BLOG di Luciano Testi

Domenica 14 Gennaio 2007

Dove si trova il corpo di Saddam Hussein?

Questi video sono stati esaminati attentamente, le deduzioni che fanno sono plausibili, non sembrano forzate, il cappio era apparso anche a me eccessivamente grosso per impiccare una persona, solitamente si usa una corda molto più sottile in grado di adattarsi al collo del condannato, poi si libera da capelli e dal collo della camicia tagliandoli, invece aggiungono una specie di sciarpa nera di protezione. Saddam Hussein sarà riuscito a vendere la pelle agli americani per non raccontare quello che sa?



Prodi e le tasse

Vi ricordate le ultime parole famose dell'attuale premier Romano Prodi, prima della discussa vittoria della sinistra? Eccole in questi 30 secondi di video. Mi chiedo perché Beppe Grillo quando lo ha incontrato non gli ha fatto vedere questi pochi secondi di video.
Secondo me a telecamere spente hanno preso accordi per andare a mangiare tortellini alla panna! E sì, è un piatto bolognese, come le origini del premier, se invece avesse mangiato un piatto con il pesto alla genovese come lo è Beppe Grillo, ci sarebbero state speranze, ma da Luglio-2006 non solo sono sparite, ma è una certezza che ogni italiano vorrebbe fare una bella purgata, metaforica s'intende, ma se sta anche seduto in quel posto qualche secondo di più, non farà danni altrove.

iPhone in pratica

Belle parole, si sa, potrebbero confondere, uno come Steve Jobs lo si riterrebbe capace di vendere sabbia nel deserto e ghiaccio al Polo Nord, e i giornalisti che hanno assistito alla lunga presentazione desideravano una prova pratica da vicino, alcuni di loro (pochi) sono stati fortunati, come Antonio Dini per macitynet.it, sito che riporta giornalmente informazioni aggiornate e utili per gli utenti Apple.

Effettivamente una dimostrazione a tu per tu di qualche minuto convince, più che altro credo che tutti trovino eccezionale l’integrazione tra tecnologia e l’interfaccia intuitiva proposta da Apple e volerlo vedere di nuovo è un modo per gustarsi la novità più di quanto permesso al keynote del Macworld 2007, un modo di carpire il suo segreto, come quando si guarda un’opera d’arte di successo, attira, come se il solo vederlo permettesse di scoprire qualcosa che altri non vedono, un oggetto che non ha bisogno di convincere, ne di dimostrare che è avanti rispetto al resto della concorrenza, come dice Steve Jobs, di almeno 5 anni. Guardare l’oggetto però non basta, occorre ascoltare attentamente ciò che dice Steve Jobs e capire la sua filosofia, qual è la visione, quella che permette di comprendere cosa sta succedendo oggi e cosa sarà possibile aspettarsi domani.

Il video proposto do Youtube è di bassa qualità e non rende giustizia, ma se avete pazienza e l’ADSL potete cliccare su questi due link per vedere tutto il
Keynote del MacWorld 2007 (120 min)
o solo la presentazione di
iPhone (90 min).
Per vedere il Keynote serve il player gratuito di Apple, QuickTime 7.

Sabato 13 Gennaio 2007

iPhone, marchio in discussione

Forse oggi pochi ricordano che il primo prodotto informatico il cui nome aveva il prefisso “i” è proprio della Apple con l’introduzione nel 1997 dell’iMac, il primo vero prodotto della rinascita Apple da quando è rientrato Jobs, cofondatore e attuale presidente della casa con la mela mordicchiata. iMac è stato un successo con le sue plastiche semitrasparenti e colorate, ed ha cominciato a far capolino come oggetto collaterale in numerosi spot pubblicitari. In quel periodo era quasi diventato di moda mettere una “i” davanti a molti prodotti nuovi, bastava fare una stampante con il case traslucido con uno dei colori dell’iMac ed era fatta, poteva chiamarsi iPrint, ma potevi anche fare la puntatrice da ufficio in stile iMac per essere moderni ed innovativi. La Infogear Technology ha quindi pensato di registrare il marchio iPhone, questa società nel 2000 è stata acquistata da Cisco la quale da due anni è in trattative con la Apple per accordarsi sull’uso del marchio iPhone.

