Dopo l’entusiasmo iniziale ed anche piccole critiche per quello che non è, si può ragionevolmente desumere che iPhone è un anticipo di altri prodotti, perlomeno contiene delle tecnologie che si prestano per essere impiegate in altri dispositivi.

iPhone è attualmente l’iPod più evoluto fino ad ora presentato ma non è un iPod, del quale dovrebbe avere almeno la stessa memoria, 30 o 80 GB.

iPhone è un computer palmare, OSX lo dovrebbe di diritto rendere tale, ma mancano alcune applicazioni per impiegarlo appieno.

iPhone è anche una fotocamera da 2 Megapixel sufficiente per fare stampe casalinghe di 20 x 30 cm, ma non è una fotocamera, mancano troppe funzioni.

iPhone è anche un GPS con info in tempo reale grazie alla possibilità di connettersi alla rete e a maps.google.com, ma non è un GPS tradizionale anche se questo è migliore.

iPhone è sicuramente un cellulare tecnologicamente avanzato.

Se la Apple avesse presentato un iPod video o un palmare, avremmo detto che gli mancava solo la funzione di cellulare.
Presentando iPhone ci ha presi in contropiede perché adesso non possiamo più dire che gli manca solo il cellulare, quello c’è ed è anche tra i migliori. Due componenti, l’hardware con processore PXA 320 a 806 Mhz della Marvel e il SOX con un cuore che anticipa il futuro Mac OSX 10.5 (in codice Leopard) e i due anni impiegati per lo sviluppo di iPhone, sono troppi per fare solo un cellulare, la Apple ha un’esperienza multisettoriale e il privilegio d’avere una visione più ampia quando pianifica un prodotto, quindi, con quello che c’è dentro a iPhone si può ottenere di sicuro in iPod video e un palmare rinverdendo i fasti e clamori di Newton abbandonato appena Jobs rientrò in Apple.

L’iPod video potrebbe avere un processore più lento per far durare di più le batterie e una memoria di massa ampia come il top di gamma attuale, lo schermo potrebbe anche essere da 3,5” ma per diversificare di più e non intaccare i segmenti di mercato potrebbe anche diventare un 4”, ovviamente OSX con multi-touch, musica, video e giochi con estrema facilità. Come fotografo vorrei la possibilità di scaricare le foto dalla fotocamera digitale senza dover acquistare un kit a parte con cavetto dedicato o in modalità wireless.

Per il palmare le previsioni sono un po’ più difficili, possiamo dire che potrebbe avere un processore più veloce e lo stesso schermo dell’iPod video, per sua natura l’interazione con l’utente è più elevata e se per favorire l’uso di iPhone si usa il multi-touch possiamo supporre, ad integrazione, un input vocale per creare contenuti. In iPhone l'assenza del riconoscimento della scrittura nota con il nome Inkwell e derivato da quello sviluppato per Newton, era presente nella versione di OSX 10.2 e 10.3 ma assente nella versione 10.4, indica che su dispsitivi così piccoli non vedremo a breve modalità di input del genere. Le applicazioni extra ipotizzabili serviranno per la produttività individuale, fare foto o brevi video con qualità web-cam 640*480 px a max 30 fps. Connessione wireless con una intranet e possibilità di connettersi alla rete con un cellulare, ma una versione più costosa potrebbe integrare iPhone diventando un prodotto di nicchia.
MessagePad 2000Però c'è sempre la variabile Steve Jobs che sembra non amare molto questi dispositivi, e come dicevo sopra, quando è rientrato alla Apple, la divisione che si occupava di Newton la cui l’ultima incarnazione fu l'eMate 300 (nella foto il MessagePad 2000) è stata la prima ad essere chiusa. Sarà perché questi dispositivi sono stressanti da usare a causa della loro piccola dimensione e con le stesse esigenze di un computer da tavolo. Il fatto ecclatante è che Cnet.com nel 2006 ha voluto fare un test comparativo tra un MessagePad 2000 di 10 o 11 anni fa della Apple con un palmare attuale il Samsung Q1 UMPC e dati alla mano ha vinto il PDA della Apple le cui batterie, tra l’altro, duravano 30 ore e non due come nel palmare Samsung. Con il Newton la Apple era avanti 10 anni, se ne rendevano conto lo dice la sigla numerica usata nel nome del modello, aveva creato il mercato con un prodotto che segnava la differenza ma all’epoca se non sbaglio costava quasi 1.900.000 di vecchie lire, sicuramente per pochi ma che dava una marcia in più a chi lo possedeva. Oggi perché Jobs dovrebbe decidere di buttarsi nel settore dei palmari, che rende poco per l'elevata competività, dopo aver chiuso la divisione in perdita anni fa? Perché ha fatto iPhone? Sì, ma non solo per quello. Newton diventò presto famoso per il riconoscimento della scrittura che avveniva direttamente sul display con uno stilo, aveva risolto il gap fisiologico per la creazione di contenuti, scrivere con una penna ed essere interpretati in tempo reale all’epoca era la iApp che faceva la differenza tra un prodotto Apple e la concorrenza, all’hardware non era possibile chiedere di più, ma aveva al suo interno un SO scritto da zero e non importa se i dati erano trasferibili ad un Mac o Pc, perché i team di sviluppo diventavano doppi aumentando i costi. Per Newton crearono la Newton Inc. e due fuoriusciti fondarono la Pixio che creò l'OS di iPods. L'arrivo di iPhone è come se avesse chiuso l'era Newton. La potenza dell’attuale hardware, un SOX potente e sicuro e minori costi delle connessioni rendono possibile una convergenza tra SOX e dispositivi mobili, e lo sforzo di Apple profuso su iPhone significa che ci sono molte possibilità di veder spuntare un palmare, quello che abbiamo visto su iPhone, lo renderebbe abbastanza innovativo.

La filosofia è spingere prodotti muniti di tecnologie innovative acquisendo clienti con un prodotto insuperabile prima che la concorrenza tiri fuori le sue armi, poi la specializzazione del dispositivo dipende dalle performance e sempre più secondariamente dal fattore forma, infatti, iPhone dimostra che è possibile avere dispositivi multifunzionali piccoli e leggeri a prezzi accessibili, è la famosa convergenza a cui si appella la Cisco per rivendicare l'uso del marchio iPhone.