Avevo bisogno di bibite ed altri articoli che avrebbero richiesto almeno un’ora dentro a Grandemilia per la scelta. Negli ipermercati c’è tutto anche se per un powerade da 0,5 litri si farebbe prima in un negozio d’alimentari ma è un'altra storia. Come al solito all’ultimo momento, chi mi conosce lo sa molto bene, parto per andare a prendere ciò che mi serve, sono fortunato, trovo il parcheggio vicino all’ingresso nonostante sia tutto pieno e che fra poco più di mezz’ora l'ipermercato chiudeva. Dopo appena 30 mt, mi accorgo di non avere in tasca il portafogli e nemmeno il cellulare, caspita li ho lasciati in auto, con il giubbino in pelle scamosciata il peso e/o ingombro in tasca m’infastidiscono, bene mi sono detto, scrivi sul tuo blog che riescono a portarti via il cellulare o il portatile anche se lo nascondi nel baule e poi lasci in bella vista anche il portafogli, altro che attrezzature sofisticate per accorgersene, bastano gli occhi. Li recupero e poi di fretta entro. So dove si trovano i prodotti che mi servono ma guardando le file che ci sono alle casse (di 55 ce ne sono aperte solo una trentina), mi avvilisco un po’ ma visto che sono lì prendiamo il cestello e avviamoci tra gli scaffali, prima le bibite e poi una confezione di Abbracci, biscotti buonissimi, sto attento a verificare che la confezione non fosse già stata aperta, non è difficile, ne avevo già visto un paio, una addirittura era tagliata con le forbici (già è vero lì dentro vendono anche quelle), mi chiedo in mezzo a tanta gente come può essere che impunemente uno si consuma tra gli scaffali, stavo per dire al banco, ciò che vuole, spesso vedo bambini che masticano cibo non gomme da masticare, da confezioni appena prelevate dagli scaffali gentilmente (si fa per dire) allungata da mamma o papà per tenere buono il lamentoso piccino che s’annoia nonostante stia seduto dentro il carrello o meglio ancora nell’Happy Drive, ma poi si stanca anche del cibo e qual’è la migliore soluzione, abbandonare dove capita la confezione, spesso in scaffali con prodotti merceologici diversi. Quando vedi la confezione alterata vicino a quella che stai prendendo, controlli quello che hai in mano per vedere se ci vedi dei buchi e solo dopo lo depositi nel cestello.

Non si sa proprio quale cassa scegliere, alcune hanno già il semaforo giallo, secondo logica d’ottimizzazione le casse più lontane dovrebbero essere più scariche, ok, faccio la coda nella penultima e dopo un minuto il semaforo è giallo e la cassiera guarda chi c’è anche con la segnalazione di una sua collega che va di cassa in cassa su rotelle. La cassiera ogni tanto guarda la coda con faccia scura, dietro di me uno col carrello non mi lascia un cm di spazio. La cassiera mi chiede se voglio una o due sportine, dico che forse una basta, dopo un po’ ne estrae una seconda, ha passato più di metà degli articoli dal lettore di codici a barre ma non sono ancora riuscito ad aprire la prima sportina, forse pensa che con la seconda ci riesco o che me ne servono due? Aperta la prima, inizio ad infilare prima le bibite che sono pesanti, nel mentre la cassiera già aspetta il pagamento, allora, prima di terminare il recupero dei miei prodotti, pago, però il tipo del carrello che avevo dietro mi aveva seguito al cm, davanti alla cassa c’era lui e per raggiungerla il suo carrello era in mezzo, pensavo tra me che per fargliela pagare doveva pagare lui, allungo le mie leve e la cassiera le sue, intanto guardo scuro il carrello nei piedi, ma il tipo lo impugna con impegno, appena mi sposto forse investe qualcuno. Ritiro il resto sempre con allungo reciproco delle leve mie e della cassiera e completo il recupero degli articoli, quando mi accorgo che il piano in inox della cassa è bagnato, allora presto maggiore attenzione agli articoli che sto mettendo dentro che non presentino delle anomalie, specie le confezioni di succo da 200 ml che hanno una linguetta a strappo che potenzialmente può bucarsi manovrando in modo brusco e in fretta. Non vi sarebbe nemmeno modo di lamentarsi garbatamente con la cassiera, mi avrebbe mandato al punto d’ascolto perché lo scontrino era già stato fatto e pagato. O forse il piano inox era già bagnato da prima, ma la cosa non mi convince, infine chiedo alla cassiera se nel conto aveva messo anche la seconda sportina, risponde di sì, allora metto nella sporta piena anche l’ultimo articolo a perdere e guadagno l’uscita.