Sei mesi fa Cisco presenta una linea di prodotti VoiIP denominata iPhone, quindi, non si tratta nemmeno di cellulari. Sul web si legge che altre aziende hanno già commercializzato prodotti chiamandoli “iPhone” ma nessuno di loro ha ricevuto querele da Cisco, mentre la Apple sì. Ovviamente attaccare la Apple è più remunerativo per il ritorno d’immagine che farlo contro ad anonime società minori. Per Cisco il risultato è stato un incremento del suo titolo al NASDAQ di circa il 5%, mentre la Apple accusava solo una perdita del 1,5% che poi conteneva in chiusura a –0,5%, come dire nulla visto che i guadagni li aveva gia fatti passando da circa 85$ il 9-Gen-07 a oltre 95$ il giorno dopo mantenendo gli scambi sempre su valori superiori a 94$ la chiusura del NASDAQ di ieri è stata fatta a 94,67$.

Ma quel che appare più sconcertante è il motivo della querela fatta il giorno dopo senza prendere contatti con la Apple visto che si dice che ne avevano avuto fino al giorno prima della presentazione di iPhone, Cisco non vuole un riconoscimento legale ed economico ma essere sicura che la sua linea di prodotti sia compatibile con iPhone di Apple, con ovvi vantaggi sulla diffusione dei prodotti Cisco.

La Apple, prima ad impiegare in quel modo la “i” nel nome di un prodotto si vede costretta a discuterla, è vero che le lettere dell’alfabeto non sono brevettabili ma l’uso creativo come prefisso per identificare un prodotto innovativo sembra vantaggioso, ha permesso alla Apple d’essere distinta ancora meglio nel panorama IT.

La Apple ha fatto un cellulare che si chiama iPhone, essendo un’azienda anche di creativi poteva chiamarlo solo Phone? Guardando le immagini realizzate dai giornalisti che lo hanno ripreso da ogni angolazione possibile, la parola iPhone non appare incisa da nessuna parte, ma ovviamente chi lo acquisterà riceverà una confezione con su scritto iPhone come pure sul sito americano della Apple, c’è una nuova linguetta con scritto iPhone ed è un cellulare con integrato altri dispositivi il cui utilizzo offre un’esperienza positiva ed entusiasmante, come altri prodotti conosciuti non sono in grado di fare, anzi, più li usi e più si rendono odiosi. iPhone di Cisco è un'altra cosa. In Italia due aziende possono avere lo stesso nome solo se la seconda non lo usa per fare concorrenza.


iPhone è il prodotto delle “i” perchè integra le seguenti funzioni:
  • iPod
  • iPhone
  • iPhoto
  • iSurf
  • iTech.
iSurf non l’avevo mai sentito, ora lo registro e se la Apple lo utilizza la querelo, purtroppo io non sono quotato in borsa ;)

Mercoledì 10 Gennaio 2007

iPhone è arrivato, ... ha tutto!

Il prodotto che segna la differenza tra quello che fa la Apple e tutti gli altri è arrivato. Si aspettava finalmente un iPod a tutto schermo TouchScreen, c’è ed ha 3,5 pollici (per una diagonale pari a 88,9 mm), l’aspetto fa supporre che non sia solo un iPod Video, a destra e a sinistra del display ci sono dei sensori, quindi, è un telefonino, anche se chiamarlo così è molto riduttivo, perché non si fermano qui le scoperte.
Ora elenchiamo gli oggetti di cui non avrete bisogno di portarvi appresso se avete iPhone:
- IPod video
- Cellulare
- Fotocamera
- GPS
Utilizzi principali come iPod, cellulare e per navigare in internet, ma spiattelliamo subito le caratteristiche tecniche:

Schermo da 3.5 pollici a 160 ppi (risoluzione da stampa)
Metodo di input Multi-touch (novità)
Sistema Operativo OS X (poteva mancare?)
HD a scelta da 4GB o 8GB
GSM Quadri-band (MHz: 850, 900, 1800, 1900)
Wirelessper Wi-Fi (802.11b/g) + EDGE + Bluetooth 2.0
Fotocamera da 2.0 megapixels
Autonomia batteria, 5 ore Cell / Video / Navigazione, 16 ore con solo Audio (ascolto musica).
Dimensioni 115 x 61 x 11.6 mm
Peso 135 grammi.

