BLOG di Luciano Testi

Mercoledì 8 Agosto 2007

ESC e nulla di più

Vado in un Ufficio Postale, non dico quale per correttezza, ma siamo nel modenese, debbo pagare un paio di bollettini, ho davanti 3 persone, bene, ho 10 minuti d'attesa, invece ne passano quasi 40.
Agli sportelli ci sono solo due persone, il problema nasce allo sportello Prodotti BancoPosta, dove sto facendo la fila e la ragazza è costretta ad attendere che la collega finisca i suoi clienti per chiederle aiuto, non riusciva a capire che al cliente doveva dare un bollettino da compilare per il passaporto, ma non sembra finita la collega si prolunga in spiegazioni, ed a un certo punto gli dice “Poi gli dai ESC” (lo pronuncia così come sta scritto) e vista la cima d’impiegata che stava dietro lo sportello ho immaginato che se gli diceva “Poi ESCI” oppure “Poi fai Escape” non avrebbe capito perché non avrebbe trovato nessun tasto con quella dicitura, tra l’altro quel tasto è lì da decenni in tutte le tastiere, in alto a sinistra.

Nel frattempo nell’ufficio entra un cliente, ma che cliente non è perché si fa aprire la porta di sicurezza a doppio sbarramento, si avvicina all’impiegata incapace dando ulteriori spiegazioni e finalmente un cenno della ragazza sancisce che ora è tutto chiaro, sbloccando finalmente lo sportello. Ma la ragazza che doveva avere circa 27 anni, non contenta fa il suo show sorridente esclamando che “credeva di qui … e di là …” e quasi chiedeva un aumento per essere riuscita a capire come si fa. Credo che per occupare certi posti occorra un minimo di alfabetizzazione informatica, credenziali che sicuramente non aveva, quasi mi veniva voglia di dirgli che cosa significava per me “Esci”, e certamente non sarebbe stato un comando da dare al PC.

Per fortuna il signore che ha permesso di sbloccare la faccenda si è messo all’altro sportello dando una mano per smaltire la coda che nel frattempo si era creata, però una domanda mi viene spontanea, visto qual’era il suo posto, due minuti prima era al bar che c’è a 50 mt? Tanto in agosto quasi nessuno ha bisogno delle Poste Italiane? Ma anche se c’è poca gente, si può abbandonare il proprio posto indefinitamente? E pensare che se l’impiegata di 27 anni fosse stata brava, non avrei notato l’impiegato che rientra.

Martedì 7 Agosto 2007

Life GAATLE, un motore di ricerca ecologico

Ne parlano quasi tutti i blog che ammirano Google e allo stesso tempo sono sensibili all’ambiente, ma per me hanno scoperto l’acqua calda. Uno studio fatto fare dall’EPA, quell’ente americano detentore dello standard Energy Star, all’Università di Berkeley, California, per individuare nuovi territori d’intervento per risparmiare energia come risultato ha determinato che la differenza d’energia assorbita da un monitor con sfondo bianco o nero può incidere sulla bolletta.

Che c’era della differenza lo sapevano tutti, però in quel di Berkeley opportunamente sollecitati, hanno individuato che le pagine di Google hanno una percentuale di bianco molto elevato rispetto la copertura del solo testo e a parte il logo, la grafica è inesistente. In base alle statistiche d’uso di Google hanno dedotto che in un anno, un motore di ricerca nero farebbe risparmiare globalmente (su tutto il pianeta) circa 200.000 Euro. Google ha aderito creando una pagina LifeGaatle, nera in versione beta.

A livello globale, il risparmio non è rilevante, ma Google raggiungendo quasi tutti quelli che fanno delle ricerche può sensibilizzare l’opinione pubblica con più efficacia a comportamenti risparmiosi, riducendo le tonnellate di anidride carbonica immessa nell’ambiente, ottenendo un effetto a catena di rilevanza maggiore rispetto ad un motore nero.

Bene, se l’iniziativa vi ha convinti e pensate a come risparmiare qualcosa subito, posso suggerirvi di ridurre l’uso dell’aria condizionata, o di non tenere in stand-by le apparecchiature per lungo tempo, acquistare solo schermi piatti e possibilmente a Led che promettono maggiori risparmi a fronte di migliori qualità, ma possiamo estendere il concetto all’automobile, guardando quali sono le emissioni di CO2 prima di un nuovo acquisto, attualmente i piccoli diesel, sono più ecologici dei motori a benzina.

Domenica 5 Agosto 2007

Da un monitor Lenovo ad un sicuro Apple Cinema Display

Era tempo che volevo un monitor più grande del 15”, dopo che il CRT da 20” Apple si è collassato per troppo lavoro, ho preso un Lenovo D221 Wide ma sono rimasto deluso e l'ho pagato pure più di quello che viene indicato sul web.

Per l’acquisto mi sono rivolto direttamente ad un negozio che vende PC da quasi 30 anni, perciò, mi avete capito, è un venditore storico di prodotti Apple, ma oggi anche d’altri affermati marchi. Tra questi vi è la Lenovo, una controllata IBM, che produce schermi piatti, ne volevo giusto uno di qualità accettabile e ad un buon prezzo, e siccome lo usano anche per delle presentazioni, poteva andare bene anche per me, poi anche il prezzo era interessante. Ma forse dovevo allarmarmi quando mi disse che Apple consegna con il contagocce gli schermi, perciò usano i Lenovo per penuria di quelli della Apple. Ne vidi uno collegato, mi pareva tutto a posto e ne ho comprato uno, costava circa la metà di un 23 “ della Apple.

