BLOG di Luciano Testi

Sabato 14 Aprile 2007

Una rondine non fa primavera

Il detto sarebbe corretto, ma quest’anno dopo una battuta d’arresto di tipo invernale, in pochi giorni siamo passati al clima che dovrebbe esserci a maggio, con giornate assolate e più calde di circa 6°C rispetto la norma, con una vera esplosione della natura. Proprio ieri mattina 13 Aprile 2007, ho visto la prima rondine volteggiare più di una volta nella finestra aperta del bagno in cerca di un luogo riparato per costruire il nido.

Un altro detto popolare delle mie parti vuole che quando si vede la prima rondine, devi voltarti dall’altra parte, ora su questo da bambino non ho mai avuto spiegazioni, solo che portava fortuna e lo credo, con il sole che arriva l’erba nei campi cresce, le coltivazioni fanno progressi tangibili i fiori dalle piante sono caduti tutti lasciando spazio al frutto. L’arrivo delle rondini, quindi, sancisce l’inizio della buona stagione, quella che permette dopo appena due mesi d’iniziare a fare dei raccolti e quindi, guadagnare. Perché ci si deve voltare? Forse nel momento in cui la rondine sta cercando una nuova casa, la presenza umana potrebbe disturbarla, fingendo di non averla vista le si evita di preoccuparsi di te, e quindi cercare altrove il posto giusto per costruirsi il nido. Il loro mancato arrivo sarebbe inteso come un’anomalia che ci porta ad aspettare qualcosa di negativo dalla natura. Ecco perché i contadini di una volta guardavano alla rondine con occhi particolari e accettavano i piccoli ricordini intorno a casa.

Ho sempre guardato con ammirazione il volo delle rondini elegante come la loro livrea, veloci e silenziose, quando nei campi si falcia l’erba le si vedono a drappelli volteggiare in scia all’attrezzo agricolo in cattura degli insetti che si sollevano, o in cerca di uno specchio d’acqua da sfiorare con il petto per portare qualche goccia al nido da sistemare, o vederle portare cibo ai piccoli con i beccucci spalancati sporgersi dal nido e dopo un po’ quando riescono a volare ma non a cacciare cedere il cibo anche in volo, infine un bel giorno, silenziose come sono arrivate se ne vanno via.

Purtroppo gli insetti sono nemici delle coltivazioni e combattuti con prodotti chimici, le piante nella pianura Padana negli ultimi 40 anni hanno lasciato spazio alle coltivazioni intensive e le stalle piccole di una volta sono sparite, e in giro si vedono meno rondini.

Suggerisco alcuni link informativi sul tema rondini:
http://www.swallowschool.it/
http://www.lipu.it/Fp_ps.htm
http://web.tiscalinet.it/lacimiceonline/anno1numero2maggio-giugno2000/Animali/Ambiente
http://www.ecoblog.it/post/3191/ospedale-delle-rondini
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Scienze_e_Tecnologie/2004/04_Aprile/05/rondini.shtml

Colpa del Reality o Conduttore?

Dilaga in questi giorni, la discussione su programmi e conduttori TV con un riferimento forte ai reality e quanta influenza hanno avuto sul resto del panorama televisivo. La scintilla è stata accesa da Petruccioli presidente Rai, parlando come un politico in cerca di consensi ma di fatto facendo la banderuola come ho già ribadito, ha pronunciato che in Rai non si faranno più reality-show. Purtroppo la Rai ha smesso d'essere una rete d'indiscussa qualità quando ha cominciato a fare televisione in concorrenza a Mediaset, ma pare l'unico modo per tenere in piedi il baraccone. La TV d'oggi non è paragonabile a quella Rai start-up di ieri piena di sperimentazioni, ma a molti per questo motivo piace "ciurlare nel manico" (vi ricorda qualcosa?). Giustificare la mancanza di contenuti sbandierando i dati dell’Auditel, non libera dall'impegno morale di creare dei format meno diseducativi. Un gioco dove vincono le qualità negative dei concorrenti è di per sé più bestemmia della bestemmia stessa. Occorre smetterla di strapagare dei “conduttori” che sono solo dei bravi presentatori, convinti che il successo del programma dipende da loro, che una qualunque esposizione in TV basti per ottenere un seguito incredibile, arrivando a credere che la televisione giri intorno a loro fino a quando non infiammano le polemiche, ma servono solo a portare a galla ancora di più limiti e difficoltà più gravi e malcelate, sconfinando in prese di posizione a favore di un concorrente anche se ha torto, solo per simpatia o per appartenenza alla stessa agenzia. Una conduttrice con la tessera da giornalista, non può esporsi in questo modo e poi chiedere allo spettatore di tele votare a pagamento.

Il programma “Colpo di Genio” è sprecato condotto da Simona Ventura e un Marco Tozzi è sprecato lui se messo a condurre L’Isola dei Famosi (quella di Simona), ma non si potrebbe mai dire, forse il cast dei concorrenti sarebbe scelto finalmente con un criterio meno di parte e senza svampite che manco riescono ad arrangiarsi a casa se non hanno la colf a tempo pieno e forse, pur rimanendo un reality-show, ci sarebbero altre novità interessanti, la cultura farebbe spettacolo, non sarebbe usata come in Colpo di Genio dove i concorrenti sono schiacciati da una Simona che fa l’annoiata e finta interessata durante la loro presentazione. Cominciamo a scegliere il conduttore giusto o credibile per ogni programma televisivo. Speravo che Simona V. riuscisse a mettere da parte i modi sguaiati e le scorrettezze messe in luce nella sua ultima conduzione dell’isola e avesse imparato qualcosa dalle critiche ricevute, mi sbagliavo, troppo successo e denaro danno una sensazione d’onnipotenza fastidiosa a vedersi in TV. Certo siamo tutti lì a guardare se si caccia in altri guai. Facciamo un’Isola dei Famosi con regole nuove, un conduttore nuovo e sostituiamo quello di Colpo di Genio, cominciamo a far girare e cose secondo una certa logica e dare buoni esempi. E poi che ci frega se nascono o no altri reality o non ne rifanno più alcuni, se su Mediaset o in Rai sbagliano un reality diverso da GF o IDF che importa, non significa che devono sparire tutti.