BLOG di Luciano Testi

Martedì 29 Gennaio 2008

GRANDE FRATELLO 8 tra alti e bassi

Troppi baci e abbracci, la famiglia Orlando sembra il gruppo di non famosi sull’isola dei famosi, o una famiglia Canonico al completo ma con tre figli, con esclamazioni ed entusiasmi infantili, ma che forse gli autori ritengono molto televisivi.
Roberto si rivela un tombeur de femme, riesce ad ammaliare chi vuole, Silvia, l’ex trans sessuale gli si rivela, e spiega che è un ex perché ha completato anche la trasformazione fisica, nel farlo evidenzia anche l’equilibrio raggiunto.
Un’inquadratura, mi ha fatto capire che dentro la casa del Grande Fratello, anzi, il condominio, non ci sono solo le telecamere fisse, il riflesso su questo vetro mostra la presenza di un’operatore, prerogativa dell’Isola dei Famosi, ma sarebbe una novità per il GF.

Nella prima puntata l’avevo già notata ma ora debbo dirvelo, Christine è la Paris Hilton de noantri, a guardarla (vedi foto) sembra ne copi il look ma anche certi atteggiamenti superficiali.

Una cosa che avrei voluto anche all’Isola dei famosi, è la prima votazione in positivo e un premio di 10.000 Euro per chi televota, ma Mediaset è sicuramente anticipatrice e più dinamica nello smussare i lati negativi, si merita il successo che ha, come dimostrano le percentuali degli ascolti.

Il piatto forte della serata è stato il video fatto vedere a Thiago e registrato dalla neo mogliettina per convincerlo a lasciare la “casa” e ricongiungersi con lei, ma dopo fiumi di lacrime da entrambe le parti, lui (pazzo a non farlo) decide di non uscire, nonostante il GF gli abbia assicurato che non avrebbe avuto ritorsioni economiche, ma la sua scelta inaspettata, gli fa perdere un po’ di stima. Indubbiamente gli autori di ogni reality, dopo anni di questo genere, debbono sfruttare ogni mezzuccio per tenere incollati i telespettatori sul loro format.

Domenica 27 Gennaio 2008

Il vestito di capelli di Julia Reindel

Per fortuna si tratta del risultato di un concorso organizzato dalla Royal Academy of Art a Piccadilly presso il London College of Fashion Awards cui partecipano solo degli studenti. Tra tutte le idee viste, si parla solo del vestito di capelli umani pensato e realizzato da Julia Reindell.

Al di là dell’idea, e del fatto che sia tecnicamente possibile utilizzare capelli per fare un tessuto (o pelliccia?) e, quindi, un abito, è incontestabile che a me farebbe un certo effetto indossare qualcosa che ha origini umane, se tocchi una donna che indossa un abito simile, ti sembrerà di toccargli sempre la passerina, o di non arrivarci mai. Mi chiedo anche se la Reindell ha potuto decidere di che colore doveva essere il vestito, o se è andata avanti secondo la disponibilità di materia prima.
Il lavaggio di un vestito del genere, certamente non richiede detersivi ma shampo e al posto del ferro da stiro il classico asciugacapelli.

Un aspetto assurdo è vedere quali e quanti sforzi fanno le donne per depilarsi accuratamente ed essere più desiderabili, per poi indossare vestiti realizzati con i capelli umani. Certamente questa Reindell ha un futuro, ma dovrebbe anche sapere che qualche decennio fa c’era chi realizzava delle poltrone in pelle umana, ne ho visto una alla Biennale d’arte di Venezia, e oggi il solo sapere che la materia di un vestito è di origine umana, mi ricorda quella poltrona, e la coincidenza vuole che sia avvenuta proprio il 27-Gen-’08.

Per San Valentino regala un iPod rosa

Non sono sponsorizzato dalla Apple, ma l’idea dell'iPod rosa calza a pennello, non solo il regalo è carino, ma potreste fare di più, registrarci l’album delle foto dell’ultima vacanza, la vostra canzone preferita, un video dove le dite delle cose carine, non è una banalità, ma uno strumento che modifica il modo con cui si comunica, sicuramente più coinvolgente, anche se consiglio caldamente d’accompagnarlo con qualche rosa rossa.
Mi piacerebbe sapere se qualcuno ha pensato di fare un regalo simile.

Questa ricorrenza, che coinvolge gli innamorati, spesso produce iniziative a volte discutibili, si legge di regalini erotici per ravvivare la coppia, spesso avviene tra persone che non hanno una relazione stabile, a volte si è solo colleghi d’ufficio, e se non si riesce a far ridere, l’essere trasgressivi a tutti i costi trasforma una serata in qualcosa di squallido anziché aprire nuovi orizzonti. Ok, se proprio dovete far sapere alla vostra donna che di lei v’interessa solo il lato porchetta, non proponetelo come se fosse la cosa principale, abbiate un po’ d’intelligenza, almeno trovate il modo d’essere intriganti senza essere volgari.

27 Gennaio: giorno della memoria

Oggi pomeriggio mi sono visto La Rivolta, ottimo film sulla situazione gravissima degli ebrei nel ghetto di Varsavia.

Più tardi vedo Pippo Baudo con ospiti ebrei in studio e scopro un paio di cose, la prima mi pare ovvia, che oggi è il giorno della memoria della liberazione dei deportati di Auschwitz.
La seconda scoperta è legata alla scaletta di domande che Pippo Baudo rivolgeva ai suoi ospiti ebrei, in pratica una serie di luoghi comuni che per qualche istante mi hanno fatto pensare che da quel fatidico gennaio 1943, non siano affatto passati 65 anni. Baudo ha sempre avuto risposte intelligentissime cui non era in grado di replicare, ogni volta mi sorprende la cultura di questa popolazione.

Credo che la memoria, sia un atto dovuto, ma in considerazione della scarsa presenza in TV nazionale di questa piccola comunità, dopo i ricordi mi sembra altrettanto doveroso parlare di più della loro realtà ai giorni nostri.

Grandemilia: FAI-DA-TE vs SPESA-E-VIA

Di recente vi avevo parlato dei nuovi cestelli della spesa, più grandi in versione trolley, introdotti all’unico scopo d’aumentare l’ambito desiderio di fare acquisti e versare sempre più Euro nelle casse della COOP, le novità non sono finite, sono arrivate le casse FAI DA TE nuove.

Ho preso un libro che ho pagato nelle nuovissime casse FAI DA TE che oggi si chiamano SPESA E VIA. Le casse FAI DA TE, erano stazioni per chi ha meno di 15 articoli, dove fai tutte le operazioni necessarie come in una cassa assistita da operatore, se avevi la tessera socio la passavi sotto il lettore e a seguire ogni articolo, che deponevi nella sportina di plastica appesa (la cui apertura era un’operazione odiosa, non si aprivano mai) il cui fondo era su una bilancia che segnalava anomalie come il mancato deposito di un oggetto dopo averlo letto o un incremento senza averlo conteggiato, un modo banale per controllare la correttezza delle manovre anche se sicuramente qualcuno passava al lettore un oggetto e ne infilava due nella sportina. Terminate le operazioni al lettore, paghi con le modalità a te gradite (non si fa credito), ritiri lo scontrino, il resto e la borsina di plastica con i tuoi articoli e te ne vai. Preciso che tutte le operazioni avvengono davanti ad un’unica stazione, e che le borsine di plastica erano gratuite per invogliare i clienti a sfruttare il servizio e quando ritiri la spesa, hai le mani libere e devi solo uscire. Ovviamente questo tipo di casse ha avuto successo, perché per un unico addetto quattro funzionavano da sole e per molti clienti erano pratiche.

Che cosa hanno deciso di fare?

Con l’intento d’aumentare il profitto, mascherandolo come un servizio per il cliente, hanno separato la funzione di lettura degli articoli dal pagamento, nel senso che le postazioni sono separate fisicamente, già questo suggerisce che sia possibile fare la fila due volte. La postazione con il lettore d’articoli è a pistola, ve ne sono due, prelevi quella che s’illumina, non vi sono controlli, quando hai finito rimetti nel suo vano il lettore e la macchina emette un ticket con codice a barre della tua spesa. Ritiri la borsina di plastica della spesa che non è più gratuita e il ticket, ora con entrambe le mani impegnate ci si leva dai piedi, scegli una cassa, dove non c’è la fila, solitamente quelle abilitate solo per la CoopCard sono sempre libere ma io non ce l’ho. Le casse per il pagamento, sono organizzate come se il cliente non avesse le mani impegnate, metti a terra le borsine, il libro l’ho appoggiato sopra anche se la stazione non non è predisposta, sono come dei bancomat al contrario. Per pagare devi mettere il ticket davanti una finestrella che legge la tua spesa e si predispone per darti il resto e stampare lo scontrino fiscale, ma dulcis in fundo, ti stampa un’altro ticket con un codice a barre da usare per aprire il cancello d’uscita dall’area SPESA E VIA!
Sicuramente il codice per l’apertura del cancello, legato ad un pagamento, riduce i microfurti, perché mentre l’addetto assisteva un cliente, forse altri uscivano senza pagare, se il problema era questo, bastava stampigliare un codice sullo scontrino nelle casse FAI DA TE precedenti, ed eliminare il controllo peso che spesso dava problemi. Ora in pratica fai due postazioni, accumuli tre pezzi di carta, prendi su la spesa due volte, se hai due sportine quando sei davanti al cancello per orientare bene il ticket davanti al lettore forse una la metti per terra di nuovo.
Credo che SPESA E VIA, serva solo se le code alle casse tradizionali sono lunghe, in tal caso qualcuno penserà di potersela cavare più in fretta nonostante i vari passaggi.
Ed è quello che ho fatto io dopo pochi minuti, infatti, avevo dimenticato di prendere un libricino interessante sui trucchi delle false magie, e pagandolo a peso è costato 1,31 Euro al posto di 12 Euro, al momento di pagarlo ho utilizzato una cassa assistita libera in quel momento, facendo con la commessa dei commenti su SPESA E VIA, la quale dovendone parlare bene, ha detto che sono state pensate per favorire chi ha la CoopCard, ma ho qualche dubbio.

Le cooperative sono obbligate per Legge a reinvestire gli utili, se proprio volevano migliorare il servizio, potevano inventarsi qualcosa di più creativo, ad esempio ai soci Coop o per chi ha la CoopCard potrebbero consentire di fare la spesa via internet, indicando l’orario del ritiro e pagando un extra e solo per spese da 50 Euro in su di poterla ricevere a domicilio. Il motto “La COOP sei tu” o ancora “Dalla parte del consumatore” recentemente stanno un po’ ribaltandosi, a me è capitato di trovare medicinali a prezzi inferiori in una farmacia “normale”, ma anche pullover di lana a 4 Euro in meno alla Oviesse, nonostante in Coop vi fosse la promozione per soci del 50%.

Immagine dal sito lucaturi.it che annuncia un'analoga iniziativa nell'ipermercato COOP di Bari.

GrandEmila, vendita libri a peso, 5 Euro/kg

Sì, avete letto bene, ho acquistato un libro fotografico a peso, come nel banco delle verdure me lo hanno messo in un sacchetto, pesato e apposto l’etichetta con il codice a barre come sigillo. Ho trovato ottima l’iniziativa, libri che dopo un certo numero di giorni non sono stati venduti, sono riapparsi tutti insieme in un’area promozioni, più che altro svendita perché proposti a 5 Euro/kg, questa trovata mi ha fatto venir voglia di d’acquistarne uno anche se non ne avevo bisogno e come me tanti altri leggeranno un libro in più solo perché allettati dal prezzo finale bassissimo. I libri fotografici sono da sempre molto costosi per la qualità superiore di stampa su carta patinata, come appassionato di fotografia non potevo tirarmi indietro, ho scelto “Archeologia dell’eleganza dal 1980 al 2000” pubblicato dalla nota agenzia Contrasto, aveva un prezzo di listino di 75 Euro, ma che a peso ho pagato solo 14,58 Euro, in pratica 5 volte di meno.