Mentre esco vedo una ragazza che entra con il carrello a 5 minuti dalla chiusura, ha scritto in faccia: “Vado di corsa, pistaaa” ma tornerà indietro a mani vuote. Come ritardataria è peggio di me ma crede di potercela fare, mi piacerebbe sapere come guida l’auto.

Appena giunto in macchina, decido di fare un controllo a tappeto di ciò che avevo preso, quel liquido non mi convinceva, metto la sporta dal lato passeggero inizio a togliere appoggiando su seggiolino e cruscotto tutto quanto, alcuni oggetti sono bagnati, li asciugo e non presentano danni, sfilo per primi i succhi, ma erano integri, poi annuso per bene e capisco che dovrebbe essere powerade, ma il problema è vedere se c’è un buchino sulla plastica trasparente delle bottiglie con la luce dei lampioni o interna dell’auto, poi proprio il penultimo powerade lo trovo con il sigillo del tappo mancante e il tappo stesso che è munito di valvola, leggermente aperto lasciando facilmente fuoriuscire liquido se rivolta verso il basso o schiacciata e il peso di quello che c’era sopra schiacciava a sufficienza tanto che ho provato a sollevare la sportina vuota per vedere se aveva trattenuto il liquido mancante circa metà bottiglia e sembrava di sì. Bene, cioè male, ho prestato attenzione all’integrità delle confezioni di biscotti e non a quelle delle bevande, certo, perché non vi ho pensato prima, chi ha mangiato i biscotti poi ha anche bevuto un goccio, tutto è legato ed io sono stato l’unico a trovarli entrambi, chissà perché non vedo l’ora che mi arrivi notizia che anzich’è trovare io confezioni alterate trovino chi le altera. Allora uso la provvidenziale sportina aggiuntiva che la cassiera mi aveva dato in più nonostante la mia precisazione e mi chiedo se avesse visto la bottiglia aperta, può capitare che hai sete e ne apri una, e la sportina in più serve per isolare un oggetto che potenzialmente poteva perdere liquidi, anche se di solito ti danno una sportina più piccola, tipo quella per profumi, perciò rimango dell’idea iniziale su quello che non ha capito la cassiera e che debbo guardare meglio quello che prendo, perché nessuno mi crederebbe, infatti con scontrino pagato come faccio a presentarmi con una confezione aperta lamentandomi che in realtà solo dopo mi sono accorto che era aperta, anche se mi credono sincero, si tratta solo di 0,76 Euro ed oramai l’ora di chiusura è arrivata, prendo la bottiglia alterata, la metto insieme al liquido fuoriuscito nella sportina e caccio il tutto in un cestino mentre intorno a me il parcheggio si sta svuotando.

Debbo anche fare il pieno di carburante e il distributore della Shell a fianco del parcheggio fa rispamiare un paio di centesimi a litro, ma debbo stare attento perché alle pompe 7 e 8 il bancomat non funziona con la mia tessera o se va non ti da lo scontrino, allora mi metto in coda alla pompa prima anche se la successiva è vuota. Chi ho davanti non capisce il perché ma non importa e almeno questa volta fila tutto liscio e me ne vado senza scordare la pompa come nello spot pubblicitario, perché poi il conto sarebbe tutto mio e non è il caso.

L’ombra della sfortuna del giorno prima si sarebbe allungata troppo, basta l’ombra della notte bucata dai fari di 3000 auto che lasciano Grandemilia piene di merce che poche ore prima aveva fatto un percorso inverso.