Al suo interno c’è un processore Intel e OS X, quindi, è un computer, cioè un Mac in miniatura. Non avete idea di come sia diverso e più entusiasmante l’uso semplice di un oggetto come questo! Quante persone di vostra conoscenza possiedono un cellulare con decine di funzioni ma a malapena riescono a fare telefonate? Ora con la tecnologia Multi-Touch della Apple si è reinventato un oggetto, chi è in movimento non deve distrarsi o perdere tempo su piccoli tasti multifunzione districandosi nei passaggi a volte arzigogolati dei menu gerarchici degli altri cellulari.
iPhone dispone di sensori che lo rendono molto pratico, ad esempio ruotandolo, automaticamente il contenuto si mantiene orientato correttamente, allontanandolo dall’orecchio si spegne, la luminosità si autoregola in funzione di quella ambientale. Per la navigazione si usa Safari, per le email Mail, come navigatore c'è Maps di Google oltre ad una nutrita quantità di Widget di utilità (meteo, titoli in borsa, calcolatrice ed altri).

Dentro iPhone ci sono 200 brevetti detenuti dalla Apple.

Sinceramente fino a ieri pensare che poteva essere il massimo vedere un iPod full screen, ci si rende conto che era molto riduttivo, ma in passato la Apple ci aveva abituato a presentazioni sotto le aspettative degli utenti della mela, sempre molto esigenti. Con questo prodotto molto esclusivo della mela mordicchiata, molte persone inizieranno ad utilizzare per la prima volta l’email o a navigare in internet esclusivamente e solo perché accessibile in un modo incredibilmente facile, forse proprio questo tipo d’utenti potrebbe avvicinarsi per la prima volta al computer, o se già lo possiedono, avvicinarsi ai computer della mela. Personalmente (fino a ieri) rifiutavo l'uso di qualunque opzione dei cellulari che solitamente impiego sul computer da scrivania, il cell è troppo piccolo, troppo scomodo, scarsa flessibilità e intuitività operativa, scarsa integrazione, iPhone si sincronizza sia con Mac che con PC. Molti possessori di cellulari multifunzione, (normalmente dicono: “con tutto”) vogliono mostrare d’essere al passo con i tempi, però parlando con loro occorre limitarsi a fargli i complimenti per il bell’oggetto e zero domande di tipo tecnico, dopo qualche mese lo hanno cambiato con un altro più semplice o dicono che glielo hanno rubato.

Dopo aver scorso in lungo e in largo le pagine del sito Apple in inglese leggendo tutto su iPhone, mi sorgono un paio di domande o critiche da fare alla Apple:
1 - Ma se uno vuole solo un iPod con uno schermo grande senza mettersi in tasca un MAC in miniatura come fa?
2 – Nutro seri dubbi sulla capacità di 4 o 8 Gb della memoria, di fatto ha tutti i numeri per essere un iPod Video ma ha capacità limitatissime di memorizzazione. OS X e le applicazioni per le foto, il cell, Safari e Mail occuperanno buona parte dello spazio a disposizione nel modello base.

Ricordiamoci che l’iPod è in due versioni, 30 o 80 Gb, cioè ben al di sopra, e non vedo in che modo possa subire la concorrenza di iPhone di qualunque HD sia dotato. È evidente che tutto quello che è stato infilato in così poco spazio deve già costare tanto e passare da 4 Gb a 30 GB deve significare qualcosa anche in termini di durata di batterie, ma spero che la Apple introduca presto un modello con almeno 30 Gb.

