosa o no?

Il protocollo di Kyoto prevede che se una nazione non riesce a ridurre (l’Italia sembra che non voglia) l’emissione di CO2 del 93% rispetto a quella del 1990, può comprare dei crediti da chi è stato più bravo e finirà che per ottemperare dovremo rivolgerci a paesi dell’est entrati nell’Europa di recente, come la Russia o Ucraina e saranno dei finti crediti perché nessuno di questi due paesi sa quanta energia ha prodotto nel 1990 e con quale carburante. A causa di una politica energetica clientelare, il prezzo dei crediti per il mancato rientro nei limiti di Kyoto sarà a carico dei cittadini i quali se hanno l’utilitaria vecchia si vedono penalizzati e colpevolizzati.

L'Enel si vanta di ridurre di 4 milioni di tonnellate di CO2 all'anno con le rinnovabili per poi emetterne 40 in più con il carbone, vedi la tabella sotto.
La centrale di Porto Tolle è localizzata all’interno del parco Delta del Po. Questo parco il 2 dicembre 1999 è entrato a far parte della Lista stilata dall’Unesco come patrimonio mondiale. http://www.parcodeltapo.it/