BLOG di Luciano Testi

Lunedì 23 Aprile 2007

DoubleClick, dispetti stratosferici o altro?

DoubleClick rappresenta una delle prime società che permetteva ai webmaster con siti ad alto traffico, di guadagnare esponendo banner pubblicitario, il guadagno era di un importo predeterminato per ogni transazione che si concludeva a seguito di un clic di un visitatore su di esso. Era possibile scegliere quale categoria di prodotti era meglio collocare nelle proprie pagine e il gioco era fatto.

Dopo l’arrivo di AdSense (altra forma di guadagno per i webmaster) di Google che sceglie automaticamente il tipo di link in base al contesto della pagina, i risultati sono diventati più soddisfacenti per tutti perché le aziende raggiungono gli utenti più facilmente, i webmaster vedono concretizzarsi qualcosa, Google ottimizza meglio le sue risorse, e lo sponsor ottiene migliori risultati se paragonate ad altre esperienze.

Nonostante le notevoli differenze sul principio di funzionamento di queste due forme di pubblicità, che vede in vantaggio AdSense, di recente Google ha acquisito DoubleClick per 3,1 Mld di dollari, per la serie chi si ferma è perduto la Microsoft entra in gioco con un’offerta molto più allettante di denaro, ma perdono l’affare, il CDA di DoubleClick va verso Mountain perché dice che è più “cool” di Redmond dove la Microsoft di recente sta stagnando. Microsoft ha chiesto all’antitrust d’indagare che non ci sia qualcos’altro sotto. Chiunque valga quella cifra, avrà avuto una visione del futuro che propone l’acquirente e in casa Google deve essere tale da lasciarci gli occhi, sull’altra sponda alla distanza forse c’è un vicolo è cieco, com’è capitato ad altre società acquisite da Microsoft. Intanto fanno indagare, che male non fa. La Microsoft non sa perdere e se può bloccare un avversario per mesi con una mossa che non costa nulla lo fa subito. Perché tanto allarmismo? Google a seguito di quest’accordo, avrebbe l’80% del mercato. Ma la Microsoft non ha oltre il 90% del mercato con il suo SO? E non contenta continua il suo percorso disseminato d’ostacoli e difficoltà per chi deve interfacciarsi con il suo SO. Finora Google non ha impedito a nessuna realtà esistente d’usufruire dei suoi servizi in modo lecito ed ha sempre saputo valorizzare i prodotti delle aziende acquisite. Insomma, non credo d’essere il solo a vedere le cose così, ma gli unici a non volerlo capire sono a Redmond.

My Special Car Show

Una fiera che nella terra dei motori, la Romagna, ci voleva, non che mi mancasse ma si vedono elaborazioni interessanti e come sempre anche le standiste lo sono. Si è conclusa a Rimini il 15/04/2007, e noto che l’organizzazione privilegia chi arriva in treno perché oltre ad avere l’ingresso a 100 mt, gli automobilisti pagano il parcheggio 7,5 Euro (n.b. l’ingresso costa 12 Euro) e devono fare anche un km a piedi, io ho deciso di fare più di un km e successivamente ho saputo da un residente che i vigili il giorno prima hanno elevato una serie di multe a chi parcheggiava fuori dagli spazi.

Dentro la fiera nulla è normale, non per niente il titolo della manifestazione è: My Special Car Show. È divisa in due sezioni, le elaborazioni di privati e/o piccoli artigiani e una sezione dedicata alle aziende con i classici stand o megastand. C’è anche una gara dove si misura la potenza dello stereo che raggiunge valori prossimi a 150 db, durante la prova i finestrini sono chiusi e spesso incerottati per timore che crepino e dentro non c’è nessuno, per timore che crepino i timpani e si veda un rivolo di sangue uscire dalle orecchie. All’interno rimane solo il sensore applicato al parabrezza. Non importa chi arriva primo, sono tutte delle discoteche mobili avendo la totalità del baule impegnata per lasciare spazio a enormi altoparlanti le cui membrane oscillano vistosamente con un contorno di luci hi-tech, molte cromature e una carrozzeria dipinta ed elaborata spesso con gusto e creatività che solo la passione permette di raggiungere. Convengo che molte elaborazioni che riguardano anche la meccanica, oltre a richiedere l’omologazione per poter circolare, hanno dei costi che in molti casi diventa più rilevante del prezzo base della macchina.

Da notare che spesso e volentieri all’interno dei padiglioni, per fare show dell’audio del proprio veicolo debba essere acceso il motore per ottenere energia supplementare con lo scarico dei gas, libero, oltre ad avere visto altre abitudini proibite e poco sane, come fumare all’interno dell’area e usare come asta per puntellare il cofano motore una bottiglia di birra, … cioè, non è il motore che è diventato ecologico perché va a birra, ma chi la guida.

Come in ogni manifestazione motoristica, fanno bella presenza di sé non solo i veicoli ma anche le standiste di cui vedete mie foto delle edizioni 2006 e 2007.
My Special Car Show - © Luciano Testi My Special Car Show - © Luciano Testi My Special Car Show - © Luciano Testi
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le foto ingrandite ...

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