15-5-1999
Partenza per la mia Cannes, ... l'odiata (perché mi hanno rubato la borsa fotografica nel '97) e amata Cannes. Il viaggio nelle autostrade italiane é il solito tran-tran di lavori in corso sempre nuovi. Supero il confine, oramai solo virtuale tra Italia e Francia, attendendo quasi con un po' di piacere il punto dove l'aria é profumata. Sì, dall'autostrada e con i finestrini aperti senti entrare forte un aroma profumato, quello della Provenza. Dovendo recarmi a circa 8 km dopo Cannes, decido di uscire dall'autostrada dopo Cannes, a La Bocca, ma la distrazione olfattiva me la fa superare senza accorgermene. Per fortuna dopo circa 4 km c'era quella di Mandelieu.
Ogni anno quando vengo da queste parti, prendo regolarmente l'uscita di Cannes per fare il primo passaggio sul lungomare della Croisette in auto, ma poi ho scoperto che ho fatto bene a non passare in zona Babele, perché tutto il traffico non autorizzato era deviato.
Un'ora dopo l'arrivo, ero in Croisette armato dell'indispensabile per fotografare e l'impressione é che il Festival, non é ospitato, ma ha preso possesso di Cannes. Gli spazi liberi occupati da tende o padiglioni rendono necessario il controllo di parte del traffico cittadino, chiudendo l'accesso al lungomare a tutti i veicoli non autorizzati, riducendo il numero delle corse dei bus, aumentando i punti di sorveglianza con impiego di Polizia e security privata, in modo tangibile ovunque c'é odore di Festival.
In questo clima di festa le insegne luminose superano di molto l'illuminazione pubblica e con la digitale ho iniziato uno studio su di esse perché improvvisamente dopo i primi scatti é aumentato il mio interesse su questi simboli di ricchezza, sfarzo, lusso e soprattutto, odore di Festival.


16-5-1999
Inizio la giornata affrontando il lungomare, mio tema fotografico preferito per arricchire l'archivio, usando pellicola Polaroid scaduta da due anni.
Scopro che un anno in più d'invecchiamento (parlo della pellicola, non di me) aumentano gli scarti.
Di sei scatti, due hanno difetti, due sono riusciti e due li sento giusti per il mio tema, ma prima di fare scarti (d'immagine, non di foto) ripasso sul posto con pellicola fresca.
Mi reco al palazzo del festival per vedere se c'é qualche possibilità d'avere l'accredito e dopo aver trovato l'ufficio giusto, non ottengo nulla perché da Parigi avevano ricevuto solo due dei miei tre messaggi di posta elettronica, il terzo conteneva tutta la documentazione richiestami, e quindi ero senza titoli per avere diritto all'agognato badge.
Bene, così mi sento più libero, e parto alla caccia all'aperto di qualunque cosa attiri il mio occhio fotografico passeggiando sulla Croisette, che é un tutto dire.
Incontro una coppia di persone che conosco, un'artista da strada e un giornalista, verso sera vedo Beppe Maniglia, rocker vecchio stampo con Harley Davidson elaborata e ciò che serve per fare musica in piazza. Suona la chitarra su una base, é autodidatta in tutto, suona, incide e vende in proprio. È di Bologna, in passato a Riccione alle 24:00 del 15 d'agosto faceva uno show extra, facendo esplodere una borsa d'acqua calda appena comprata in un negozio con tanto di scontrino e ancora sigillata, lo straordinario é che la performance si basava sulla sola forza dei propri polmoni dopo essersi bendato per impedire ad eventuali frammenti di colpirlo agli occhi.
Vale la pena dire che ogni imitazione é impossibile, (oltre che sconsigliata per non subire gravi danni fisici), come quella volta che nel mese di gennaio l'ho visto in Piazza Grande a Modena suonare la chitarra, e impressionava il suo abbigliamento, identico a quello d'oggi, pantaloni lunghi e gilè di pelle e un pubblico tutt'intorno attirato dalla sua musica che sembrava aspettasse ad oltranza per vederlo indossare qualcosa. Purtroppo, come il sottoscritto, se n'andava perché stare li su due piedi, anche se muniti di cappotto e tutto quanto serve per proteggersi dal freddo, ti passava la voglia e mentre t'allontanavi sentivi sempre la musica che non s'interrompeva mai.
Così dopo averlo visto diverse volte, oggi ho scambiato due chiacchiere con lui.
Durante la giornata, numerosi sono i topless visti in spiaggia, ho rivisto l'artista di Cannes tutto dipinto color oro che mima un cineoperatore al tintinnio di una moneta.
Durante la serata mi diverto ad indagare sulle luci o "luminarie".


