Non vi erano dubbi su come sarebbe finita la love story artistica tra Pippo Baudo e la svizzerotta più famosa in Italia, cioè, Michelle Hunziker.

Le parole della Hunziker sono sempre state di facciata, non ha nessun interesse ad alimentare le polemiche, come non ne ha per altri motivi Baudo. Però quello che mi ha più divertito nell’ultima edizione del Festival canoro di Sanremo, è stato il grande sforzo di Baudo, più che rivolto alla conduzione, a togliere spazio alla svizzerotta, la quale arrivava alla fine d’ogni serata fresca come all’avvio, mentre Baudo non potendo tanto, ma volendo fare di più, si è un po’, come dice il proverbio “tirato la zappa sui piedi”, ha rivisto le registrazioni con calma e compreso i suoi limiti, e per non evidenziarli di più, ha cambiato partner (o co-conduttore) e forse anche i modi di presentazione. Dal Dopo Festival Piero Chiambretti (foto repubblica.it) passa alla co-conduzione. Secondo me, i due galletti presenteranno i cantanti sul palco in modo alternato, e ogni tanto conducono congiuntamente nelle fasi di transizione o in presenza d’ospiti speciali. In questo modo Baudo ha trovato una soluzione che gli consentirebbe di resistere sul palco perché riposerebbe per il 50% del tempo, e ognuno dei due avrebbe una sua valletta. Se Baudo non è riuscito a pensare che una cosa del genere la poteva ottenere anche con la Hunziker, è solo per questioni di mentalità, cercava luce riflessa della bellezza della Hunziker perciò veniva a fagiolo accompagnarla sul palco, altrimenti la femmina deve fare da contorno, e lascio a voi la possibilità di smentirmi trovandomi una conduzione di Baudo dove lascia alla partner femminile lo spazio che lascerebbe a Chiambretti con le modalità da me anticipate. Di certo non vi sono ragioni d’accompagnare Chiambretti come faceva con la Hunziker, nemmeno se il torinese si veste di bianco, come fece quando condusse il festival con Mike Bongiorno e Valeria Marini nel 1997.

Il Sig. Chiambretti avrebbe annoverato tra i vantaggi del suo arrivo alla co-conduzione, il suo minor costo, visto che in bellezza non può competere, allora, gli farei una domanda maliziosa da par suo: “Sarebbe disposto a fare la co-conduzione su tacchi a spillo per guadagnare quanto la Hunziker?”: