Fonte Reuters giovedì, 15 marzo 2007 11.20
Critiche all'Italia arrivano dalla banca centrale anche sul fronte del debito pubblico che nel 2006 ha raggiunto il 106,8%.

"Nel 2006 il rapporto medio fra debito pubblico e Pil dell'area dell'euro è diminuito per la prima volta dal 2002, collocandosi appena al di sotto del 70%. Tale risultato è scaturito a sua volta dal calo dei singoli rapporti nazionali nella maggioranza dei casi, con le notevoli eccezioni del'Italia e del Portogallo".

Fonte il Velino 15 mar 19:34
Esistono però dei rischi che "concernono l'attuazione delle misure contenute nella legge finanziaria per il 2007 e la mancanza di informazioni riguardo alle misure correttive previste per il 2008 e oltre". Il tutto mentre dalla Banca d’Italia arriva l’ultimo aggiornamento (allarmato) sul debito pubblico, vera zavorra del Paese.

Una sola domanda: "Ma dove sono finiti o dove finiscono tutti i soldi delle maggiori entrate dell'erario di cui si parla tanto?"
É una cosa che stride, da una parte un Prodi che prima delle elezioni e di formare il secondo governo dice che ridurrà le tasse, poi avviene esattamente il contrario, cioè le aumenta, allora perché a fronte di nuove e maggiori entrate arrivano dalla BCE questi moniti, perché il debito pubblico anzi ch’è calare è aumentato, infatti non illudiamoci, prima era inferiore a 106,8% non maggiore, perché è aumentato il debito pubblico nonostante siano state fermate tutte le grandi opere civili, poi perché sono state bloccate?
Sono sinceramente preoccupato della scarsa considerazione per gli interessi dell’Italia da parte di chi ci governa e ancora di più sull’impiego del denaro pubblico e aumento del peso dei partiti a fronte di una generazione di 20enni che sono sempre più in difficoltà a dare una corretta definizione di partito o di politica.