BLOG di Luciano Testi

Domenica 15 Luglio 2007

Riciclaggio nei Mc Donald’s, un esempio

Biodiesel

Da un po' circola la notizia che in Inghilterra l’olio utilizzato per friggere le patatine nei Mc Donald’s (ma anche nei Burger King) sarà poi riciclato come biocarburante per la flotta di veicoli che effettuano le consegne, riducendo in questo modo l’emissione di CO2.

Cercando un po’ su internet non è difficile trovare questo documento redatto nel 2005 da cui ho estratto una sezione che mette in risalto da quanto tempo e cosa sta facendo Mc Donald’s per ridurre l’impatto ambientale nelle sue attività. Il documento dal titolo “Rapporto Europeo sulla Corporate Responsibility 2005”, contiene interessanti informazioni che permettono di comprendere come il successo di questa catena di ristorazione sia stato poco alla volta costruito anche con molto metodo, qualità e integrazione nei vari paesi dove presente.


Utilizzo dell’energia
McDonald’s Europe è impegnata nel trovare modi per utilizzare l’energia in maniera più efficiente. Il consumo energetico rappresenta l’impatto ambientale più rilevante per i nostri ristoranti e, promuovendo l’innovazione ed impegnandoci nel dialogo con gli esperti del settore per aumentare la nostra comprensione della materia, stiamo facendo dei progressi. Abbiamo introdotto degli standard minimi di efficienza energetica per le nostre società in Europa e stiamo mettendo in atto delle verifiche complete in campo energetico. Le nostre due priorità per ridurre il consumo di energia nel 2005 sono: migliorare lo sfruttamento energetico nei nostri ristoranti ed incrementare l’efficienza energetica delle nostre apparecchiature.


Programmi energetici in atto in Europa
Riscaldamento, Ventilazione, Aria Condizionata che consentano un efficace recupero del calore.
Ispezioni delle utenze per assicurarne l’efficienza di funzionamento.
Filiera di fornitura “Food Towns” dove i partner logistici ed i principali fornitori di energia lavorano nello stesso sito, consentendo l’attuazione di sistemi di recupero del calore e trasporti ridotti al minimo.
Riduzione al minimo del consumo di combustibili fossili nella filiera di approvvigionamento attraverso il trasporto ferroviario ed il back-haulage.
Utilizzare energie rinnovabili dove disponibili. Ridurre al minimo la dipendenza da combustibili fossili attraverso l’uso innovativo di olio di frittura riciclato come biodiesel su alcuni mezzi di trasporto McDonald’s.
Sono state individuate delle attività pan-europee per sviluppare apparecchiature energicamente più efficienti e progettare ristoranti dalle elevate prestazioni energetiche.


Respect Business Leaders Iniziative on Climate Change (BLICC)
McDonald’s è una delle sei aziende leader che partecipano al programma BLICC 2003/2004, che consente alle aziende partecipanti di creare una agenda interna, basata su punti di azione finalizzati a ridurre l’emissione di gas che causano l’effetto serra e di scambiare esperienze e competenze con industrie leader e stakeholder su questioni relative ai cambiamenti climatici. Per ulteriori informazioni, consultare il sito www.respecteurope.com/rt2/BLICC


Packaging
Il nostro obiettivo è di trovare per le nostre confezioni un equilibrio tra funzionalità e richiamo sul pubblico da un lato ed impatto ambientale dall’altro (dalla produzione allo
smaltimento). La lista sotto riportata mostra come stiamo impostando le priorità nel miglioramento dei nostri imballi al fine di minimizzare l’impatto ambientale.


Priorità nel packaging
1. Utilizzare meno materiale – cioè ottimizzare il design dell’imballo
2. Scegliere materiali e processi produttivi meno inquinanti – ad esempio sbiancatori per la carta senza cloro
3. Dare la preferenza a materiali da fonti rinnovabili – ad esempio, più del 70% degli imballi è a base cartacea
4. Impiego efficiente dei materiali – ad esempio mantenere un uso ottimale del contenuto percentuale di carta riciclata
5. Progettare per il riutilizzo ed il riciclo – ad esempio tramite una revisione costante delle possibilità di riciclaggio dopo l’uso.

Per tutto il 2004 e nei primi mesi del 2005, abbiamo lavorato su un gruppo di stakeholder per sviluppare una politica ed un programma forestale per incoraggiare pratiche responsabili nella nostra filiera degli approvvigionamenti. Stiamo inoltre esplorando nuove opzioni per utilizzare polimeri biodegradabili e per incrementare la percentuale di risorse rinnovabili impiegate nei nostri imballi.


Altre priorità ambientali HFC (Idro-fluoro-carburi) nei frigoriferi
Fin dagli anni ’80 ci siamo impegnati a lavorare per la eliminazione dei fluoro-carburi dai nostri processi, sin da quando abbiamo eliminato i CFC (cloro-fluoro-carburi) dai nostri packaging. Stiamo ora operando per eliminare gli HFC, comunemente usati nei frigoriferi.

Refrigerare Naturalmente. Parte del nostro impegno a lavorare in favore di un futuro senza HFC, è la nostra partecipazione, in collaborazione con Coca Cola e Unilever, nell’iniziativa denominata “Refrigerants Naturally” supportata dal Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente (UNEP) e da Greenpeace. Tutte le società partecipanti stanno sviluppando sistemi di refrigerazione senza HFC e tramite questa iniziativa hanno la possibilità di combinare gli sforzi, condividere le conoscenze e promuovere tecnologie che aiutino a ridurre il riscaldamento globale causato dalla refrigerazione commerciale. L’iniziativa è stata recentemente insignita dalla Agenzia per la Protezione Ambientale statunitense del premio Climate Protection Award 2005. Per ulteriori informazioni, si consulti il sito www.refrigerantsnaturally.com

Riciclo
Il nostro approccio al riciclo ed allo smaltimento rifiuti, è quello di creare un circolo chiuso per i prodotti impiegati nei ristoranti e poi tradizionalmente gettati via. Entro la fine del 2003 la maggior parte dei ristoranti in Europa erano in grado di implementare schemi di riciclo per le scatole di cartone e per l’olio fritto esausto. Altre iniziative di riciclaggio sono state sviluppate da singoli ristoranti, ma variano da luogo a luogo in base alle legislazioni ed alle culture locali.


Esempi di programmi di riciclaggio
La maggioranza dei paesi (ad esempio Germania, Francia ed Austria) stanno riciclando i grassi usati nei ristoranti, alcuni dei quali vengono trasformati in biodiesel.
Oggi il biodisel rappresenta circa il 18% del carburante utilizzato da McDonald’s in Europa.
In Austria, i camion usano biodisel da olio riciclato (AME), incluso l’olio di friggitura esausto.
McDonald’s Svizzera utilizza camion a biogas, che usano i rifiuti organici prodotti da di tutti i ristoranti McDonald’s Svizzera.
In Portogallo tutti i ristoranti stanno riciclando l’olio di friggitura esausto trasformandolo in biodiesel e donando i ricavati delle vendite all’ente di beneficenza locale dedicato a Ronald McDonald’s.


Peccato che sul sito di greenpeace.org ci sia una pesante critica ai McDonald’s perché coresponsabili della deforestazione nel Mato Grosso, sfruttato per la coltivazione della soia poi consumata nei McNuggets.

L’occhio vuole la sua parte

Entrate in un ristorante, e a parte i saluti, la prima impressione si ha dall’aspetto più o meno gradevole, è quell’occhiata di controllo che si dà mentre si guarda se c’è un posto libero che ti piace.

Nella ristorazione i locali possono avere differenze estreme nell’aspetto, dalla mensa aziendale o scolastica ad un arredo complesso e articolato con richiami storici e culturali alle radici della propria terra, che non è esattamente quello che ci si aspetta entrando in un Mc Donald’s, anzi, controlli che ci sia un minimo di decoro e pulizia, solitamente nei posti molto affollati potrebbe essere difficile mantenere un buon livello (per non parlare dei servizi) e molte persone si allontanano e poi di riflesso non entrano più in un Mc Donald’s.

È vero che i Mc Donald’s da sempre rappresentano l’estrema razionalizzazione e risparmio nel campo dei fast-food, infatti, il cibo è preparato con un metodo che nell’industria manifatturiera si chiama “just in time”, sorpassando in questo modo ogni self-service nell’ottimizzazione degli sprechi, poi c’è la sala e lì il percorso per il cliente è un po’ più duro perché l’ottimizzazione è ottenuta con maggiori posti a sedere grazie ad una dimensione media della larghezza dei tavolini di poco maggiore a quella del vassoio. Si sceglie il posto a sedere in base allo spazio disponibile e non ai gusti personali e se il locale è affollato si sta gomito a gomito.

Insomma un Mc Donald’s descritto in questo modo sembrerebbe una soluzione d’emergenza per viaggiatori con i minuti contati, altrimenti non vi andresti mai, ebbene da un annetto il Mc Donald’s dei Portali di Modena, dopo una chiusura per lavori di ristrutturazione, si è ripresentato ai clienti con un aspetto tutt’altro che banale. Hanno fatto un lavoro eccezionale e ricercato nell’arredo della sala, sembra un salotto artistico, non è più uno spazio di passaggio angusto, ma da abitare e ogni angolo ha una soluzione d’arredo e architettura che manco pensi d’essere un Mc Donald’s. Ti siedi e mentre mangi non puoi evitare d’ammirare un angolino interessante, puoi stare sullo sgabello alto, basso, in centro sala, angolo Picasso o giovani, per non dimenticare quello dei bambini, insomma, arrivi e finisci di mangiare senza veder l’ora di scappare via e finalmente c’è un bagno che non sembra una latrina. Chi arriva oggi per la prima volta al Mc Donald’s dei Portali fa un'esperienza positiva.

Apprezzate quanto ho scritto in queste immagini raccolte dal sito Mc Donald’s, sul quale si possono vedere anche quali altri punti di ristorazione sono stati ristrutturati seguendo uno stile personalizzato, più o meno elaborato, ma migliorando in ogni caso la gradevolezza dell’ambiente.
Ne ho guardati molti e mi sono convinto che il Mc Donald’s dei Portali di MO è tra i meglio riusciti. Peccato per le fotografie (la prima l’ho dovuta ritagliare e ritoccare), molte sono occasioni fotografiche sprecate e mal presentano gli ambienti nella loro bellezza.

Mc Donald's ai Portali a Modena
Mc Donald's ai Portali a Modena

Mc Donald's ai Portali a Modena
Mc Donald's ai Portali a Modena

Mc Donald's di Farini a Milano