Piuttosto che vedere tonnellate di libri finire al macero, è molto meglio proporli a peso.

Iniziativa lodevole, anche se non originale, su blublog.it si legge che nel 2006 in un ipermercato Carrefour di Marcon a Venezia, era già in uso.

Venerdì 25 Gennaio 2008

Acido ialuronico, frontiera dell’estetica corporea

A sentire la parola fa effetto, ma solo perché preceduta da “acido”, pochi conoscono il termine “ialuronico”, ma in certi ambiti come la chirurgia estetica è di casa, è moderno, senza controindicazioni, non richiede interventi chirurgici solo alcune iniezioni, caro con sorpresa, i suoi effetti scadono entro un anno.
Ho sentito parlare dell’acido ialuronico per radio, si usa per togliere le rughe sul volto o aumentare la taglia del seno, il prodotto non è tossico, non ha controindicazioni, non richiede tecniche invasive, non è doloroso, richiede solo alcune iniezioni e dopo un anno gradualmente spariscono i benefici estetici, lasciando il tempo di ripensarci senza ritornare dal chirurgo per togliere il silicone di troppo.
Il principio attivo dell’acido ialuronico, fa miracoli perché esistono numerose confezioni per uso terapeutico, ad esempio come soluzione oftalmica, in ortopedia per lubrificare le giunzioni articolari infiammate, per accelerare la riparazione di cicatrici, è valido pure contro l’asma o ancora come anti UV, in effetti sembra che la sua utilità in futuro si amplierà notevolmente.
Unico neo, ma un vantaggio per il chirurgo estetico, è il costo di ogni iniezione che è di 300 euro, ad esempio togliere le zampe di gallina a destra e a sinistra, sono 300+300 Euro, ora immaginate quante iniezioni da 300 Euro occorrono per passare da una seconda di seno ad una quarta e capirete che non è difficile raggiungere spese intorno ai 20.000 o 30.000 Euro.
Stamani dopo aver sentito del suo costo elevatissimo, ho deciso d’indagare un po’ su internet, e capire perché le lacrime artificiali che utilizzo ogni tanto, pur avendo lo stesso principio attivo, in confronto non costano un tubo.
È presto detto, le lacrime artificiali Hyalistil è una soluzione con lo 0,2% di acido ialuronico, cioè in 100 ml ci sono solo 200 mg di principio attivo, il resto è eccipiente, cioè acqua purificata con un po’ di sali.
Per altri impieghi terapeutici e/o estetici il principio attivo ha concentrazioni molto più elevate perciò non pensate di farvi iniezioni con le lacrime artificiali a costo praticamente zero, perché non servirebbe a nulla.

Giovedì 24 Gennaio 2008

Depressione politica

Il nuovo anno è arrivato ma non c’è nulla di nuovo, anzi, le magagne a lungo tenute nascoste stanno per uscire allo scoperto, basta convenga a chicchessia.

Il 19 Gennaio mentre stavo guidando, distrattamente mi sembra di sentire per radio che era la giornata della depressione, in realtà forse stavano dicendo che è in arrivo una depressione atmosferica ma era sbagliata anche quella, gennaio si è inaugurato con una depressione politica, un malessere che porta il comune cittadino non credere più nei politici arrivati alla poltrona non per vocazione ma per fame, una fame molto lontana da quella africana.

In Italia abbiamo una classe politica che guadagna mediamente il doppio di quella tedesca, un parlamentare prende 13.500 Euro + i rimborsi spese e sappiamo tutti come spendono il loro tempo.

La nuova finanziaria ha promesso sgravi fiscali ma a gennaio ci sono stati degli aumenti generalizzati delle bollette e carburanti, quindi, tutto come nel 2007 con le tasse extra di Prodi.