17-5-1999
Giornata piovosa.
Visita a Nizza.

18-5-1999
Oggi non ho potuto fare foto al MAJESTIC, all'HOT DOR e al PRIVATE, per i soliti problemi d'accredito, ed é stato stressante.
Piccolo riscatto notturno davanti al Palazzo del Cinema.
Sono numerosi gli artisti da strada. Mi sembrano in concorrenza sullo stesso tema, il travestimento abbinato a maschera dipinta, alcuni interessanti, altri difficili da riprendere bene perché collocati in posizioni disagevoli per le riprese.


19-5-1999
Inizio la giornata facendo le mie riprese in Polaroid sul lungomare.
Il pomeriggio prosegue in modo proficuo, facendo numerose riprese in Polaroid e DIA sulla Croisette.
Pure oggi é stato impossibile entrare al Private per fare foto, ho verificato un percorso sul bagnasciuga indicato dal mio amico giornalista, ma era sigillato. Una ragazza inglese vedendomi con tutta la mia apparecchiatura, mi chiede perché non sono là dentro e io rispondo che senza il badge professionale dopo due secondi mi fanno volare fuori, al massimo posso dire di appartenere al Club Fishing. Lei ride di gusto dicendo "ooh yes Club Fishing", dando un pizzicotto nel punto in cui sulla maglietta c'era l'idioma del pesce.
La serata, dopo una cena rapida, continuo a fotografare in digitale e trovo anche delle attrazioni sulla Croisette. Per fortuna avevo entrambe le digitali, l’Apple che in scarsa luce é meglio, e la Kodak che aveva una risoluzione maggiore.
Di sera si vedono parecchie donne bellissime, perché non si vedono anche durante il giorno(?), si potrebbero apprezzare meglio.
L'impressione é che il Festival sente l'arrivo del fine settimana, s'intuisce dal fervore che c'é nell'aria, dalle mille iniziative, dall'intenso via vai di persone in auto di servizio (le Renault nere con due bandierine del Festival ai lati anteriori dei fari).


20-5-1999
Trovo una situazione interessante e inaspettata per fare una ripresa con la Polaroid Image, e fino alla fine della giornata credo di non avere fatto altre foto così interessanti.
A causa del forte vento d'oggi, l'affluenza alla spiaggia é ridotta, nello stesso tempo mi stavo convincendo di essere fuori sincronia con gli "eventi", perché avevo l'impressione di essere stato sempre nei punti dove non avveniva niente.
Mi salvo con un appuntamento che avevo con un artista di Cannes, Piotr Legosz, per fargli delle foto con il costume dello scorso anno, in una mia location.
Questa sera ho subito un tentativo di furto andato a vuoto. Ero appoggiato alle ringhiere che delimitavano l'ingresso ad un locale sulla spiaggia della Croisette, osservavo le formalità richieste a chi entrava, quando due giovani marocchini si sono posti ai miei lati e in francese mi hanno chiesto che cosa serve per entrare, e ad un certo punto dell'inutile conversazione che stava durando più del necessario, sento come un lieve peso tra la tasca destra dei pantaloni e la giacca di pelle, siccome sono molto sensibile alla minima variazione del mio assetto (che mi permette di non essere maldestro in certe situazioni), d'istinto mi viene voglia di guardare per qualche istante nel punto in cui mi sembrava che qualcosa non andasse, passando poi ad osservare la zona bassa sinistra del marocchino che avevo alla mia destra, quando si é sentito osservato ha tirato su la sua mano velocemente. Solo in quel momento il mio sospetto si trasforma in certezza, ma per loro due, era come se fosse successo niente, sembravano solo meno sicuri, continuavano a parlare tra loro e alla successiva domanda ho risposto con risolutezza, durezza e incisività, che li ha fatti allontanare dopo pochi istanti e cercavano di evitare lo sguardo.
Solo dopo mi rendo conto che potevo calcare la mano, per farli sentire una merda dalla paura per aver scoperto le loro poco edificanti intenzioni.
Alla sera al parcheggio a pagamento trovo l'indicazione che l'antifurto della macchina ha suonato. Erano le 01:08 e alla guardiola non c'era nessuno.


