BLOG di Luciano Testi

Domenica 4 Febbraio 2007

I pesci rossi sono più intelligenti di un delfino?

Secondo Paul Manger, dell'università Witwatersrand di Johannesburg, a supporto dei suoi studi e ricerche spiega con un esempio che riporto, perché un pesciolino rosso è più intelligente:
Se non si mette un tappo sull'acquario dove stanno i pesci rossi, questi tendono a saltar fuori" chiosa Mager. "Un delfino, invece, non farà mai niente di simile" Proprio perché, secondo lo scienziato, un pensiero così elaborato non potrebbe mai attraversare la sua grossa, ma semplice, mente. (leggi tutto l'art.)
L’eminente professore non riesce ad elaborare con il suo cervello che forse il delfino sa cosa l’aspetta se abbandona la vasca, il pesciolino rosso è così stupido da non capirlo. Poi l’eminente professore dovrebbe dirmi se è mai riuscito ad addestrare uno di quei pesciolini.

Fotogramma ricavato da un filmato realizzato con fotocamera digitale a Tenerife.

Piste da sci e incoscienti

Io sono convinto che oltre al buon senso e alle regole emanate per ridurre gli incidenti, occorre un mini patentino, come per i mezzi di trasporto, lo esige il traffico presente sulle piste e i numerosi incidenti che ogni anno capitano. Patentino da prendere anche in un paio d’ore con rilascio immediato, l’importante è non lasciare frequentare le piste a chi non è informato. Mi stavo leggendo alcune informazioni sul sito della Polizia di Stato in merito alle multe emesse nella stagione 2005/2006 con numeri sorprendenti, 13181 interventi di soccorso, dei quali 103 hanno colpito ostacoli fissi, 1632 le collisioni tra sciatori e 543 per malori. Suppongo che i rimanenti si siano fatti male da soli, ne deduco che la gente arriva alle piste senza alcuna preparazione atletica e se a 20 anni superi bene certi imprevisti a 40 o 50 per fare le stesse cose occorre prepararsi bene perché arrivi sulle piste pensando che la forza di gravità terrestre non è cambiata ma le tue gambe e i riflessi, sì. La mancanza di preparazione è la maggior fonte d’incidenti, in questo c’è una dose d’incoscienza abbastanza elevata.

Documenti correlati:
Regole di comportamento da tenere in pista
Legge 363/2003 (pdf 43 KB)

Ispettore Polizia Filippo Raciti, ucciso.

Avevo già scritto in occasione della testata di Zidane contro Materazzi che gli sportivi danno continuamente un cattivo esempio, oltre tutto rimangono impuniti e le squadre di tifosi già teste calde per conto loro, durante le trasferte si sentono, per effetto numerico, immuni e liberi di compiere ogni azione con enormi costi per la società, in campo i calciatori si possono permettere ogni genere scorrettezza e purtroppo non sono un buon esempio. Io ribadisco che gli sportivi che si rendono in modo gratuito e senza ragione responsabili d’azioni violente nei confronti di un avversario, come una testata, debba essere giudicato dalla giustizia civile, esattamente come succederebbe se ciò avvenisse nella vita normale. Teniamo presente che una testata allo sterno può avere conseguenze gravissime ed istantanee, è un colpo proibito.

Adesso quali rimedi adotteranno per ovviare ai continui incidenti? Proibire. Quali saranno le conseguenze? Danni al mercato del calcio e tifoseria ancora più incattivita. Stadi poco sicuri? Allora chiudiamoli. Alla fine le partite saranno più blindate di qualunque evento con costi ingenti.

Ma ripeto l’esempio deve arrivare dagli sportivi, se non si regolarizza le loro scorrettezze, avremo un bel da fare in futuro a contenere la tifoseria.