Inoltre la Apple ha annunciato accordi per la vendita tramite iTunes Store dei video della Paramount (oltre che di quelli della Walt Disney da qualche mese), che ci fa iPhone con solo 4Gb?

Mi viene in mente Zune e il suo wireless lasciati incredibilmente (iPod compreso) indietro.

Cliccando sull'immagine si apre una demo in una nuova finestra.
iPhone

Martedì 9 Gennaio 2007

In gabbia

Di solito di fronte ad una gabbia cosa pensate? Prima di tutto di fronte a questa parola cosa vi immaginate? Una gabbia di ferro, quella degli uccellini, delle tigri, una in legno per imballare la merce, una gabbia di protezione o quella di un prigioniero? Non voglio psicoanalizzare i vostri istinti e dirvi chi siete in base al primo tipo di gabbia che avete pensato, ma una cosa è certa, ogni tipo di gabbia viene fatta in base al previsto contenuto, solo in due casi è il contenuto che si adatta al contenitore, cioè la mente dell’uomo e il suo fisico. Sulla prima gabbia sarò breve, le nostre abitudini rappresentano la gabbia mentale più riduttiva delle possibilità e capacità di sviluppo personale. Il fisico dell’uomo si adatta facilmente a qualsiasi tipo di contenitore, che abbiano l’aspetto di gabbie o altri contenitori senza sbarre non importa, ma a tutte le età vi si entra volontariamente per i più svariati motivi. Stasera mentre sorseggiavo un caffè buonissimo, mi volto indietro improvvisamente senza ragione con l’occhio puntato direttamente su quelli di un bambino che mi osservava attraverso la parete di un classico carrello da supermercato che mi è parso una gabbia, aveva pure le mani aggrappate alle maglie, utili per osservare il mondo dalla sua altezza senza sbattere il naso e con il minor effetto griglia possibile. Si sa che fare gli acquisti al supermercato per i bimbi è una sfacchinata, quindi accettano volentieri di essere calati lì dentro, non fanno fatica, non sono un pericolo, non sono d’impaccio per i genitori e nemmeno per gli altri, a volte non vogliono nemmeno scendere con il carrello pieno, e se sono veramente piccoli potrebbero confondersi con la merce, stanno in tutte le posizioni e anfratti possibili pur di non abbandonare il mondo dei piccoli.
gabbiaHo sempre pensato che stare dietro le sbarre fosse sgradevole e quello sguardo mi ha fatto pensare a situazioni opposte, trascuriamo quelle di sicurezza per lavoro come i sub in acque infestate da squali, e passiamo a donne e uomini adulti che si fanno rinchiudere in gabbie basse da stare a quattro zampe come nei giochi perversi di sottomissione ritornando per un attimo indietro nell’età mentale mettendosi alla mercé di colui (o colei) che detiene la chiave per liberare il corpo. Dipendere da altri in questo modo per ogni tua esigenza liberandosi delle incombenze civili, tornando bambini come possibile evasione mentale, lo trovo auto opprimente, un modo sbagliato d’uscire dalla tua gabbia mentale, un sistema facile per dimenticare le tue abitudini staccando per poche ore o un giorno, regredendo fino ad eliminare l’autodeterminazione e raggiungere la totale passività come ultimo risultato. Almeno lo sguardo del bambino che buca il carrello sembra in cerca di un’opportunità in un modo tutt’altro che passivo. Ok usciamo, questo posto mi sembra una gabbia.

Domenica 7 Gennaio 2007

Scambio di vedute

Qualche giorno fa Davide Ricci (foto) ha lasciato un commento, poco prima l'avevo visto prestare il suo volto ad un elfo ballerino a questo LINK che consiglio di visitare appena avete un po’ di tempo perché è curiosissimo, di sicuro vi rilassate, anzi vi divertirete molto. Io che non so l’inglese per fargli gli auguri l’ho invitato QUI e deve aver apprezzato l'internazionalità della lingua usata. ;)

Credo lo conoscono in molti, in 5 anni di TV si è visto in 259 episodi tra Cuori rubati, Carabinieri2, Noi, Gente di mare, oltre al reality-game La Talpa e nel 2004 attore protagonista nella commedia Il ritratto di Dorian Gray. E sembra sia anche un gran navigatore!

