Non è la recensione del libro, ma ho sentito su RMC la news con l’autrice in collegamento telefonico per pochi secondi. Il titolo fa pensare, ti vengono in mente tante cose che poco alla volta hanno permesso alla donna di conquistarsi uno spazio maggiore nella società, ma ogni cosa ha il suo prezzo.

Un titolo, un programma, sono diverse le conquiste sociali ottenute dalle donne dal ’68 ad oggi grazie al femminismo, determinando una lenta e progressiva scomparsa della donna nella donna. Più di 30 anni fa il referendum sull’aborto legalizzato, poi arrivò la pillola anticoncezionale, e oggi quella per evitare quel fastidio mensile, libera la donna, la trasforma in un competitor sul mondo del lavoro e spesso anche in casa. In compenso per sentirsi donne e attraenti spesso si fanno siliconare le tette, ma al di là delle apparenze che nel mondo animale è importante per il formarsi delle coppie, l’uomo alla fine cerca solo una donna da amare, proteggere e per far allevare i propri figli. Ieri essere cavalieri era un gesto di civiltà, oggi se uno fa il cavaliere è sinonimo di corteggiamento, cioè, uno che ci prova. D’altronde la donna stessa fatica a trovare l’uomo di qualche decennio fa e forse comincia a chiedersi perché. Ritengo rilevante che un titolo del genere l’abbia scelto una donna, l’avesse scritto un uomo potrebbe ritrovarsi delle critiche poco edificanti ma altrettanto indicative del nostro periodo. In parallelo si vive meglio, ci si diverte di più, ma ci sposiamo in media 10 anni dopo, facciamo meno figli, una media inferiore a 2 in molte regioni, ma in questo scenario entrano le famiglie di immigrati con più di 3 figli a coppia a bilanciare la media, infatti pur vivendo peggio di una famiglia italiana d’origine con due figli, stanno meglio che al loro paese.

Ma il problema per noi occidentali è come riscoprire ciò che abbiamo (o crediamo d’aver) perso. Una presa di coscienza c’è stata, questo libro darà risposte o apre nuovi interrogativi? Io credo che quando tornerà la donna, tornerà anche l’uomo. Non credo nemmeno che sia tutto nero o tutto bianco, nel senso che stiamo parlando di tendenze e come tali, a molti non appariranno come un problema. Ma tanto è bastato per farne un libro.

La scomparsa delle donne
di Marina Terragni (Mondadori 2007).
(Foto dal blog maschiselvatici.blogsome.com)

Si dice in rete:
La donna è scomparsa, anche nel Tango
Milano - La scomparsa delle donne. Interrogativi dal libro di ...
C’è una cosa (sola) che l’uomo ha più di noi: il potere
La femminilità è a rischio?