BLOG di Luciano Testi

Domenica 11 Febbraio 2007

Diritti Conviventi, DiCo no!

Leggo con stupore il DDL del 8 febbraio ’07 e non posso credere che chi si professa contrario al matrimonio anche se civile, oggi sia favorevole ai DiCo, perché introducono delle regole che appartengono al matrimonio stesso, quindi, se vi sei contrario sei anche contro i DiCo, dico io.

La regola che t’impone in caso di malattia di assistere il convivente è tra le più assurde, insomma, cercate di capire due individui che si vogliono bene e decidono di convivere, secondo voi c’è bisogno di dirgli che deve assistere la persona con cui convive? Nel malaugurato caso in cui una coppia decida di convivere, se uno dei due s’ammala, è proprio il caso che non vi sia un obbligo di Legge che dica che hai l’obbligo di fornire assistenza sanitaria, almeno si capisce di che pasta è fatta la “metà sana” e quella “malata” può decidere d’abbandonare la convivenza appena ripresasi nel caso in cui vi siano stati dei comportamenti insani.

È poi sufficiente una durata minima variamente calcolata, per una convivenza per accedere ad una serie di diritti tipici del matrimonio, tra questi anche l’assegnazione d’alloggi pubblici, ovviamente in competizione e a danno di chi essendo regolarmente sposato va in cerca di una sistemazione.

Ma poi ci sono risparmi su tasse eredità, alimenti da versare in caso d’interruzione della convivenza al convivente bisognoso. Leggendo bene il DDL non vi sono limitazioni al numero di persone che convivono, quindi, possono nascere degli harem legalizzati?

Questa non è convivenza, ma un matrimonio malfatto e il vero istituto del matrimonio è svilito, svalorizzato e pure ostacolato. Fino a ieri la convivenza era così bella e carina, una specie d’avventura che ti accende, si risparmiano un po’ d’euro per affitto, luce, riscaldamento, telefono fisso, etc, non bastava? Ci mancherebbe solo che nei DiCo mettano la clausola che per convivere occorre un rapporto affettivo in essere (forse non è richiesto).

Sabato 10 Febbraio 2007

Terra di motori senza F1

Quest’anno il campionato di F1 non prevede nessuna gara nel circuito di Imola “Autodromo Enzo e Dino Ferrari” (vedi foto), è strano che in Romagna non si celebri una ricorrenza che richiama appassionati che hanno nel sangue il motore. Altrettanto strano che il proprietario del circuito non abbia nessun potere decisionale, che dopo aver dato al mondo dell’automobilismo sportivo pagine di storia, si veda beffata da un affarista che per allargarsi sacrifica un circuito che ha consentito alla Formula 1 d’essere per quella per cui oggi è conosciuta. In compenso, uno dei circuiti più pericolosi per la potenza della F1, quello cittadino di Montecarlo, è stato mantenuto, questa è la forza del denaro, spero solo che quelli di Imola alla prima occasione, raddoppino il ticket ad Ecclestone business-man e se volete sapere perché è giusto così leggetevi qui: http://it.wikipedia.org/wiki/Bernie_Ecclestone

Apple e DRM. La verità?

Steve Jobs presidente Apple, stanco di attacchi contro il DRM di iTunes provenienti principalmente dalla Norvegia, scrive una lettera dove spiega perché anche la musica digitale dovrebbe essere totalmente priva di DRM.

Immediate le repliche da Norvegia che sperava d’ottenere qualcosa dalla Apple senza avere a che fare con le case discografiche, e anche dalla Microsoft che accusa Jobs di irresponsabilità e ingenuità.

La palla ora è di nuovo al centro, o la Norvegia accetta il prodotto così com’è o le case discografiche accettano l’eliminazione del DRM, tanto per ogni iPod venduto sono stati acquistati 22 brani in media dallo store, ma risulta che ogni player contenga circa 1000 brani caricati, quindi, che senso ha mantenere il DRM?

La Apple riuscì sei anni fa a convincere le case discografiche della bontà e solidità della sua tecnologia Fairplay che dà la possibilità di copiare la musica su 5 computer e su un numero illimitato di iPod, ora vediamo se riesce a convincerle d’eliminare il DRM totalmente o chi altri ci riesce.