21-5-1999
Questa mattina volevo cercare ispirazioni fotografiche davanti ai campi fioriti della Provencia per verificare i colori pastello della Polaroid Image, (che già immaginavo stupendi), ma ero senza cartina e dopo circa 25 km non c'era l'ombra di un campo, perciò ho rinviato a data da determinare la nuova esperienza.
Ritornato a Cannes, mi faccio fare il Lassiez-passer Journalier mostrando quello di ieri.
Dopo una mattina con un cielo limpido e il sole splendente, c'é stato un pomeriggio coperto e la lieve ventilazione ha abbassato la temperatura, riducendo quindi notevolmente i topless in spiaggia.
Pochi eventi sulla Croisette, solo una casa produttrice di film, immagino porno, ha fatto più passaggi per girare uno spot e verso sera c'é stata una manifestazione sindacale, (anche qui non sono contenti del loro centro ospedaliero), che ha bloccato una carreggiata del lungomare per più di un'ora.
Le uniche attrazioni per il pubblico sono gli artisti da strada, tra loro qualcuno è anche molto divertente, ma le starlet, le ragazze in vena di farsi riprendere e che si atteggiano a dive, non ci sono e affermano che in anni più belli lungo la Croisette questo avveniva normalmente ogni giorno. Personalmente ho una mezza idea del perché ciò non avviene, attualmente sulla Croisette c'é una presenza alta di giovani marocchini e arabi, i quali con una certa sfacciataggine, indelicatezza, e anche molta inciviltà, approfittano d'ogni minima occasione per disturbare le ragazze in cerca di un attimo di gloria davanti alle fotocamere. In pratica si trasforma in un'aggressione fotografica, e fin qui tutto bene perché gli uni hanno bisogno delle altre, ma i fotografi che passeggiano sulla Croisette non sono accreditati, altrimenti andrebbero a scattare foto nei luoghi dove le star sono vere. Quindi il gioco di esporsi per avere le foto pubblicate su carta patinata, cade, anche se qualche fotografo o cineoperatore che lavora per i media, é presente sulla Croisette perché sta trasferendosi da un photocall all'altro. Immagino quanto succedeva anni addietro, quando un'aspirante star si metteva in posa tipica sulla spiaggia, con i fotografi ufficiali (oggi anche molti cineoperatori) che accorrevano e in dieci minuti poteva avverarsi una magia.
Oggi gli hotel hanno monopolizzato la totalità della spiaggia con numerose tende che ospitano bar, ristoranti, club, prendisole anche sulle banchine usate per approdi. Ad un'estremità della Croisette in prossimità del Palazzo del Festival, c'é un pezzo di spiaggia libera, luogo d'affollamento incredibile ma spesso è occupato da gruppi di marocchini che giocano a pallone sollevando polvere, costringendo i vicini ad allontanarsi, ma le ragazze sono maliziosamente coinvolte (però mai se sono donne delle loro stesse origini). I disturbati si spostano senza dire niente, per evitare un'escalation non controllabile che farebbe arrivare altri marocchini dalla zona della passeggiata da dove osservano costantemente tutto quanto avviene, creando le basi perché possa accadere di tutto.
Mi ricordo dello scorso anno quando una star del porno e il suo staff sulla banchina della spiaggia libera, si sono visti sfuggire di mano la situazione e il gruppo di giovani che facevano cerchio urlando in continuazione, hanno gettato a mare la poveretta, la quale raggiunta la riva, si reca alla doccia più vicina dove hanno cominciato a gettarle addosso tutto quello che capitava sotto le mani, per fortuna per terra c'era solo sabbia, in pratica volevano lapidarla. La poveretta di suo aveva un carattere abbastanza solido, reagiva prontamente nei momenti in cui era importante. Il gruppo degli esaltati si allargò enormemente, spostandosi dalla spiaggia al lungomare coinvolgendo le forze di Polizia, e quando la malcapitata era oramai fuori causa a fumarsi una sigaretta e riflettere ad una fermata del bus, ne é nata una rissa inspiegabile, con il corpo speciale della Polizia che rincorreva chiunque destasse sospetti. I poliziotti passavano vicino al marciapiede controllandoci e ho osservato lo sguardo di uno di loro perché era fuori di senno, sembrava che non ti vedesse.

Alla sera trovo ancora l'antifurto della macchina attivato e chiedo informazioni alla guardiola trovando uno che parla italiano, afferma che l'hanno sentito partire ma che non hanno visto nessuno e ho dimenticato di chiedere se siano andati a vedere da vicino, poi ho chiesto fino a che ora fanno la guardia, mi hanno risposto fino alle due, e quando ho sostenuto che la sera prima all'una non c'era nessuno, mi ha detto che era vero e che pure quella sera sarebbero rimasti fino all'una, mentre domani e domenica fino alle due, in realtà non era la serata prima che non li ho visti, ma quella prima ancora. Di fatto, la sera non mi fido più parcheggiare prima del porticciolo, e parcheggio la macchina alla stazione dei treni, che é custodito da tre o quattro persone munite di una sala con numerosi monitor di controllo.