Poi ci mancava solo questa: “Siamo la nazione-zimbello d'Europa: se non hai una fedina penale sporca, non puoi essere un politico...”, ma non solo, una buona percentuale dei nostri parlamentari è ignorante e fa uso di stupefacenti.

Come fiore all’occhiello, che ci colloca dietro i paesi dell’est, abbiamo anche l’emergenza rifiuti, trattata come fosse una calamità eccezionale e non un fattore prevedibile e dominabile, con accuse assurde tra nord e sud, che ha la coda di paglia, perché al nord i termovalorizzatori ci sono. Dopo oltre 10 anni di emergenza nessun arresto o avviso di garanzia.

La Campania, regione con la bandiera nera per l’immondizia, ha come presidente la moglie del ministro della giustizia Mastella, e da pochi giorni è agli arresti domiciliari per disposizione del Gip di Santa Maria Capua Vetere per ragioni diverse dall’immondizia. Il marito si dimette dalla sua carica ma la moglie non molla.

Il capo del governo, Prodi, prende ad interim la carica di ministro della Giustizia. Il governo va in crisi e la Rai non fa nessuna diretta del discorso di Prodi alle camere.

Tutte le energie dei politici, sono sprecate per mantenere in equilibrio i poteri e non per governare o far funzionare bene l’azienda Italia.

Ogni giorno nuove famiglie raggiungono la soglia della povertà in una società poco solidale, qualità che negli anni '50 almeno c'era, oggi se diventi povero rimani isolato, e sempre più spesso la cronaca riporta notizie di tragedie familiari di omicidi-suicidi. I politici in tutto questo hanno la loro parte di responsabilità.

È depressione politica.

La mia cura inizierebbe con la riduzione del 50% del numero dei politici e loro stipendio, un controllo ferreo dei rimborsi e perdita dell’incarico se un parlamentare non raggiunge un minimo di presenze effettive.
Fare i politici deve tornare ad essere una vocazione.

Mercoledì 23 Gennaio 2008

Grande Fratello 8 alla grande

Premetto che ho visto pochi minuti iniziali e poi dalle 23:30 in poi, ma alcune cose mi sono rimaste fissate nella mente.
A Mediaset pensano in grande, per questa ragione i concorrenti della prima edizione non erano nemmeno 10, oggi invece sono diventati addirittura 19, e chi se li ricorda tutti dopo la prima puntata? In pratica è come se fosse una classe d’alunni, invece si tratta di maggiorenni d’età ed estrazione varia, che hanno firmato il benestare a farsi riprendere 24 ore a giorno accettando le regole del GF rimanendo chiusi per tutto il tempo nella casa. Ecco, questo è il punto, non è più una casa, è diventato un condominio, tra i partecipanti vi è una famiglia intera che vivranno in una roulotte fino a che non hanno reso vivibile e accettabile gli alloggi veri. Su quest’aspetto la produzione ha molte carte in più da giocarsi rispetto all’Isola dei Famosi.
Debbo spendere una parola per la conduttrice, Alessia Marcuzzi, sobria, senza sbavature fino alla fine, non afflitta da manie di protagonismo, lasciando emergere al meglio il cast.
Marco Liorni inviato delle passate edizioni, è stato sostituito da coppie d’ex concorrenti del GF, iniziano Ascanio e Katia a ricevere i concorrenti all’ingresso della casa.
Lo studio sembra ben curato aveva due ospiti già visti anche all’Isola dei Famosi, Alfonso Signorini e Katia Ricciarelli.
Tra i concorrenti che ho visto ne vorrei segnalare solo 3 perché. Il primo è Alberto (foto sopra), vestito elegantemente che faceva la parte del padrone di casa, sembrava un maggiordomo o un cerimoniere, a tal punto che ha dovuto precisare che anche lui è un concorrente, carattere familiare, simpatico e allo stesso tempo formale ma sciolto, forse un po’ troppo banderuola.
Il secondo concorrente è Teresa, mi ha colpito la semplicità di questa ragazza, sembra abbia idee chiare e che non sia piena di certe fantasie che hanno le sue coetanee, non è la tipa che sta a una spanna da terra.
Il terzo concorrente è Silvia (foto a lato), appena l’ho vista, e sentita parlare ho capito subito che il trans è lei, ma anche il resto del cast lo capirà subito. L’hanno presentata per ultima spiegando da subito il suo passato da uomo ed ora è una donna a tutti gli effetti, con termini e modi adeguati. Mi ha sorpreso la presenza dei genitori, sicuramente hanno digerito abbondantemente il cambiamento del figlio continuandolo ad amare anche se è diventato nel frattempo una figlia. Mi sento lontano anni luce dai problemi dei transessuali, l’atteggiamento dei genitori insegna molto di più di un dibattito, ma si sa, spesso i figli si amano a prescindere. Non mi è molto chiaro l’atteggiamento di Signorini su questo tema, come non mi è parso chiaro la sua opinione all’uscita di Malgioglio dall’IDF, in pratica parlava di Silvia come se avesse lui dei preconcetti.
Una cosa mi è piaciuta, il pubblico dovrà votare il concorrente che più gli è piaciuto, cioè un voto in positivo che attira e stimola di meno certe cattiverie o falsità, ma dalla prossima puntata si ricomincia, ahimè, come all’Isola dei Famosi. Un’altra cosa vi dico, erano anni che non guardavo più il GF.