Foto© Roberto Rocchi

Venerdì 5 Gennaio 2007

iPod Video (futuro oggetto del desiderio)

La flessibilità d’utilizzo dell’iPod sta incrementando non solo l’ascolto della musica, ma anche altri settori che in passato hanno avuto scarso successo, come gli audiolibri, anche i giochi messi lì apparentemente solo per prova o per dare soddisfazione all’estro creativo di qualche dipendente Apple saranno ampliati creando nuovo business, il podcast invece si sta diffondendo a macchia d’olio per effetto dei contenuti quasi sempre gratuiti. Il video invece non ha ancora convinto l’Apple al 100% tanto che nessun iPod del listino Apple si chiama “iPod video”, il suo schermo è di soli 2,5”. Il video è consumabile su un iPod come extra per attirare al proprio sistema utenti che potrebbero sfruttarlo per altri impieghi, archivio dati, foto, propri filmati, musica, audiolibri, giochi e podcast.

Tra non molto potrebbe arrivare un iPod che di diritto si chiamerà “iPod video”, curato nei minimi dettagli come ci ha abituato l’Apple da anni e per la bravura di chi cura il design di questi oggetti, Jonathan Ive che è anche il padre dell’iMac.

Sulla rete ho trovato delle immagini che non lascerebbero dubbi su quello che ci troveremo domani, personalmente se sarà annunciato un iPod video diverso da quello che vedo qui sotto, sarei quasi deluso.

Questi disegni sono dedotti da una richiesta di brevetto depositato dall’Apple per la gestione di un player palmare per video a tutto schermo con parte del bordo dello schermo sensibile al tatto, con menu in sovrimpressione, invece le immagini realistiche (ovviamente non rilasciate da Apple) parlano da sole. Se le dimensioni esterne rimangono quelle di un iPod, lo schermo potrebbe essere di circa 4,5”. Da prendere subito.

disegni_brev_iPod_video

iPod video

iPod video

iPod video

Mercoledì 3 Gennaio 2007

Regole aggiuntive per il Pedaggio Autostradale

Questa proposta ha l’obiettivo principale di moderare la velocità dei veicoli ammessi in autostrada modificando il pedaggio da pagare in funzione d’altri due parametri, velocità media da casello a casello e traffico rilevato nello stesso tratto.

La velocità media da casello a casello è facile calcolarla, perché all’entrata in autostrada sul biglietto autostradale, o telepass, è marcato il casello, la porta d’entrata e ora, idem all’uscita. La distanza tra un casello e l’altro è conosciuta ed anche le velocità consentite nei singoli tratti, quindi, il tempo da impiegare alla velocità media consentita è uno soltanto e sarà confrontato con il biglietto del viaggiatore.

Il secondo parametro che prendo in esame è il traffico medio certo rilevato dal gestore dell’autostrada nel tratto percorso dal viaggiatore. Tale verifica si rende necessaria per stabilire l’effettiva pericolosità di guida in presenza di forte traffico specialmente in presenza di colonne su tutte le corsie.
Questo parametro sarà applicato solo nei tratti autostradali muniti di pannelli segnalatori del tempo d’arrivo stimato per giungere ad una determinata uscita.

Facciamo l’esempio con un percorso la cui media consentita permetterebbe di concluderlo nel tempo di 1h, ma arrivo in 48 min, in più a causa del forte traffico il tempo stimato dovrebbe essere di circa 1h 20m.

A - Rispetto alla tabella di marcia standard, ho impiegato il 20% di tempo in meno.

B - Rispetto al tempo stimato in base la traffico, ho impiegato il 40% di tempo in meno.

Al parametro A do’ un bonus iniziale del 5% e diventa 15%
Al parametro B do’ un bonus iniziale del 10% e diventa 30%.

