Un banalissimo titolo che nasconde una realtà bellissima ma allo stesso tempo anche dolorosa. Bellissima perché ci permette di gettare uno sguardo nei rapporti tra animali e uomo, come tra un delfino femmina e una donna. Mary insieme alla madre s’incagliò nel porto d’Ancona insieme alla madre che morì, lei Mary fu portata in condizioni critiche ad oltremare, curata e assistita amorevolmente da una donna Tamara Monti che quell’inverno ha passato le feste di natale al delfinario, Mary che ha il muso più arrotondato (dicono che è un grampo), si riprese, è diventata grande fino a raggiungere il peso di 210 kg, ma da quando la sua curatrice e istruttrice è stata uccisa il 2 febbraio, rifiuta il cibo e quello che mangia lo vomita, se questo non si chiama legame affettivo che cos’è? È vero, aveva una parassitosi da un po’ ma la depressione per la mancanza improvvisa di Tamara le ha fatto crollare le difese immunitarie lasciando lo spazio all’insorgere delle infezioni. Dal 2 febbraio dai suoi 210 kg è calata fino a 160 e i veterinari insieme a specialisti, non trovano molto scientifico collegare i due eventi, anche se la principale attività del delfinarium si basa in buona parte anche su queste caratteristiche dei delfini. Gli scettici dicono che i delfini riescano a fare gli spettacoli solo grazie al lungo addestramento basato sulla promessa di cibo, mentre invece sono capaci anche d’azioni altruistiche e di riconoscimento nei confronti di chi gli vuole bene, in modo analogo a quanto può capitare con i cani. A casa avevo due gatti cresciuti insieme da piccoli e anche da grandi stavano sempre insieme, ne avevamo altri ma per questi due era evidente che si cercavano pure, quando la femmina fu uccisa da un’auto il maschio non mangiò per giorni, rifiutava le cose che in altri momenti avrebbe rubato felicemente, e lo si vedeva durante il giorno andare nei luoghi dove stavano solitamente e guardare come se si aspettasse di vederla da un momento all’altro. Sapevamo che non era ammalato e infatti poco alla volta si è ripreso ma non era più giocherellone come prima. Al delfinarium di Riccione, veterinari e scienziati dicono che solo Mary sa perché non mangia, è proprio il caso di dire che dove non arriva la scienza il buon senso è ancora la cosa migliore.