Navarone 1 In, Navarone 2 Out

In TV di recente su La7 hanno trasmesso “I cannoni di Navarone”, dopo i primi minuti di visione ho deciso di vederlo fino alla fine, e me lo sono gustato, anche se è un film del 1960, regge bene, buon ritmo, avvincente la trama, qualche colpo di scena, nulla da pretendere sugli effetti speciali, ma il finale è abbastanza curato e guardabile.
Domenica incappo su Rete4 nel film “Forza 10 da Navarone”, del 1978, con il giovane Franco Nero e Harrison Ford. Di fronte alla parola Navarone speravo di rimanere incollato alla TV fino alla fine del film, ma quando ho visto le scarse conoscenze d’ingegneria che ha il regista e collaboratori, ho interrotto la visione perdendomi il finale, sicuramente vittorioso.
Il motivo? Non è possibile che nel 1943 due persone, portandosi a spalla un po’ d’esplosivo riescano a far crollare una diga a causa delle crepe postume, come fosse una fragile parete in mattoni forati, e che poi il defluire delle acque faccia crollare un viadotto a due km di distanza solo investendo i piloni. Non avete visto come lo hanno fatto crollare, i piloni sembravano senza fondamenta, alcune travi sembravano semplicemente appoggiate, causa effetto inappropriato, i ponti sul Po’ con le piene avrebbero dovuto crollare numerose volte. Il poster è una caricatura della scena finale. Anche su www.film.tv.it ha avuto un voto negativo.

Mercoledì 16 Gennaio 2008

Madameweb da Costanzo

MadamewebIeri sera su Canale5 c’è stato il ritorno del Maurizio Costanzo Show (MCS), e su tvblog.it si legge che per catturare audience come prima serata, tra gli ospiti, anziché avere, un esperto di rifiuti superpartes, magari tedesco, che parli di questo tema molto d’attualità, Costanzo ha pensato bene di chiamare Anna Ciriani, in arte Madameweb, una pornostar, più conosciuta come la pornoprof di Pordenone. Il tema della serata “Il comune senso del pudore”, gli altri ospiti erano: Silvana Pampanini, Marisa Merlini, Gabriel Garko, Chiara Noschese e l’astrologo Branko, tutti certamente in grado di contribuire ad un approfondimento meno profondo di un bicchiere d'acqua.
Chi poteva dar credito a questa trasmissione, dopo aver visto chi erano gli ospiti ad affrontare il tema della serata?
Forse arriverà anche la serata in cui parla della pornografia e chiamerà una suora. Forse.
Ma Maurizio Costanzo, non è un giornalista? Probabilmente con MCS riconosce che non riesce a stare al passo con Matrix o Porta a Porta, e una pornodiva aiuta sempre!
Poi mi chiedo pure se Maurizio aveva bisogno di Madameweb o di continuare a fare MCS.

