BLOG di Luciano Testi

Sabato 15 Dicembre 2007

Freddo, Feste e Cioccolata

Anche quest’anno con l’arrivo del freddo e la prossimità delle feste arriva la voglia di mettere in bocca un po’ di cioccolato e cominciano anche gli esperimenti. E sì, oltre a fornire delle calorie fa bene anche al morale, da una certa soddisfazione, e in questo periodo mi ricordo di un anno in cui al MotorShow c’era una nutelleria dove ho preso una piadina spalmata di sola nutella, altro che soddisfatti rimborsati, bastava guardare l’espressione di chi la mangiava per capire, tanto per intenderci, chi ci metteva in mezzo della salciccia, quando la mangiava sembrava perfino possedere l’aggressività di un carnivoro.

Ma volevo parlarvi delle mie degustazioni, sono poche ma scelte e di qualità, comincio con gli After Eight, che trovo eccezionali, hanno trovato la giusta dose tra cioccolata e menta e la relativa densità dei due prodotti, mi piace anche l’aroma che ne esce dalla confezione ancora sigillata, ne mangio sempre due o tre alla volta, e poi adesso fanno la confezione con la carta corrugata per impedire che cadano dentro la confezione quando sei a metà, così da trovarli sempre in piedi comodi per prelevarli.

Un altro classico che mi piace molto sono le tavolette di cioccolata da 100 gr, la migliore per me è la fondente della LINDT, quella confezione con la carta di colore indefinibile tra l’azzurro e il grigio metallizzato, qui mi ha preso la curiosità e sono andato nel sito della LINDT, ho trovato una pagina per l’invio di post-cards ed ho scritto subito ad un’amica che conosco come buona degustatrice di cioccolata. Per l’occasione ho scritto una frase che vedete sotto, e se vi piace alla fine tra parentesi scrivete (by Luciano Testi), sarei felice se un ignoto viene letto con piacere da qualche amata.


Ci sono altri prodotti di cui sono pazzo, i Ferrero Rocher sono una bella invezione, tutt’ora priva d’imitazioni, pare che un brevetto protegga il segreto di come far affiorare sulla superficie di una sferetta di cioccolata dei pezzettini di mandorle. Questo spot del 1992, la cui età la dice lunga sulla bontà del prodotto, è stato un successo enorme all’epoca, mi ricordo che al MotorShow (una piazza per tutti e tutto) erano presenti i due protagonisti, la Rolls Royce e il prodotto. Finito lo spot la vita continua ma mai senza un Ferrero Rocher al giorno, e chi poteva negare alla bellissima signora in giallo un pensiero che arriva dritto al cuore? Un appunto, guardate sul sito Ferrero come sono gli spot oggi e notate quanto materiale virtuale hanno aggiunto nella pubblicità rispetto il 1992, oggi lo spot rappresenta la fantasia, ieri la realtà.


Dalla Ferrero in pole position c’è anche il Mon Cheri, un’altra dimostrazione che in Italia, i cioccolatini sono un’arte di cui non vedo uguali tra i prodotti stranieri. Riporto la descrizione del prodotto dal sito della ferrero.it:

MON CHÉRI® è una pralina unica, che regala a chi la assapora un sorprendente piacere: il guscio di cioccolato fondente, la morbidezza della ciliegia ed il gusto deciso del liquore si miscelano in un'armonia inimitabile.

Armonia fatta di molteplicità e contrasti che suscita sensazioni appaganti e complete da vivere da soli o da condividere con gli amici.


Qualcuno di voi ha mai avuto occasione d’assaggiare i cremini FIAT? Cercateli e non li scorderete mai. Questo è uno di quei prodotti che rimangono nella storia dei sapori, siglato con un marchio che più italiano non si può (sempre che non ci metta lo zampino lo zio Tom), questo ha il vero sapore del cremino, rispetto cui tutti gli altri dopo sembrano solo delle imitazioni. Chi abita tra Modena e Bologna sa bene che è aperto anche uno spaccio della fabbrica di Majani, dove trovare più a buon mercato questi prodotti eccezionali, di cui però è possibile mangiarne in quantità limitata causa il forte contenuto calorico ed anche perché dopo 4 o 5 di questi, nello stomaco sembra d’avere una fiorentina di mezzo chilogrammo, d’altronde la ricetta è ancora quella del 1911, e sì, la Majani fa cioccolata dal lontano 1796, quando di certo con la povertà che c’era nessuno si preoccupava dell’eccesso di caloria in un cioccolatino! Nel caso in cui vi capiti di possederne quando comincia a fare caldo, metteteli subito in frigo, ma lo consiglio in tutte le stagioni, perché gli ambienti riscaldati alterano leggermente la densità, trovo che sia migliore a 7 o 8°C non tanto per la temperatura, ma perché è un po’ meno tenero e lo gusto meglio. Quando li ho conosciuti, non vi dico quanti ne ho mangiati, anzi, sì, misi alla fine d’agostoi in frigo 3 kg di questi fantastici cioccolatini, ai primi di ottobre dello stesso anno non ce n’erano più e sono sicuro d’essere l’unico che ne mangiava. Non male vero?

Gente di Mare, cambio di regia

È passata qualche settimana dalla fine di questa fiction, sappiamo che sono già attivi per registrare le puntate della terza serie, ma il pubblico dovrà aspettarsi nuovi cambiamenti. Il cambio di regia nella seconda serie si è visto nel ritmo, nel numero di morti, nella maggiore caratterizzazione dei personaggi che prima erano solo di contorno ad Angelo il protagonista che teoricamente è stato ucciso da Toni il suo rivale in amore e per la giustizia, ma secondo me la conferma che si vuole chiudere pesantemente con l’impalcatura del racconto della prima serie è arrivato con l’ultima puntata, dove per chiudere hanno accelerato tutto fino a giungere alla conclusione positiva delle macro storie con la cattura dei cattivi. Nella terza serie potrebbe essere possibile assistere ad una macro storia legata al processo ai due Amitrano, padre e figlio con degli episodi inediti che contemplino la presenza di Angelo, di quando era ancora vivo, il resto della fiction seguirà lo schema visto recentemente. Altri presupposti per un ritorno da protagonista di Angelo non ci sono, potrebbe darsi che nel corso del processo emerga grazie alle confessioni di Toni, che aveva ucciso Angelo con le sue mani solo per far vedere a suo padre la sua forza e coraggio, ma che poi in realtà non ha verificato l’effettiva morte e in virtù di questo parta una ricerca che potrebbe durare diverse puntate e quando si arriva alla fine, anche se lo trovassero vivo, la sua presenza nella fiction non sarebbe più legata alle macro storie della prima serie e il personaggio fedele a sé stesso, dopo aver perso la donna della sua vita e aver visto i cattivi messi nelle mani della giustizia, si allontanerà dal circo mare di Tropea per tornare da dove era venuto. Credo che solo un fatto strano e tragico, che apparentemente non ha legami con il passato possa spingere Angelo a rimanere diventando di nuovo il protagonista della fiction, ipotesi che ritengo difficile, perché nella seconda serie il regista ha percorso una strada diversa, ma non si sa mai. Questo post lo scrivo anche per ringraziare quelle persone che con passione hanno commentato la fiction sul mio blog.

Hyundai W-100, cellulare originale Apple?

La Apple negli ultimi 12 mesi ha sicuramente consolidato la sua immagine di azienda hi-tech nell’immaginario pubblico anche fuori dagli Stati Uniti, nonostante detenga a livello mondiale poco più del 4% o 5% del mercato dei computer.

