BLOG di Luciano Testi

Martedì 1 Maggio 2007

Microcriminalità in aumento e clandestini

Da una parte c’è un governo che aumenta le tasse e mette multe eccessive per piccole infrazioni, dall’altra i negozianti si trovano sotto il mirino di una criminalità diffusa che di notte attenta al loro patrimonio. Ci saranno di mezzo anche criminali del nostro paese, ma negli ultimi anni gli episodi di microcriminalità sono aumentati in modo esponenziale, e moltissimi per opera d’extracomunitari, entrati in Italia clandestinamente o con false generalità ma su cui i partiti di sinistra stanno mettendo le mani per incrementare la base d’elettori. Quello che ci aspetta domani è peggio di quello che abbiamo oggi e dire che i soldi sborsati dallo Stato per l’emergenza clandestini, se li usasse per finanziare la loro permanenza nel paese d’origine, sarebbe secondo me un successo, poi fuggirebbe solo chi ha problemi con la Legge o ricercato da altre bande. Invece attualmente si cerca di favorire una rapida legalizzazione della loro presenza in Italia, che corrisponde a maggiori arrivi, ignorando che prima salire su un’imbarcazione che si affaccia sul mediterraneo sono già stati decimati da stenti e mancate omissioni di soccorso come descritto molto bene in quest’articolo d’approfondimento del dicembre 2003.

A noi importa solo che non ci muoiano davanti casa, nel nostro Mar Mediterraneo.

Microcriminalità in provincia

Oramai dalla città al paese di campagna non c’è più distinzione. Quello che capita a Modena, avviene anche nel basso modenese, anzi forti di una presenza limitata d’agenti sono più attivi e da qualche settimana a questa parte ci sono continui furti nei negozi e bar effettuati di notte, a volte più d’uno per notte. Fa un po’ riflettere.

Vi racconto l’ultimo episodio di microcriminalità accaduto a poche decine di mt da dove scrivo. Nella notte tra sabato e domenica 28/29 Aprile, hanno cercato di forzare l’entrata al bar BI-BAP CAFE’ di Cavezzo, agendo tra l’altro sotto portici ben illuminati e visibili da tutte le finestre del condominio di fronte, ma ciò non era d’impedimento. Hanno tentato di scassinare la porta a vetro d’entrata, ma probabilmente visto le difficoltà e i fattori sopra menzionati hanno rinunciato. Tutto bene direste voi! Tutto si rimedia con una serratura nuova e amen. Invece no! È in arrivo per i titolari del bar, una delusione ancora più grande. Di domenica a Cavezzo è giorno di mercato e il bar apre alle 6:00 come al solito, ma l’operazione non riesce perché la serratura era manomessa dal tentativo di scasso avvenuto poco prima e a quell’ora se hai certe esigenze chi chiami? I Vigili del Fuoco che ci stanno a fare? Bene, si sarà detta la titolare del bar tarderò un po’ l’apertura ma vado sul sicuro, invece dall’altro capo del telefono arriva una risposta fredda: “Ma Signora se veniamo da lei poi dobbiamo accontentare tutti, lei deve chiamare un fabbro”. Alle sei di mattina e pure di domenica?
Solo grazie ad amici o conoscenti sono riusciti ad aprire senza fa scoppiare i vetri della porta. In futuro l’unica sicurezza sarà quella che ci si fa in privato, con la video sorveglianza, mentre gli istituti di vigilanza contano come il due di picche, lasciare un bigliettino nella fessura della serratura come segno del loro passaggio o mettere un allarme con chiamata automatica si ottiene solo una constatazione anticipata e un presidio costante che avrebbe un’efficacia elevata costa troppo per delle piccole realtà economiche.

Da segnalare che negli ultimi anni, anche in campagna hanno messo quasi tutti dei cancelli scorrevoli a comando elettrico per impedire visite indesiderate, e chi non ce l’ha ci sta pensando.

Rose in anticipo

Rosa di casa miaNel piccolo giardino di casa mia, puntualmente il 15 maggio d’ogni anno sboccia la prima rosa rosa, oggi, e senza rendermene conto, ho notato che non solo sono in anticipo ma due di colore rosso hanno i petali che stanno già per cadere segno di un anticipo di almeno 20 giorni. Le rose sono così puntuali che sbagliano al massimo di qualche giorno. Mi aspetto di mangiare le ciliegie e duroni di Vignola entro il c.m. e le ultime saranno raccolte entro il 10 giugno e mi verrebbe voglia di dire, finalmente in anticipo rispetto prodotti d’importazione ma pure là il clima è in anticipo, quindi fregati ieri, fregati pure oggi. Torniamo alla rosa molto utilizzata per omaggiare o per dichiarare i propri sentimenti per quanto belle richiedono d’essere colte con una certa cautela, e nei giorni giusti, dopo non si apprezza più allo stesso modo, metaforicamente un po’ come le donne.

Alcuni link che possono essere interessanti:
Roseto dialettico. Fenomenologia di un fiore
Il Parco del Tassino
La messa a dimora delle rose.
Hotel "a cinque stelle"? Meglio quelli a "cinque rose del deserto"
IL SIMBOLO DELLA ROSA NEL MEDIOEVO

Il Marocco che il turista non conosce.

