BLOG di Luciano Testi

Domenica 1 Luglio 2007

Bryce 5.5 - Crea immagini virtuali fotorealistiche

Paesaggi virtuali in qualità fotografica, grazie alla disponibilità gratuita di Bryce 5.5.

Ho sempre sognato d’imparare ad usare un software per creare immagini tridimensionali in qualità fotografica, ma i programmi seri, costavano troppo ed erano complicati richiedendo moltissimo tempo per padroneggiarli come si deve. Le possibilità offerte dal settore consentono di crearsi gli oggetti dal nulla, oppure produrre il tuo ambiente partendo da oggetti predefiniti e modificabili a piacere. A quest’ultima categoria fa parte Bryce, cui sono arrivato perché una news mi avvisava che la versione precedente è disponibile gratuitamente, basta registrarsi per ottenere il numero seriale d’attivazione.

Il programma è molto intuitivo anche se genera un certo impatto la prima volta che si vede la sua schermata d’avvio, ho provato subito a smanettare ricavandone l’immagine che vedete qui sotto (cliccatela per aprire una versione a dimensioni originali), ma capisco che ogni idea va conquistata studiando, però un buon manuale (508 pagine in inglese) può essere utile. Ma in rete ho trovato degli spezzoni di manuale tradotto e degli esempi di lavoro molto comodi, disponibili in un file .zip cliccando qui.

Bryce 5.5 è gratuito, l’ultima versione è Bryce 6.1, è possibile aggiornare dalla versione 5.0 o 5.5 alla 6.1 per soli $ 19.98 che diventano $ 49.95 se si vuole ricevere la confezione in scatola con CD e manuali. Bryce 6.1 nuovo verrebbe $ 99.95 e nella confezione $ 109.95. Considerando la complessità del pacchetto e le sue capacità, il prezzo è davvero economico.

La versione gratuita è scaricabile a questa pagina e poi passate dal sito di DAZ per ottenere il numero seriale. Il download di Bryce 5.5 pesa 140 Mb, con una buona ADSL occorre circa 30 minuti.

La prima immagine virtuale creata pochi minuti dopo l'avvio del software:
Albero con porta su acqua

Un paio d'esempi delle potenzialità di Bryce 6.1, tratti dal sito di DAZ:
paesaggio

Guidare l’auto a 16 anni

La Camera ha approvato (qualche giorno fa), una modifica al Codice della Strada, permettendo ai 16enni di guidare con il foglio rosa solo se già muniti di patentino per la guida dei motorini. La guida con il foglio rosa è permessa solo se accompagnati da chi ha già la patente, prima della variazione era possibile solo dopo i 18 anni.

Premetto che trovo giusta la scelta di consentire ai 16enni la guida dell’auto, per un semplice motivo, a quell’età tutti o quasi utilizzano lo scooter e scorazzano per le strade spesso pericolosamente vicino alle auto, tanto che nella provincia di MO, gli aumenti preoccupanti d’incidenti sono a causa degli scooteristi minorenni e maggiorenni.

Tale comportamento di guida pericoloso degli scooteristi, sarà evidente ai 16enni solo se sono loro a dover prestare attenzione a non investirli, perché spesso la manovra tipica e più pericolosa che fanno è sorpassare e inserirsi nello spazio di sicurezza tra due auto mettendosi in una situazione di grave pericolo in caso di frenata d’urgenza.

Supervivientes, vinto da Nilo

L’omonimo spagnolo dell’isola dei famosi l’ha vinta Nilo assicurandosi un premio di 200.000 euro e un’auto, secondo Juanito e terza Rebecca.

I commenti lasciati dai visitatori sul sito di Supervivientes, ovviamente sono accaniti quanto quelli omonimi sul sito italiano, ma leggendo qualche decina di messaggi appare subito evidente che la vittoria di Nilo ha diviso in due le opinioni, molti dicono che se lo meritano, altri dicono l’opposto, idem per il secondo arrivato dei quali riporto una coppia di messaggi contro:

en mi opinion nilo es un subnormal que no ha hecho nada mas que pescar ademas de ser algo que ya lo sabia hacer en su vida anterior no ha progresado en nada, y ha resultado ser muy poco humilde y prepotente con sus compañeros. no se merecia el premio ...
yo Domingo 1 de Julio a las 15:47

me da mucha pena juanito, pero la verdad k es un señor muy muy cascarrabia y prepotente, además k se mostró como un crío todo el programa envidioso de nilo...
Anónimo Domingo 1 de Julio a las 14:37

Rebecca LoosNon ho visto critiche o attacchi pesanti all’unica donna arrivata alla puntata finale, cioè Rebecca, sembra la rivelazione della trasmissione e sicuramente avrà un futuro non mancandole un curriculum e ora anche la visibilità ottenuta grazie al reality. In Italia avrebbero trovato da ridire anche su di lei. Che Rebecca a Supervivientes abbia fatto sacrifici, lo dimostra il calo di peso di 10 kg subito, sembra abbia saputo affrontare numerose situazioni con il sorriso sulle labbra. Faccio notare che nei filmati, il conduttore mi è parso molto più imparziale e molto meno strillone di quello che ci tocca a noi italiani con Simona Ventura, la quale poi si sorprende quando si accusa di fare una TV trash.