Venerdì 9 Febbraio 2007

Numero 1 in F1

Pensando al numero 1 in F1 tutti penserebbero a Schumaker, se non fosse che si è ritirato dalle gare di F1, allora non rimane che il numero 1 che porterà il campione del mondo in carica, Fernando Alonso che lo scorso anno lo ha scippato proprio allo stesso Schumaker. Il ragazzo spagnolo ha vinto il campionato di F1 del 2006 su una Renault e quest’anno è finito sotto l’ala della MacLaren-Mercedes portandosi in dote la vittoria nel massimo campionato motoristico.

Di questa passaggio del numero 1 da una squadra all’altra, c’è un solo insoddisfatto, la Renault.

Quando Irvine fece la sua ultima stagione in Ferrari, con uno Schumaker incidentato che aveva perso la possibilità di vincere il campionato, all’ultima gara gli modificarono l’aerodinamica del fondo della macchina, quando la vide capì che non volevano vincesse il campionato piloti portando il numero 1 in Jaguar dove Niki Lauda, altro ex ferrarista, svolgeva un ruolo di D.T. Scritto nel libro che Irvine pubblicò quando appese al chiodo il volante.

Certi atteggiamenti antisportivi della Ferrari dell’ultimo decennio, sono dovuti al peso che Shumaker ha avuto all’interno del team e in ragione di contratti che gli concedevano ogni diritto, anche quando era privo di possibilità di vittoria, tanto da ricevere un monito dalla federazione sportiva per gli ordini di scuderia dati a Barrichello. Oggi l’organigramma del team di F1 Ferrari è mutato radicalmente e speriamo migliori anche la sportività.

Martedì 6 Febbraio 2007

La pistola elettrica

Negli Stati Uniti è una realtà che va sostituendo sempre più spesso la classica arma da fuoco, con qualche problema, perché quest’arma si usa con troppa leggerezza, permette di neutralizzare un "criminale" senza lasciare segni e senza dover entrare in contatto con lo stesso. Gli ultimi modelli non ti fulminano subito ma ti arriva la piena scarica solo quando tenti di levarti con la mano nuda il proiettile sul cui retro c’è un secondo elettrodo. Ripetute lamentele contro poliziotti violenti e crudeli (vedi il video) ha spinto il fabbricante, la TASER, a costruire un modello munito di CAM che si attiva appena si toglie la sicura, con possibilità di ripresa anche agli infrarossi in formato mpeg4 per una durata di 90 minuti, subito visionabili appena si rientra in sede o se l’auto in dotazione è provvista di attrezzature adeguate. La Polizia ritiene che le CAM forniscano immagini a loro favore, io penso che la useranno con più giudizio, specie dopo aver visto il filmato la cui visione non consiglio alle persone impressionabili.