In virtù di ciò ho avuto una conversazione un po’ strana con un utente, che pur non essendo hi-tech, vuole a tutti i costi sembrare d’esserlo pavoneggiandosi con prodotti che ritiene tra i più “esclusivi”. Andiamo al dunque, lo vedo armeggiare con un cipollotto (dalle mie parti equivale ad un orologio da polso) agli steroidi tali erano le proporzioni che aveva, tutto bianco con qualche pulsante colorato, fattezze di chi non vuole passare inosservato (???). Siccome il soggetto in questione non è un bambino, il giocattolino è vero, mi dice che è un cellulare bluetooth e aggiunge “via niente” per indicare che può collegarsi ad altri dispositivi senza l’uso di fili, da un paio di metri noto che ha anche lo spioncino veramente micro, della fotocamera, chiedo di vederlo da vicino, premo un pulsante e si accende lo schermo che forse è poco più di un pollice, la grafica è nitida ma gli over 50 dovranno usare tutti gli occhiali per leggere i messaggi, lo sento squillare e appare il numero del chiamante, restituisco il gioiellino.
Termina la telefonata, il possessore aggiunge che è un prodotto Apple, non capisco se lo dice per prendermi in giro sapendo che conosco tutti i prodotti Apple (quasi) usandoli dal lontano 1979, e gli rispondo alla buona, che non è un prodotto Apple, lui mi riprende dicendomi che ne so io, riaffermo quanto sopra, ancora non mi rendevo conto se gli stavo rovinando la festa e il prestigio di cui si vantava possedendolo o se voleva solo far diventare invidioso il prossimo. Per avvalorare la sua tesi afferma che è di colore bianco, e qui lo stile Apple ha lasciato il segno con il suo stile, io gli ribadisco ancora che non basta è quello non è un prodotto Apple, alla fine per convincermi mi dice che quando si accende appare il logo della mela morsicata, ed io gli dico che chi ha fatto quel cellulare da polso se utilizza il marchio Apple per cavalcare l’onda del successo del cellulare Apple per vendere i suoi prodotti potrebbe incorrere in grane legali molto costose. Vedo che la cosa lo lascia ancora un po’ perplesso, e un po’ pesantemente, visto che lui possiede un Jaguar, gli dico che se appariva un giaguarino avrebbe detto che era della Jaguar, allora arrossisce un po’, poi l’oggetto era di uno stile così lontano dal modo di vestirsi che lo si notava come oggetto fuori luogo (il classico pugno nell’occhio). Effettivamente sul cellulare non si vedono loghi, neppure lui è in grado d’identificare il produttore, quindi, si può supporre che la fabbrica presso cui sono stati ordinati dal marchio che l’ha progettato, ne sono usciti una certa quantità in forma anonima e venduti al prezzo pieno, pari a 180 Euro. Il fortunato possessore di questo cellulare, nonostante le mie risposte, per lui deludenti, era così pieno d’entusiasmo che era convinto che se lo portava a Media-World ed esposto per 1000 Euro e un biglietto con indicato si accettano prenotazioni, c’era la gente che si metteva in fila. Gli ho detto che è mia convinzione che un’oggetto simile anche se è una primizia per i nostri mercati, non puoi metterlo sul mercato a cifre superiori a 400 o 500 Euro.

La sera faccio una ricerca su internet e con facilità trovo alcuni cellulari da polso tra questi anche quello che avevo visto e scopro che non è previsto per il momento la sua importazione in Europa, nonostante ciò l’ho visto funzionare anche se con i menù in inglese, quindi, chi va in Giappone se è interessato a questo tipo di cellulare da polso, sappia che senza fare operazioni strane, quando arriva in Italia lo può utilizzare.

Questo sarebbe il fantomatico cellulare che ho visto, però privo di qualunque indicazione del costruttore o marchio che lo vende.

Caratteristiche:

- TouchScreen da 1.3"
- Fotocamera da 1.3 Mpx
- Lettore MicroSD con 256Mb inclusi all'acquisto
- Rete GSM Triband
- Conversazioni tramite auricolare Bluetooth incluso
- Connessione USB (ho visto la sigla sul lato destro del cell. avuto tra le mani)
- Autonomia di 2 ore in conversazione
- Radio FM
- In Corea del sud costa 250$ corrispondenti a 176€.



Per chi desidera un cellulare da polso un pelino più serioso e meno pacchiano, c'è un quello progettato da una ditta australiana la SMS TECNOLOGY che da dicembre 2006 commercializza il modello M300, che ha già avuto un’evoluzione ed ora c’è l’M500. Il prezzo del modello vecchio era di 380 Euro, il nuovo cellulare, l’ha acquistato un utente italiano tramite internet a 628 Euro, ma l’ha ordinato dopo l’annuncio a maggio 2007 e non gli è ancora arrivato.

Specification:
:: Model M500 Quad Mode, Touchscreen, Java and WAP enabled
:: Weight: 60g
:: Color: Silver or Black with Leather Strap
:: Screen: TFT 1.5 - inch colour touchsreen 120 x 160
:: Frequency: GSM850/900/1800/1900Mhz (GPRS), SIM
:: SMS: Full SMS and MMS functionality
:: MP3: Support AAC/MP3 and
:: MP4: Support Video Playing
:: Touchscreen with Built-in Stylus
:: Memory: 128MB Built-in Memory
:: Battery: 400mAh, Talk Time 200 Minutes, Standby Time 80 Hours
:: USB: For Data Transfer and Recharging
:: Bluetooth 2.0