Potete immaginare la fretta di vedere all’opera il nuovo schermo, da 22” collegato ad una scheda grafica ATI Radeon 9650 (quello da 15” era collegato ad una normale ATI VGA), quindi, effettuo la calibrazione nel modo più accurato possibile. Il risultato sembra soddisfacente, ma scopro che basta spostarsi di poco per vedere cambiati i colori, e ho difficoltà a vedere tutta la superficie in modo uniforme, forse debbo regolare bene l’inclinazione, ma nessuna regolazione migliora la visualizzazione.

In pratica la luminosità dello schermo, aumenta dal’alto verso il basso con valori abbastanza rilevanti (vedi foto sotto), ho pure spento il grosso altoparlante JBL che avevo piazzato dietro, pensando che il magnete possa disturbare l’immagine, ma senza risultati, ho pure collegato lo schermo alla scheda VGA, ma con gli stessi risultati.

Non mi è rimasto altro che fare una foto dello schermo per mostrare il difetto e chiedere l’applicazione della garanzia o la sostituzione, pagando la differenza, con un più sicuro schermo da 23” della Apple. Sulla qualità a basso prezzo ho dovuto ricredermi e tanto di cappello ai monitor LaCie. Pensavo che l'affermarsi della tecnologia LCD/TFT avesse permesso anche a schermi non propriamente di qualità d'ottenere discreti risultati.

Ancora Hamilton

La dea bendata ha aiutato ancora una volta il debuttante Lewis Hamilton (foto woutervanderstaak.sp.nl), è arrivata la sera prima del gran premio, dopo ben cinque ore di summit tra i vertici McLaren, FIA e commissari di gara, stabilendo che l’irrequieto Fernando Alonso non ha diritto a partire dalla Pole Position a favore del suo compagno di squadra, appunto Hamilton.

Durante le prove di qualifica Hamilton è stato ostacolato da Alonso, si è lamentato ottenendo di mettere in discussione l’operato di Alonso e della squadra. Con questa manovra Hamilton dimostra d’essere vincente non solo in pista, ma anche fuori dall’abitacolo, scoprendo il nervo ad Alonso del quale si dice che stia già cercando una squadra disposta a pagargli la penale per lasciare la McLaren, con la quale ha troppi frequenti alti e bassi.

Oggi Lewis Hamilton è partito in testa, rimanendovi fino alla fine anche se il ferrarista Kimi Raikkonen è riuscito a fare una bella gara guadagnando posizioni in partenza, ma senza impensierire il vincitore anche se è arrivato con un distacco inferiore ad un secondo.

Sul podio a ritirare la coppa, della McLaren c’era solo il pilota, perché il summit della serata precedente, oltre a penalizzare Alonso ha deciso che i punti presi dai due piloti, non potranno essere utilizzati per la coppa costruttori.

Sabato 4 Agosto 2007

Last-minute sofferto (ridi che ti passa)

Chi ha detto che last-minute sono le vacanze scelte all’ultimo minuto? Ad esempio, a causa di un evento dell’ultimo minuto, che mi ha lasciato su una gamba una serie di botte che mi fanno ancora male, farò parte di quella categoria di persone che faranno al massimo tre giorni di “vacanza forzata” nella settimana centrale d’agosto, complice anche un extra lavoro gradito anche se difficilmente accompagnato da adeguate soddisfazioni, almeno morali. Per fortuna non ho attuato i buoni propositi dello scorso anno, cioè prenotare con un anticipo di almeno tre mesi le vacanze d’agosto, tanto, parto da solo, quindi posso fare tutto all’ultimo minuto. Invece, all’ultimo minuto ho deciso che si andrà in vacanza e al calduccio ma a Dic/Gen. Adesso cominciate a capire che per il sotto scritto il termine “last-minute” inizia ad avere un significato meno allegro, e se a questo aggiungete che a seguito dell’evento sopra linkato, alcune aspettative di collaborazione sono state ottenute con un po’ d’amaro, in compenso ho ricevuto offerte d’aiuto da parte di un paio d’amiche molto gradito perché non atteso, tra l’altro con una delle due da tempo ci ignoravamo a causa di una incomprensione.
In un momento in cui ero più abbattuto che soddisfatto, sento per radio una notizia di un software che ride contestualmente a ciò che gli si dice individuando tono, ritmo e tipo di frase, dando l’impressione che ride proprio perché quello che dici è divertente, ma anche se avessi a disposizione quel software, non avrei ottenuto benefici perché è nato per consolidare un ego già UP, allora, improvvisamente mi sono ricordato di una breve clip audio di una risata estrema che avevo salvato sul mio MAC ma non sapevo con quale nome ed estensione, ma al terzo tentativo dopo aver ascoltato ‘n’ clip eccoci di fronte a ATT431.wav in grado di distrarti un po’.

Venerdì 3 Agosto 2007

Elton John un antiweb. Ma che se ne vada lui da internet!

Il famoso Elton John propone di spegnere internet per 5 anni perché è solo spazzatura.

Sono solo discorsi da bar, ma se è un certo Elton John che lo dice, tutti a pensarci e a scriverne! Forse con internet è pure imbranato e secondo me è meglio che parli come mangia.

La sua musica è pure in vendita su iTunes della Apple.

Probabilmente sono d’accordo con lui solo i noglobal e gli anticonformisti, ma lui, Sir Elton John, può levarsi da internet quando vuole per sempre, infatti, se per lui è spazzatura, perché ritornare ad usarla dopo 5 anni?

Ho il vago sospetto che il suo ultimo lavoro non ha ottenuto il successo sperato.