I link di filmati che seguono richiedono Window Media Player (qui per Mac):

Vídeo: Nilo, el auténtico superviviente
mms://media.telecinco.es/telecinco/supervivientes_ba/2806ganador.wmv

Vídeo: Rebecca Loos, tercer finalista
mms://media.telecinco.es/telecinco/supervivientes_ba/2806ganador2.wmv

Vídeo: Nilo Manrique llega al plató
mms://media.telecinco.es/telecinco/supervivientes_ba/2806ganador3.wmv

Vídeo: El paso de Nilo por la isla
mms://media.telecinco.es/telecinco/supervivientes_ba/2806ganador4.wmv

Vídeo: Juanito llega al plató
mms://media.telecinco.es/telecinco/supervivientes_ba/2806ganador5.wmv

Vídeo: Rebecca llega al plató
mms://media.telecinco.es/telecinco/supervivientes_ba/2806ganador6.wmv

La tecnologia veste in spiaggia

Chi poteva prevedere che ci sono kit a pannelli solari per la ricarica di un iPod che servono anche per coprirsi in spiaggia? Ebbene, sì, sono dei bikini fotovoltaici e c’è più di una soluzione, la prima molto pioneristica, la seconda più praticabile, vediamo il perché.

Come vedete dalla foto, il progetto pur se apprezzabile, è stato trasferito nella pratica senza preoccuparsi della sua praticabilità. Un conto è modellare tante piccole strisce di celle fotovoltaiche su un manichino statico, un altro è un corpo umano flessibile con tette che pur di dimensioni medie, ballonzolano anche solo camminando. Per non pensare allo slip costituito da piccole piastrine, immaginate lo sfregamento in mezzo alle cosce? Anzi, se non ti porti dietro un iPod potrebbero pensare che ti serve per far funzionare un vibratore!!! ;) Un costume realizzato con questi materiali ha una flessibilità molto inferiore rispetto a quelli standard, ritengo possa essere usato solo per scopi dimostrativi, per mostrare un’idea che sicuramente fa parlare. Se non altro perché chi se lo può permettere farà tendenza e poi diciamolo, è una scusa in più per farsi guardare impunemente in direzione degli unici punti coperti del corpo senza per questo essere scambiati per dei guardoni maniaci. Se una ragazza con questo costume la s’incontra nella passeggiata, qualcuno penserà ad una ragazza immagine che promuove una nuova linea di prodotti e che si sta sacrificando per qualche centinaio di euro, no, i soldini sono di tasca sua e secondo me dopo un primo esperimento non vede l’ora di togliersi di dosso tutto quanto.
C’è un ulteriore problema che non ho ancora evidenziato, i materiali utilizzati per i pannelli solari sono anche dei buoni conduttori di calore, perciò dopo un po’ che si è al sole scotteranno come la lamiera di un’auto, a meno che la ragazza molto volenterosa d’essere assolutamente hi-tech indossi sotto un altro bikini, anche perché serve per prendere il sole e non per fare il bagno in mare o la doccia per i quali va assolutamente levato, e per arrivare in spiaggia pensate di riuscire a uscire di casa con questo bikini indossato, sedersi in auto, e arrivare senza problemi fino all’agognato sdraio in spiaggia?

Una voglia di hi-tech usando energia rinnovabile.
Alcuni dati tecnici: sono striscie da 1” x 4” collegate in serie ad un filo conduttivo che termina con 5 volt in una USB femmina.
Fonte notizia: http://andrewjs.com/solarbikini.html
Ne avevo accennato in breve qui: borse-a-pannelli-solari


Gemma MengualIl secondo modello di costume, decisamente più maturo come soluzione, è stato presentato al TRIUMPH FASHION CUP 2007 all’inizio dell’Americas’s Cup Port a Valencia in Spain.

L’idea base è utilizzare una superficie del costume, solitamente utilizzato per prendere il sole, per rivestirla solo parzialmente di pannelli solari e in posizioni tali da consentirne l’utilizzo senza preoccupazioni. Nella foto la simpatica modella indossa un costume intero, senz’altro l’ideale per collocare in posizioni più consone le piastrine energetiche, anche se ad un primo colpo d’occhio, sembra abbia corazzato le tette, di questi tempi non si sa mai ;)
Sicuramente sulle spiagge se vediamo qualche costume a pannelli solari assomiglierà a questo prodotto.

La modella Gemma Mengual, è campionessa di nuoto sincronizzato, non c’è di che, abbinamento perfetto.
Il modello di costume è Solarcell Swimsuit di Triumph (www.triumphfashioncup.com)
PHOTOGRAPHER: Marcel Mettelsiefen
SHOOT DAY: 2007-04-23