Tra i due parametri quello che risulta più alto è il B che vale 30% e sarà quello che c’è da pagare in più al casello d’uscita, d’altronde impiegare il 40% di tempo in meno rispetto alla media di tutti gli altri automobilisti, significa darsi da fare in un classico che tutti conosciamo, lampeggiare su chi ti precede, avvicinarsi a loro andando quasi a contatto, fare sorpassi a destra se non impegnare in alcune occasioni anche la corsia d’emergenza. Comportamenti di questo genere non è difficile desumerli dal tempo impiegato a fronte di un certo traffico rilevato nel tratto affrontato dall’automobilista in uscita.

A tutti gli automobilisti che avranno percorso 1000 km nei tempi consentiti, sarà fatto uno sconto del 3% solo nel primo anno d’applicazione di questi extra pedaggi.

Le società che gestiscono le autostrade, non forniranno mai alla Polizia di Stato i dati degli utenti, che hanno effettuato tratte da casello a casello sotto il tempo medio consentito per la detrazione dei punti o comminare una sanzione adeguata, ma verserà alla stessa un importo pari al 90% dell’extra che ha incassato.
Le società che gestiscono la rete autostradale, dovranno altresì segnalare alle forze di Polizia il verificarsi con una certa frequenza di tempi di percorrenza eccezionalmente brevi, in modo che possano intensificare i controlli nei tratti più a rischio. La Polizia di Stato avrebbe anche più risorse per controlli e pattugliamenti e la mia soluzione mi sembra l’uovo di Colombo.

È vero che qualcuno può fermarsi in un autogrill, e ripartire dopo un po’ per rientrare nella media, ma è sempre meglio un guidatore che si riposa, specie se va forte di uno che sta imperterrito per tre ore a oltre 180 km/h, non dimentichiamo che gli autovelox vecchi e nuovi non andrebbero in disuso, però consiglierei d’attivarli solo quando il traffico non consentirebbe assolutamente di superare i limiti stabiliti dal Codice Stradale, in assenza di traffico o quando è molto limitato e con bel tempo non hanno senso.

Martedì 2 Gennaio 2007

Conti 2006 a posto, lo dice anche Padoa-Schioppa

C’è già una conferma, il saldo di fine 2006 dei conti pubblici è molto migliore di quello che si pensava in primavera, e a dirlo è proprio il Ministro Padoa-Schioppa che finalmente riconosce a Tremonti il lavoro fatto. Padoa-Schioppa, artefice e coautore di una finanziaria pesantissima come da molti anni non se ne vedevano più, d’importo finale più alta di quei 15 miliardi di euro dichiarati, con tasse che non avrebbero dovuto far pagare perché così avevano promesso in campagna elettorale. In un anno hanno accumulato numerosi passi indietro su ogni argomento che hanno toccato. Ora la domanda è lecita, dove andranno a finire i 25 miliardi di euro in più della finanziaria “Prodi”? Perché governare cercando di dimostrare che nella legislatura precedente era stato fatto tutto male? Perché dimostrare che politicamente sei vantaggioso facendosi smentire su ‘n’ punti da fatti incontestabili, strumentalizzati per non dare merito all’avversario politico? Perché le grandi opere pubbliche sono ferme? Finiremo la TAV quando sarà una tecnologia antiquata?

In italia chi è al governo e all’opposizione, sono come due cuochi in una cucina, uno tiene la pentola, l’altro non vuole metterci la minestra da cuocere e gli italiani non possono mangiarla. In un ristorante se succede una cosa di questo genere, irrispettosa nei confronti dei clienti che aspettano, il cuoco responsabile sarebbe sanzionato immediatamente, non può dire che la pentola è sbagliata! Altrimenti andiamo lì e gli collaudiamo l’acustica della pentola in testa.