Porte aperte all'Angelo Massimino di Catania

Ritorno sull'argomento, ma non posso farne a meno. Io lo dico dalla famosa testata di Zidane contro Materazzi, i media hanno fatto arrivare ai tifosi un’immagine impunita del colpevole, nei campi di calcio c’è una tolleranza incredibile ai danni fisici che le squadre di calcio possono farsi e nel 90% dei casi del tutto gratuita. Nella vita civile non c’è il cartellino rosso ma un giudice. Circola troppo denaro e i dirigenti trovano un buon viatico per fare affari o malaffari. Dei giocatori si sà troppo e soprattutto di quello che non va bene spiattellato. La giustizia sportiva deve proteggere lo sport 24 ore su 24 e non solo per 90 minuti, quindi, deve stare attenta a come gestisce le “extra” attività sul campo di calcio, poi il benedetto di turno, ad esempio Zidane, trova mille ragioni e accampa diritti impensabili per la sua posizione d’impunità raggiunta. Ogni domenica e ad ogni partita, assistiamo allo scontro calciatori vs sistema rappresentato dall’arbitro e chi vi sta dietro. Il pubblico dentro gli stadi si carica, trova linfa ed esaltazione dai ritornelli cantati dove alcuni passaggi inneggiano all’odio contro “gli avversari”, fa sua una rabbia che non ha ragione apparente d’esistere, si scaglia contro il sistema, il gruppo è conscio della sua forza e non vede l’ora di mostrarla, di far vedere che a loro il cartellino rosso non fa paura, hanno nel sangue lo scontro, basta anche la minima scusa, in un piccolo autogrill con al massimo solo 4 pattuglie della stradale per scatenare i vandali, e quando comincia non si sa dove finisce. Discussioni su questi scontri a migliaia, ma solo per discuterne la dinamica, ma metodi per punirle in modo che non si verifichino, mai. Evviva per la responsabilità! Qualcuno pensa di tagliare la testa al toro e chiude gli stadi perché poco sicuri, e poi? Io invece aprirei subito lo stadio di Catania e farei una partita il più presto possibile per raccogliere fondi a favore della vedova Raciti. Le squadre potrebbero essere la Nazionale Cantanti contro Attori o piloti di F1 (se hanno tempo), e loro saranno d’esempio su come si fa agonismo, come si fa ad essere corretti con l’avversario e uscire dal campo senza traumi o postumi che non siano quelli della fatica. Perché solo nel calcio capitano questi problemi? Inviterei addirittura gli stessi tifosi presenti nel giorno della partita Palermo-Catania, e sono pronto a scommettere che l’affluenza sarà più che onorevole, cioè non dobbiamo credere che tutto il mondo del calcio stia dentro le parole di uno striscione … a proposito, striscioni proibiti, sempre, OK? Però per come stanno le cose, temo che la comunicazione non sarà sufficiente e che ci sarà un giro di vite, ma l’importante e andare nella direzione giusta.

Domenica 4 Febbraio 2007

I pesci rossi sono più intelligenti di un delfino?

Secondo Paul Manger, dell'università Witwatersrand di Johannesburg, a supporto dei suoi studi e ricerche spiega con un esempio che riporto, perché un pesciolino rosso è più intelligente:
Se non si mette un tappo sull'acquario dove stanno i pesci rossi, questi tendono a saltar fuori" chiosa Mager. "Un delfino, invece, non farà mai niente di simile" Proprio perché, secondo lo scienziato, un pensiero così elaborato non potrebbe mai attraversare la sua grossa, ma semplice, mente. (leggi tutto l'art.)
L’eminente professore non riesce ad elaborare con il suo cervello che forse il delfino sa cosa l’aspetta se abbandona la vasca, il pesciolino rosso è così stupido da non capirlo. Poi l’eminente professore dovrebbe dirmi se è mai riuscito ad addestrare uno di quei pesciolini.

Fotogramma ricavato da un filmato realizzato con fotocamera digitale a Tenerife.

Piste da sci e incoscienti

Io sono convinto che oltre al buon senso e alle regole emanate per ridurre gli incidenti, occorre un mini patentino, come per i mezzi di trasporto, lo esige il traffico presente sulle piste e i numerosi incidenti che ogni anno capitano. Patentino da prendere anche in un paio d’ore con rilascio immediato, l’importante è non lasciare frequentare le piste a chi non è informato. Mi stavo leggendo alcune informazioni sul sito della Polizia di Stato in merito alle multe emesse nella stagione 2005/2006 con numeri sorprendenti, 13181 interventi di soccorso, dei quali 103 hanno colpito ostacoli fissi, 1632 le collisioni tra sciatori e 543 per malori. Suppongo che i rimanenti si siano fatti male da soli, ne deduco che la gente arriva alle piste senza alcuna preparazione atletica e se a 20 anni superi bene certi imprevisti a 40 o 50 per fare le stesse cose occorre prepararsi bene perché arrivi sulle piste pensando che la forza di gravità terrestre non è cambiata ma le tue gambe e i riflessi, sì. La mancanza di preparazione è la maggior fonte d’incidenti, in questo c’è una dose d’incoscienza abbastanza elevata.

Documenti correlati:
Regole di comportamento da tenere in pista
Legge 363/2003 (pdf 43 KB)

Ispettore Polizia Filippo Raciti, ucciso.