Lungo il porticciolo ho incontrato Leonillo, e mentre facevamo due battute dall'imbarcazione adiacente sono scesi per vedere le sue sculture, hanno chiesto il prezzo e ha voluto sei milioni di lire, senza tentare trattative e senza dare lustro alla sua creazione. Ho tentato io di dare la giusta dimensione al valore chiesto, ma Leonillo non partecipava.
Mi sembrava che quella cifra fosse giusta per non vendere la sua opera, perché dopo mesi di piccoli colpi di scalpello ci si era affezionato. Lui si giustificava dicendo con me che era stato chiaro nel fare la sua richiesta. Io vorrei vedere che cosa succede se la comprano per quella cifra. Sono sicuro che per uno o due milioni compreranno subito. La statuetta di una donna nuda con un seno molto prosperoso e il piedistallo di legno non completamente rifinito era per loro molto attraente, e per uno che vive con una misera pensione italiana, sarebbe stato un buon contributo.
Quando si dice che si vive chiusi nel mondo creato da se stessi, è proprio vero.


22-5-1999
Da più parti si sente dire che il festival é in calo, o che dal prossimo anno si noterà in modo più evidente una lenta morte. Quest'opinione viene da chi va su e giù per la Croisette cercando situazioni da fotografare, ed é una visione distorta e consequenziale all'ampliamento che ha avuto questa manifestazione. È ovvio che ospitare ogni anno una quantità di società sempre maggiore, richiede uno spazio extra, che ovviamente é stato rubato alle piazze intorno al palazzo del cinema. Ogni anno quindi (lo vedo anch'io che vengo qui dal '96), si é costatato con dispiacere che lo spazio libero sulla Croisette si é progressivamente ridotto.
C'é inoltre la mancanza di ragazze con l'ambizione di fare le attrici facendosi notare e riprendere sulla spiaggia, in pratica non ne ho vista neanche una.
Il motivo penso che non sia tanto per la mancanza di ragazze che ambiscono a fare le attrici, ma per il fatto che a riprenderle sarebbero solo fotografi e cineoperatori che non pubblicano o mettono in onda le immagini, e ai quali non glie né frega niente dell'indirizzo della starlet della domenica, che é molto importante per riuscire a rintracciarla in caso d'interessamento da parte di una casa produttrice o regista. In più sarebbero numerosi i marocchini che si metterebbero a fianco delle starlet, per farsi riprendere e non la abbandonerebbero più. Inoltre tenterebbero di metterle le mani addosso, come é capitato questa sera, con una coppia di ragazze per me modelle professioniste (non top), che si stava trasferendo dall'hotel alla spiaggia relativa. Non cercavano di farsi notare, sono state notate ed é cominciato il bloccaggio. Per fortuna avevano un entourage che in un qualche modo controllava la situazione.

Nel pomeriggio ho vissuto la cattiva esperienza sulla pubblica strada, di essere impedito a fare foto ad un personaggio (che non conoscevo e avevo mai visto), perché mi hanno minacciato di portarmi via la macchina fotografica. La rabbia dell'impotenza momentanea é tremenda, cerco di infastidirli, loro hanno un deterrente umano incredibile, gli affibbio un "maleducato", (parlava italiano correttamente), gli affermo che non hanno nessun diritto in più dei miei. Per evitare danni mi allontano con l'ambizione di utilizzare l'80-200 APO 2,8 con il duplicatore di focale per fregarli, e l'ho fatto, ecco qui il risultato, conosci questo personaggio? Se sai chi é, scrivimi.

Nelle spiagge libere, era un carnaio incredibile.

Nel tardo pomeriggio l'artista Piotr non ha voluto accettare che gli offrissi da bere, me ne ha offerto lui. Ho saputo che si esibisce anche all'interno del Casinò ma senza la cassetta delle offerte, a questo ci pensa il direttore del casinò stesso.

La sera mentre ero a cena con Pietro F. abbiamo visto passare una coppia di signore allegre e chiassose, abbiamo scoperto che erano italiane e sono rimaste a farci compagnia fino a tardi. Abbiamo poi scoperto che avevamo delle conoscenze comuni tra i fotografi italiani.

Sulla Croisette il festival é in fibrillazione, la gente é accalcata fino alle 02:00, invadendo le strade.