BLOG di Luciano Testi

Domenica 18 Marzo 2007

Chiave dimenticata nel baule

Ho appena visto un filmato su Metacafe dove una dolce, bionda e sorridente ragazza (per forza, ha appena scoperto l'acqua calda o è consapevole di prenderci in giro) apriva un’auto chiusa a chiave, si suppone la sua, con una pallina da tennis. Capitò qualcosa del genere anche a me, cioè trovarmi con le chiavi dentro la macchina e la macchina chiusa, ma la riapertura, ahi me’ non avvenne nello stesso modo, anche perché non tengo una pallina da tennis in tasca, visto che per evitare il fastidio non ci metto neppure le chiavi della macchina. Ricordo che ero in vacanza nel sorrentino, vidi un angolo da fotografare con la Polaroid, aprii il baule dove tenevo l’attrezzatura fotografica, posai la chiave a sinistra della borsa fotografica, aprii il coperchio della stessa borsa coprendo alla vista le chiavi, presi la Polaroid SLR960, non chiusi la borsa che mi avrebbe permesso di vedere la chiave e riprenderla prima di chiudere il baule, chiusi il baule lasciando quindi lì dentro la chiave. Feci le due o tre foto che avevo visto, ma senza molta convinzione, perché ciò che avevo visto passando in auto l’avevo un po’ filtrato. Tornai all’auto e appena davanti al baule, subito mi sono ricordato che le chiavi le avevo dimenticate dentro. Senza perdermi d’animo ho trovato un negozio e mi sono fatto indicare chi sarebbe stato in gradi di venirmi ad aprire la macchina, chiesi in prestito l’elenco telefonico per trovare il nominativo e dovetti uscire perché con il cellulare TIM prendeva solo nella curva dove mi ero fermato a fare foto. Cominciavo a dubitare se dovevo o no dimostrare che ero il proprietario dell’auto che volevo far aprire, poi decisi che bastava che sapesse che sapevo dov’erano le chiavi senza dire null’altro. Dopo un paio di telefonate trovai un volenteroso che arrivò in vespa insieme al suo cane dopo aver mangiato con degli “attrezzi” autocostruiti e che gli sono serviti perché essendo caldo avevo lasciato aperto un paio di cm i vetri delle portiere anteriori e da lì con del filo di ferro un po’ grosso e dalle estremità elaborate (niente a che fare con arnesi da scasso), riuscì dopo vari tentativi a rimuovere la sicura ed aprirmi la macchina permettendomi dall’interno di raggiungere il baule e recuperare la chiave. Da quel momento in poi le chiavi non le poso momentaneamente nel baule neanche per comodità, anzi, per scomodità le infilo subito in tasca. Il sistema proposto nel filmato non funziona con tutte le serrature, con la Dacia sì ma è Rumena anche se di componentistica Renault.

Cesare Battisti, vergogne italiane a galla

Ogni tanto, purtroppo dopo troppo tempo, tornano a galla vecchi scheletri italiani. Cesare Battisti (foto fatta con il cell. da un deputato francese che lo andò a trovare in carcere prima della fuga nel 2004) ex terrorista Rosso evaso dal 1981, trova protezione in Brasile, in Italia nel 1988 viene condannato all’ergastolo per 4 omicidi, si trasferisce in Francia, chiediamo l’estradizione ma nel 2004 non aspetta l’esito e fugge di nuovo in Brasile, dove, notizia fresca d’oggi, viene arrestato (guarda caso il rapimento di Moro avvenne il 16/03/1978 e oggi 18/03/2007 2 giorni dopo l’anniversario del rapimento viene arrestato uno dei capi BR). Se c’è una cosa che in Francia per fortuna funziona è porre fine alle fughe, tre anni per rintracciarlo ed arrestare uno su cui l’Italia aveva chiesto l’estradizione, noi in 26 anni non siamo riusciti a fare altrettanto. Per contro in Francia questi terroristi o ex BR, si dice siano più di un centinaio, hanno sempre trovato un ambiente giuridico a loro favorevole, solo recentemente i francesi hanno iniziato a considerare le richieste d’estradizione caso per caso. Le difficoltà per ottenere l’estradizione sembra siano generate da uno stato di diritto italiano con molte Leggi speciali, fatte d’emergenza e mal viste dagli altri paesi europei perché non allineate con la Convenzione Europea. Se ci sono queste Leggi, è anche colpa del terrorismo degli anni definiti di piombo. Ricordo esattamente dov’ero e cosa stavo facendo, quando appresi del rapimento di Moro, lo stesso per la strage della Stazione FS di Bologna dove ogni tanto transito. Questi sono fatti certi, ma rimangono ancora molte ombre sui colpevoli di entrambi i crimini.

Precisazioni del 24/03/07
I principali ostacoli all'accoglimento delle richieste d'estradizione dei BR italiani in Francia si fonda su falsi cavilli burocratici, come la condanna in contumacia che in base alla Convenzione Europea per i diritti dell’uomo non è possibile, ma i cari francesi soprattutto la loro sinistra intellettuale e una certa stampa poco obiettiva, hanno da sempre ignorato che Cesare Battisti sapeva bene che sarebbe stato processato e proprio per questa ragione è fuggito per tempo, quindi nulla è stato fatto alle sue spalle e a sua insaputa. Sembra strano, ma non tanto, quando la giustizia italiana chiede collaborazione a quella straniera ha sempre grandi difficoltà o tempi decennali, quando invece occorre collaborare con quella straniera, ad esempio una nazione a caso gli USA, siamo sempre tutti molto solerti, però si sapeva che tra vicini di casa ci si fa i dispetti. Ma non siamo in Europa con una moneta unica dal 2001 e senza frontiere? ... ah, se viene estradato è perché anche i francesi finalmente se ne sono accorti.