Segni dell’iPod

iPod in pochi anni è andato oltre il semplice fenomeno informatico, diventando di fatto un oggetto di costume, ha reinventato l’ascoltare della musica, molti ascoltano musica perché lo hanno comprato, il vecchio walkman a cassette o ancora i più recenti player di CD sono oggetti dimenticati e lasciati anni dietro dalla flessibilità di un bellissimo iPod, se non altro l’assenza di altoparlanti esterni ci evita il gracchiare dei piccoli altoparlanti dei mangianastri. La diffusione di iPod ancora non si è fermata (si parla di 25 milioni di pezzi venduti), ma già si verificano fenomeni di fanatismo, indicatori sociali del gradimento del player Apple, lo si vede come oggetto premio in molte promozioni commerciali ma da un anno a questa parte è coinvolto in fatti criminosi.
  • A N.Y. nel 2006 è stato oggetto di 50 rapine da parte di bande di ragazzi (nessun caso gli anni precedenti), uno di questi purtroppo inconsapevole del rischio che correva a rifiutare di consegnarlo, è stato accoltellato ed è morto.

  • Un lui ha acquistato su iTunes Store 8000 canzoni in un mese e lei ha chiesto il divorzio.

  • Numerose case automobilistiche hanno a listino la predisposizione per iPod come opzional o di serie.

  • Le compagnie aeree si stanno attrezzando per fornire alla propria clientela connessioni per accedere a iTunes Store.

  • Nike e Apple hanno unito i loro prodotti per fornire musica a chi fa sport, fornendo una playlist adatta al ritmo degli esercizi, indicato per chi fa podismo.

  • Una ditta inglese ha pure creato un vibratore che collegato a iPod, vibra al ritmo della musica ascoltata, sì avete capito, un vibratore per lei.

  • Ma chi ha fatto di quest’oggetto un’icona alta 23 piani non è stata la Apple ma una società di costruzioni di Dubai che ha progettato un palazzo con le forme e proporzioni di un iPod, compresa l’nclinazione che ha quando è inserito nel suo dock, come visibile qui sotto nell’immagine 3D del progetto. Vedremo se la “grafica” esterna rimarrà tale, sembra che la costruzione inizi entro quest’anno.


Per quanto ci possa sorprendere, questo palazzo a Dubai è solo un albero in mezzo ad una foresta, basta guardarsi questo video su google: Il megaprogetto di Dubai

Lunedì 1 Gennaio 2007

Robbie Williams ospite di Simona Ventura superabbronzata

Mi ci voleva il pranzo allungato di fine anno per permettermi di vedere l’ultima puntata dell’anno di Quelli che il Calcio” per rendermi conto di nuovo quanto sia esagerata la considerazione che si da all’estetica all’in-sana abbronzatura artificiale. Prendiamo ad esempio Simona Ventura, non è obbligatorio d’inverno mostrare il davanzale arrostito a tal punto che pensi se per caso non ha usato il lustrascarpe marrone per sbaglio. Poi sempre per caso inquadrano le vallette, ballerine, (quelle che non parlano mai, solo cenni) e la maggior parte di loro sembra possedere la stessa marca di lustrascarpe di Simona. Così per fare una prova, passo su RAI 1 e a Domenica in, c’è la Lorena Bianchetti (sarà per il cognome) è uscita di casa senza usare il lustrascarpe. Dei quattro presentatori di Domenica in, solo Massimo Giletti fa il fighetto mostrandosi abbronzato anche d’inverno, gli altri due, Pippo Baudo e Rosanna Lambertucci appaiono più naturali anche se assoggettati ad operazioni di trucco prima d’ogni puntata. Comunque il campione di questi super abbronzati d’inverno è quel calimero di Carlo Conti.

Pochi minuti davanti alla TV e da Simona Ventura arriva come ospite Robbie Williams, canta un paio di canzoni, per la verità belle, si muove bene e Simona ne rimane attratta e gli si avvicina ammiccando a ballare, Robbie sta al gioco per un po’ poi con occhio da intenditore (non ci vuole molto), si avvicina alle ballerine (avranno la metà degli anni di Simona) che non aspettavano altro e una lo bacia pure sulle labbra, le va a cercare tutte smettendo solo pochi secondi dalla fine del brano lasciando ad una Simona molto desiderosa di trattenerlo, solo le briciole. Robbie Williams non era abbronzato, non so se conta.

Immagine tratta dall'album Intensive Care del 2005

BUON ANNO (secondo i gusti)

buon anno sexi

BUON ANNO