Avevo già scritto in occasione della testata di Zidane contro Materazzi che gli sportivi danno continuamente un cattivo esempio, oltre tutto rimangono impuniti e le squadre di tifosi già teste calde per conto loro, durante le trasferte si sentono, per effetto numerico, immuni e liberi di compiere ogni azione con enormi costi per la società, in campo i calciatori si possono permettere ogni genere scorrettezza e purtroppo non sono un buon esempio. Io ribadisco che gli sportivi che si rendono in modo gratuito e senza ragione responsabili d’azioni violente nei confronti di un avversario, come una testata, debba essere giudicato dalla giustizia civile, esattamente come succederebbe se ciò avvenisse nella vita normale. Teniamo presente che una testata allo sterno può avere conseguenze gravissime ed istantanee, è un colpo proibito.

Adesso quali rimedi adotteranno per ovviare ai continui incidenti? Proibire. Quali saranno le conseguenze? Danni al mercato del calcio e tifoseria ancora più incattivita. Stadi poco sicuri? Allora chiudiamoli. Alla fine le partite saranno più blindate di qualunque evento con costi ingenti.

Ma ripeto l’esempio deve arrivare dagli sportivi, se non si regolarizza le loro scorrettezze, avremo un bel da fare in futuro a contenere la tifoseria.

Sabato 3 Febbraio 2007

Uccisa istruttrice di delfini a Riccione

Sembra uno dei tanti omicidi consumati nelle mura domestiche, invece questo non lo è, almeno ai miei occhi no. Come tanti che sono andati a Riccione a visitare Oltremare, è d’obbligo vedere l’immancabile spettacolo pomeridiano dei delfini dove partecipava anche la donna uccisa, Tamara Monti di 37 anni. Ora leggendo la tragica notizia non sembra un fatto di cronaca come tanti altri. Lo spettacolo che lei ha tenuto con i delfini ha allietato me, la mia amica e tanti altri. Non sembra vero che l’indomani dell’omicidio avrebbe dovuto traslocare per evitare le liti con il condomino che abitava di sopra, da tempo infastidito dai cani della donna l’ha attesa all’ingresso e l’ha uccisa a coltellate.

P.S. Era straordinario vedere il feeling che aveva con i delfini, sembravano amici. Me ne ricorderò sempre. Dopo aver visto lo spettacolo a Riccione, sono andato in vacanza a Tenerife ed ho visto tutti i delfinarium che ci sono, mi manca solo un'escursione nell'oceano per fotografarli allo stato libero.

Prezzi di Vista da monopolio

L’elevato prezzo del nuovo SO di Microsoft, mai visto in precedenza, è la prova della posizione monopolistica che ha sul mercato. A Singapore alla presentazione di Windows 95 c’era una coda di migliaia di persone, pochi giorni fa meno di 5. Che stia per cambiare la tendenza? Basteranno le assicurazioni di Bill Gate sulla solidità del nuovo SO? Però cosa devono sistemare con l'annunciato arrivo entro l'anno di un Service Pack 1. Solo fra un anno ne sapremo di più.

Giovedì 1 Febbraio 2007

Vista era meglio se lo faceva la Apple

Per quello che si è saputo fino ad oggi di Vista, ci si chiede con ragione, se non era meglio se la Microsoft incaricava la Apple di realizzare la transizione dai sistemi basati su Windows ad uno moderno con una fase di transizione gestita da strumenti simili a quelli usati per passare da OS 9.2 a OSX, cioè Classic che avrebbe potuto chiamarsi Ombretta, e un aiuto per i softwaristi pervhé possano riscrivere il codice con il minimo sforzo. La Microsoft otteneva due vantaggi, costi enormemente inferiori, rispetto dei tempi se le specifiche di partenza non vengono modificate, segretezza e poche indiscrezioni fino a lavori avanzatissimi, il lavoro poteva anche guadagnare in originalità, in Apple molte tecnologie coi fiocchi vengono scartate e mai più utilizzate, per cui non si sa mai che dal nulla ne fosse uscito qualcosa di veramente alternativo. Probabilmente ad oggi dopo due anni la transizione da XP sarebbe già stata intorno al 50%, con guadagni per tutti, perché iPod ha rafforzato il marchio Apple e nella mente della gente significa qualità, sicurezza, ed anche buoni prezzi per software e hardware, l’utente di fronte a queste prospettive sarebbe anche più propenso a fare cambiamenti in meglio spendendo cifre giuste.