Cercando documenti sulle rose mi sono imbattuto in questo video ben fatto e dal titolo poetico ma adeguato. Non calpestare le rose nel deserto. E noi quante ne abbiamo calpestate fino ad oggi? Questo video è girato e montato da viaggiatori, non turisti, persone che vogliono conoscere e non solo consumare un pacchetto tutto compreso.

Non calpestare le rose nel deserto
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Matteo Nobili. Clicca l'immagine per far partire il video.
La storia che vi vogliamo raccontare parla di un Marocco che non è quello inventato dalle agenzie turistiche, nè quello degli uomini blu e degli incantatori di serpenti Jmaa el Fna, ma un Marocco impegnato nella protezione dell'ambiente e della cultura., un Marocco di gente comune, che grazie alla solidarietà e alla gestione partecipativa riesce a realizzare progetti eccezionali.

Pensiamo che non vi poissa essere alcuna possibilità concreta di sviluppo e di salvaguardia del patrimonio architettonico e culturale senza il coinvolgimento passionale e la consapevolezza dell'ambiente umano che un giorno produsse quei beni. (da Ermes I-TV ver1.0 - Servizio sperimentale)

Tenere un blog

Lo scorso luglio, mese d’apertura di questo blog, pensavo fosse come una passeggiata, che bastava qualche post sull’isola dei famosi per avere frotte di visitatori desiderosi di lasciare un’opinione sui concorrenti (poi ci si è ritrovati a parlare di più della conduttrice ma è un’altra storia). Era un’illusione. Credendo che sarebbe bastato google a spingere ogni surfista verso blog.lucien.it, ho pure omesso gli inviti plateali (non è nel mio stile) come spesso vedo “Se fai un giro da me non mi dispiace.”, oppure “Vienimi a trovare”, e ancora “lo so che sto facendo spamm, ma spero che non ti accorgi, tanto questo è un post vecchio” alla faccia, se vedo un commento su un post dello scorso anno me n'accorgo subito. Ho solamente lasciato nel forum Rai, qualche timido “QUI” giusto per far completare sul mio blog la lettura dei miei commenti. Bene, cioè male, il mio non è un blog scandaloso, non vi racconta puntualmente le ultime battute dei vip, o le migliori mostre da visitare o spiagge libere da frequentare, troverei istituzionale il compito, come costruirsi la gabbia da solo, negando che m’interessa parlare di più argomenti. È vero mi piace scrivere, fare un post breve tanto per buttare lì l’idea, o renderlo più completo dopo aver verificato cosa si dice sul web o quali sono le fonti meglio documentate da far conoscere ai lettori, ebbene tra un’idea e qualcosa di più, c’è un abisso. Buttare lì l’idea, è come mangiare il primo cioccolatino di una confezione, non bastano 10 minuti ma spesso, occorrono più di due ore per completare compiutamente (teoricamente non lo è mai) un post. Aggiungiamo che la fretta non aiuta la grammatica, infatti, solo a posteriori alcuni passaggi non chiari sono individuati con disappunto, purtroppo il correttore grammaticale di word non ci può fare nulla, non gli posso chiedere di capire quello che scrivo fino a quel punto, poi sarebbe giusto chiedersi se sto’ imparando qualcosa o se questo lavorio assomiglia ad un’attività. Nessun obbligo, mi piace farlo, ma ci sono blog d’ottima qualità, poco visitati o commentati, e intuisco la mole di lavoro svolto ma spesso chi scrive, di professione si occupa dello stesso argomento, e può ambire a diventare un punto di riferimento nella sua categoria. In Italia i blog di riferimento e molto frequentati sono pochi, quello di Beppe Grillo lo è fin troppo, ve lo immaginate che cosa significa rispondere ad un suo messaggio dopo altri 1000 commenti? Sareste sicuri che ciò che scrivete non sia già scritto? Li leggereste prima di rispondere? Siete sicuri che Grillo legga anche il commento 1001? Siete sicuri che i collaboratori di Grillo gli facciano un riassunto equilibrato? In un blog così importante, Grillo è solo l’autore dei contenuti, non credo perda tempo a cercare in rete link di supporto, li fa cercare ai collaboratori, poi per vedere il suo spettacolo la gente paga 30,00 Euro per ascoltare le sue velenose news. Poi esistono blog come questo, senza dipendenza da alcuno, per hosting, contenuti, webmaster (anche se non sono programmatore), grafico e sinceramente il mio impegno è più grande in proporzione a quello di Grillo, e vorrei sapere se si farebbe il mazzo a tenere in piedi da solo il suo blog se non avesse uno spettacolo? Spettacolo? Spesso assomiglia ad un comizio, ma non capendo con chi sta ti ricordi che è solo uno spettacolo ma torni all’inizio della frase.

Mi sa che ho omesso (volutamente) di farmi qualche domanda che non mancherà di passsarvi per la mente se siete arrivati fin qui.