foto ANSAIn Italia sembra sempre che cadiamo dalle nuvole, il lunedì ci sorbiamo le statistiche, il martedì una nuova Legge, e il mercoledì i parlamentari credono d’essersi liberati di una responsabilità avendo fatto il loro dovere.

Troppo facile adottare un provvedimento di nicchia solo dopo la lettura di tragiche statistiche, quando certe Leggi già avrebbero dovuto esserci, come per dire: “Noi abbiamo fatto il nostro dovere, ci siamo lavati le mani, adesso tocca a voi”.
La modifica al codice della strada consiste nell’impedire il trasporto di minori di 5 anni in moto e dai 5 ai 12 anni solo con seggiolino apposito e con alla guida un genitore ed a velocità non superiore ai 60 km/h.
Le statistiche rilevano che dei 50 incidenti mortali, in circa il 40% erano coinvolte delle moto, ma non dicono quanti minori di 12 anni sono passati a miglior vita.
Secondo i parlamentari, quindi, il problema dei 57 morti del 30-Giu/1-Lug, si risolve in questo modo.

Sono propenso a pensare che se ci fossero stati dei minori di 12 anni tra le vittime in moto, l’avrebbero evidenziato, in ogni caso, affrettarsi a legiferare in questo modo non mi piace per niente, è una buffonata.

Le statistiche degli incidenti dell’anno precedente le devono dire in TV sui tre canali della Rai e le tre private tra le più importanti il giovedì, venerdì e sabato fino alla fine d’agosto, durante i TG serali più importanti, e fare spot educativi, indirizzati alla prudenza e alla guida sicura, oltre a continuare nei controlli a tappeto durante i periodi caldi.
Iniziative di questo genere contano di più che piccoli provvedimenti di comodo. Per piccolo che sia va sempre bene, si tratta sempre di salvare vite umane, ma chi è quel disgraziato che porta su una moto un bimbo con meno di 5 anni? Chi aveva il buon senso di non farlo non ha bisogno che gli modificano il codice della strada.

Non capisco perché debbano adottare sistematicamente metodi retroattivi e non preventivi, ad esempio la società Autostrade è in grado di prevedere il livello di traffico per fasce d’orario per ogni fine settimana, in modo che gli utenti si regolino di conseguenza, lo stesso si deve fare nei confronti delle statistiche legate agli incidenti, altrimenti significa che non vogliamo fare prevenzione, oppure, per cinismo si attendono le tragiche statistiche per proporre una Legge e avere il miglior ritorno pubblicitario.

Penso che i politici possano arrivare anche a questo.

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