BLOG di Luciano Testi

Domenica 21 Ottobre 2007

iPod touch, toccato con le mie mani

Ieri a MediaWorld ho visto il player digitale più tecnologico esistente, un iPod Touch che faceva bella mostra di se nello spazio musicale dedicato ad Apple. Al primo passaggio non mi ero accorto della sua presenza, ma subito dopo vedo una responsabile del reparto che inizia a dare spiegazioni ad un cliente su un iPod, da lontano mi accorgo che è il top di gamma, che non avevo visto, mi avvicino ed ascolto le domande e le risposte. Conosco molto bene l’oggetto, ma purtroppo viene paragonato ad un banale player musicale nei confronti del quale a parità di memoria, flash in questo caso, da 8 o 16 Gb ha sicuramente un prezzo più alto della media.

La ragazza si scorda di segnalare che il prodotto non ha paragoni sul mercato per molteplici ragioni, a partire dalla gestione derivata direttamente da una versione speciale di Mac OS X, poi sullo schermo da 3,5 pollici bastano pochi tocchi con le dita per ascoltare musica, vedere filmati e foto.
Senza dimenticare che attraverso collegamenti Wi-Fi si può navigare in internet usando Safari e vedere filmati di YouTube e accedere a iTunes store per acquistare brani musicali.

Dopo una mini carrellata delle funzioni extra di iPod touch, il cliente in meno di un minuto si renderebbe conto d’essere davanti ad un gioiello tecnologico e non solo ad un bell’oggetto tutto nero davanti e costoso.

Appena il cliente se ne è andato ho detto alla ragazza addetta al reparto che iPod touch è molto di più di un player, e mi prendo lo sfizio di toccarlo, ha ancora la cover di protezione trasparente ma risponde ugualmente bene al tocco delle dita, chiedo alla ragazza se sapeva che nelle immagini c’è anche lo zoom e glielo mostro come se l’avessi sempre fatto, rimane stupita e subito lo annuncia al collega che si trova a pochi metri di distanza, quindi lo stacco dalla sede cui è collegato con il cavo di sicurezza e provo a ruotarlo per vedere l’immagine automaticamente che si riorienta, e lo fa subito con buona fluidità. La mia prova si conclude brevemente, c’è molta gente che ha domande da fare.
L’utilizzo del sistema multi-touch è esattamente come l’avevo conosciuto leggendo su internet e guardando i video.

La vendita di certi gadget tecnologici, necessita di un approccio e preparazione diversa da quella richiesta da una radio che ognuno di noi porterebbe a casa, senza chiedere come si fa ad usarla. iPod touch necessita di un minimo di spiegazioni, potrebbero pure esserci delle persone che non sanno nemmeno che cos’è il Wi-Fi, solo così è possibile collocare questo prodotto nella sua giusta dimensione.
iPod Touch

Trevi-rossa, questa non è arte, però …

In questi giorni non si fa altro che parlare della Fontana di Trevi con le acque rosso sangue.

L’opera è di un tale, poi identificato grazie alle telecamere, che versa un liquido innocuo di colore rosso e se ne va di corsa.
Il gesto in concomitanza del Festival del Cinema a Roma e a seguito d’alcuni importanti eventi politici della sinistra, quindi il rosso è in tema, lascia sconcertati e increduli sui veri motivi di quel gesto dagli effetti teatrali, che non aggiunge nulla d’artistico e lascia il vago sapore di un rituale cui sono dediti ben altre culture e in altri luoghi.
Rimane un senso di vulnerabilità degli oggetti simbolo della nostra cultura e storia, ci si accorge di ciò solo quando qualcuno compie un gesto lucidamente folle, ma per fortuna (in questo caso) innocuo.

Vorrei suggerire all’autore della Trevi-rossa, che in futuro può utilizzare anche Photoshop e poi distribuire dei volantini con il suo messaggio, capiremmo ugualmente.

Foto dal sito: http://gallery.panorama.it/

NeoOffice 2.2.2 un egregio sostituto di Office, ma …

Ho scaricato da internet NeoOffice perché non necessita, come OpenOffice su cui è basato, del lancio di X11, finalmente posso fare a meno di Office di Microsoft?
NeoOffice è una suite di programmi gratuita per la piattaforma Mac che fa concorrenza a Office di Microsoft, è in grado di salvare documenti in 22 formati diversi e leggerne oltre un centinaio, ma ha anche un foglio elettronico, un data base, presentazione e disegno.
NeoOffice come dicevo è basato su OpenOffice sviluppato e sostenuto da Sun Microsystem per piattafoma Windows, Linux e Solaris, su Mac gia solo in ambiente X11. Gli sviluppatori di NeoOffice è un gruppo di volontari, alcuni dei quali ha lavorato su OpenOffice , che hanno preso in mano il prodotto della Sun con l’intento di renderlo nativo per la piattaforma Mac, perciò più veloce e pratico per l’utente finale. Essendo un prodotto gratuito il prezzo del prodotto scaricato equivale ad una donazione volontaria per sostenere il gruppo di lavoro.
L’applicazione è di ben 392,8 Mb, il lavoro fatto dal gruppo di volontari è grande come il desiderio di fare a meno di Office di Microsoft, e dopo anni di sviluppo NeoOffice dovrebbe essere sufficientemente maturo per essere un prodotto a sé pienamente auonomo. L’icona che contraddistingue il prodotto fa pensare ad un browser ma pensandoci racchiude in sé il significato più completo di suite di programmi per gli utenti internet d’oggi.

Il download avviene senza problemi e per l’installazione basta scomprimere il file.dmg che diventa un .pkg che installa l’applicazione in pochi secondi, esistono due versioni una per i Mac con il processore PPC e una per quelli che hanno i più recenti Intel.

Avvio il programma, parte subito l’applicazione più utilizzata, word, e comincio a scrivere un nuovo post, ma quando arriva il momento di fare una verifica grammaticale, molto utile per scrittori in erba come me, scopro che non c’è, esiste solo il correttore ortografico che usa il dizionario presente in Mac OS X. Esamino dettagliatamente tutte le funzioni raggiungibile dal menu Strumenti > Opzioni … e non trovo nulla, poi dalla guida di NeoOffice trovo una tabella di comparazione ed ho la conferma che manca solo il correttore grammaticale, peccato.
Per i testi sarò ancora costretto ad utilizzare Word di Office che ha il correttore grammaticale, è una vecchia versione che ha 10 anni e gira sotto Classic, che tra l’altro s’avvia anche abbastanza velocemente, ma più che sufficiente, infatti, non approvo al 100% tutte le nuove versioni di Office, nate più che altro per fare cassetta.

Ho provato ad aprire un file di Excel con una macro ed è andato tutto liscio, basta aggiornare i link ad eventuali file collegati, la mia prova si è fermata qui, ma l'impressione è ottima, le icone e la distribuzione dei menu è fatta per ridurre al minimo l'impatto da chi proviene da Office.