Cannabis & Alcolici

Un commentatore mi criticò perché equiparai la cannabis all’alcol ma la droga non la posso comprare in farmacia e neppure in drogheria, mentre l’alcol su cui sono applicate delle tassazioni (e qui ci guadagna lo Stato) lo posso comprare regolarmente e con facilità in diversi tipi di negozi.
Per acquistare la cannabis devi rivolgerti ad uno spacciatore, che per sua natura esercita un’attività illegale, in secondo luogo rivolgendoti ad uno spacciatore un domani può convincerti a provare altre droghe oppure rischi di trovarti una cannabis “corretta”, terzo ed ultimo diventi ricattabile dallo spacciatore come lo diventano tutti i consumatori di droghe.
Recentemente il TAR ha stabilito che il raddoppio della quantità di cannabis utilizzabile per uso personale, non è effettuabile e sulla rete infuriano le proteste per questo paese proibizionista che consente la produzione, vendita e consumo d’alcol, basta non essere alla guida sotto i suoi effetti, ma non la libera detenzione di cannabis che è estremamente meno distruttiva dell’alcol.
Personalmente non ho mai consumato droghe, bere un bicchiere di vino mi sembra già troppo ed ogni Legge che limiti o proibisca entrambi i prodotti sono ben visti. Ovvio che spazzare via la cannabis non ci vuole nulla, non si danneggiano attività legali, mentre proibire l’alcol sì, facendo perdere allo Stato anche delle entrate molto care a Prodi. Però un provvedimento che limiti il consumo d’alcol in modo efficace come avviene già in altre nazioni dove non si verificano più le stragi del sabato notte era necessario da oltre dieci anni. Sarebbe corretto dire che serve una Legge che impedisca in modo efficace ad una persona non sobria, di mettersi alla guida, poi non importa se a causa dell’alcol o di altre sostanze. Siccome il costo di un etilometro per la verifica del tasso alcolemico nel sangue costa pochissimo, potrebbe essere integrato nell’auto, lo usi soffiando dentro una cannuccia usa e getta e se il tasso è alto l’auto non si avvia, per partire occorre digitare un codice o aspettare che tiri aria migliore. All’estero chi va alle feste usa mezzi pubblici, taxi o se in gruppo un predestinato non deve bere alcolici, altrimenti le conseguenze in caso si subiscano dei controlli saranno molto gravi e deleterie, anzi, più di tutto è peggio rischiare di morire in un incidente. Vedremo se con questa storia sappiamo copiare dall’estero o se facciamo come al solito: “Fatta la Legge, trovato l’nganno”.

Mi si permetta scrivere che, migliaia di morti in incidenti stradali a causa dell’alcol valgono meno di un paio di morti in Iraq e qui i politici dimostrano d’agire per il loro interesse, non per il paese ed i suoi giovani.

Sabato 26 Maggio 2007 alle 19:07
Spero che la citazione di questo libro segni un punto fermo sugli effetti della Cannabis, in Italia si vuole che sia quello che è per motivi politici.
Claudio Risé
Cannabis.
Come perdere la testa e a volte la vita
San Paolo Ed., 2007

Meglio un uovo oggi o la gallina domani?

Il caso vallettopoli, di recente allargatosi e culminato (se sono finite le sorprese) nell’arresto del paparazzo Fabrizio Corona, hanno coinvolto anche alcuni politici tra cui Silvio Sircana portavoce unico del governo per presunte foto fattegli sulla pubblica via con un trans che hanno fatto parlare e scrivere tutti, perfino il garante della privacy ha dovuto intervenire, aggiungendo, direi, un po’ di confusione, o forse è solo confusa tutta l’informazione a riguardo ciò che avviene in Italia. Tra tutto quello che si legge in rete, alcuni blog prendono spunto dal gossip fatto sulle foto di Sircana per dire che non glie ne importa nulla e che i problemi seri non sono quelli, ma è molto più scandaloso una foto fatta a Romano Prodi insieme al capo della mafia Russa. Avere la visione di quello che è importante non significa che peraltro i nostri politici siano perfetti e che non se ne possa discutere, ma per i contenuti dei due link sopra citati, ho risposto a Di Leonardo di Macchianera così:
Di Leonardo: Un po' troppo facile sputare nel piatto in cui si mangia. Vorresti dirmi che preferisci soffrire d'inverno il freddo per non scaldarti con il gas siberiano? Magari sperando in un effetto serra un pelino più accentuato? E se domani l'oro nero lo devi comprare in U.S., non parleresti con Bush solo perché non sei d'accordo sui loro metodi "antiterrorismo"? Io direi che Putin o Bush ci toccano per forza, e del trans (sempre che sapesse che in quel posto c'era) si può anche fare a meno.
Meglio un uovo oggi o la gallina domani?