Casa futuroAscoltando RMC ho sentito il resoconto breve di un giornalista che ha potuto visitare la casa di Bill Gates, anzi, ha poi precisato che Bill non vive in quella casa ma che è una villa con installazioni informatiche sperimentali.

In una casa del futuro, chiunque s’immagina che tutto sia più facile ma le cose che sono emerse rappresentano l’aspetto più appariscente, come i comandi vocali per aprire le finestre o muovere le tende, cambiare foto su un display da 30 pollici o l’immagine proiettata a parete secondo i gusti o gli ospiti presenti, l’intensità della luce artificiale.

Tanto che ci siamo, allora aggiungo la mia, perché non prevedere anche l’arredamento con un certo grado di trasformismo, ad esempio tavolini che emergono dal pavimento o a scomparsa in una parete, panche da sedere comprese, in modo d’avere sempre il massimo spazio a disposizione, e per le pulizie il robottino (è già attuale), che esce dalla sua tana solo quando la stanza non è abitata. Per la musica idem, chiedi un tipo di musica, autore o brano e l’audio ti segue nella casa attivandosi solo nei punti dove ti trovi ottimizzando la fedeltà dell’acustica grazie a sensori ambientali. Un audio così sofisticato abbinato alla tecnologia di proiezione tridimensionale basata sugli ologrammi, permetterebbe di dire al PC di visualizzare e/o popolare la casa con personaggi vari intavolando con essi conversazioni tipo gestite da motori inferenziali e reti neurali, potrebbero essere interessanti per la maggior parte degli individui. Il problema sarà quando in assenza del proprio partner, si sopperisce con l’immagine olografia della Schiffer o Clooney ed essere scoperti grazie alla memoria del sistema, studiato per soddisfare i gusti dei suoi abitanti. Ma un aspetto importantissimo della casa informatica, è l’alimentazione (quella umana). La casa deve conoscere i suoi abitanti, suggerire un’alimentazione equilibrata nei contenuti, quantità e indicare il lavoro da compiere in palestra per smaltire a sufficienza le calorie extra. Altra chicca che vorrei è la lista della spesa secondo le abitudini degli abitanti della casa da ricevere a domicilio ma se faccio un viaggio, non voglio trovarmi due pallets di prodotti avariati davanti la porta.

Tornando al resoconto del giornalista, in visita nella casa di Bill, rimango perplesso quando cita che la MS spaccia come l'aspetto più tecnologico dell’attuale sperimentazione, il passaggio del centro di comando della casa dal PC al cellulare. Capisco che i cellulari fanno un gran progresso, ma se così fosse, e mi rubano proprio il cellulare, bisogna ricomprare anche la casa? Con più realismo si può dire che il centro di comando rimane sempre il PC ma che sarà possibile collegarsi tramite un cellulare ovunque ci troviamo per vedere cosa sta capitando, accendere il fornello per cuocere la pasta o il riscaldamento solo prima di rientrare, ma tutti gli ordini saranno interpretati ed eseguiti da un PC su cui risiede il programma.

Concludendo in casa MS hanno inventato il telecomando, sarà per questo che hanno detto che entro l’anno il loro player digitale (Zune), diventerà un cellulare?