Hollywood, il fast food del cinema! Il microfono!!!

In queste sere in TV si sente parlare solo del problema monnezza, fino a stancarti, (per associazione penso che i napoletani siano eccessivamente tolleranti), però ci sono delle alternative, tra queste un film americano su Rai1, After the Sunset, del 2004 con Pierce Brosnan, e una magnifica Salma Hayek al bacio, molto scorrevole, dopo, un altro film americano su Rete4, Triplo Gioco, del 1993. In quest’ultimo film ci sono facce sconosciute, ma la scena da cui inizio a vederlo è tutt’altro che propedeutica, sarebbe intrigante se non fanno vedere il microfono che entra in scena, ma in poco più di due minuti si vede altre 5 volte, pure in controluce calarsi dall’alto. Forse il cameramen non si curava molto dell’inquadratura, la mora in scena aizzava il testosterone dei maschietti, e il montatore non poteva far altro che usare il girato disponibile. Però 6 volte è troppo in meno di tre minuti, gli americani, paese in cui gli effetti speciali sono un fiore all’occhiello, dove il budget per fare film è sempre altissimo, ogni tanto ti sbattono fuori film che sembrano realizzati non in economia, ma alla catena di montaggio curandosi poco della qualità pensando che lo spettatore è solo un beota che vuole godersi lo spettacolo.

Spesso può capitare che l’ombra del set si proietti sulla scena ripresa, ma qui hanno esagerato.
Queste disattenzioni m’infastidiscono.

Lunedì 14 Gennaio 2008

La canzone di Manuela Villa

Il telecomando mi ha portato durante un nero, ad ascoltare la canzone di Manuela Villa, respinta giorni fa dalla partecipazione a Sanremo 2008.
Premetto che non sono un esperto, ma l’aria mi sembra buona, purtroppo non ho individuato un motivetto che ti fa venir voglia di canticchiare, appena giunto a metà le musiche mi sembrano eccessivamente celebrative, da farmi pensare che sia iniziato il finale, la canzone sembra costruita per Sanremo. Manuela sembra più preparata di quando l’hanno fatta cantare la settimana successiva alla vittoria dell’Isola dei Famosi. Vedremo se ci sarà di meglio.
Prima della sua esibizione, Simona Ventura le ha ricordato che anche Albano Carrisi, l’anno dopo che partecipò all’Isola, presentò una canzone per Sanremo e la rifiutarono, io vorrei ricordare che non fecero una grande strada nemmeno i primi due accettati, nell’ordine Pappalardo e Dj Francesco, ottennero risultati discutibili sia come partecipazione che risultato discografico perciò più nessuno corre rischi, in primis le case discografiche, e mi chiedo se è per questo motivo che durante tutta l’esibizione sul megaschermo si vedevano solo immagini dell’isolotto dell’Isola dei Famosi. Volevano incoraggiare Manuela?

Domenica 13 Gennaio 2008

Da "Anythings else", una battuta di W. Allen

Sul nuovo canale digitale IRIS, ogni domenica c’è un film d’autore, questa sera è stata la volta di “Anythings else” del 2003 e uscito in Italia nel 2004, Regia: W. Allen con: J. Biggs, D. De Vito, W. Allen.
Non anticipo nessuna trama solo la battuta finale del giovane amico di David (Allen), Jason che lascia la città e mentre è sul taxi vede la ex e borbotta qualcosa, il taxista gli chiede cosa sta dicendo, lui dice:
Jason: “Quanto è strana la vita, e quanto è piena di inesplicabile mistero”
Taxista: “Bhe, guardi ... è come tutto il resto”.

Il film finisce, ma immancabilmente ho continuato a pensare come se pur sbagliando il taxista dicesse un pezzo di verità, il resto, infatti, può essere solo la morte ma da quello che mi risulta è ancora più misteriosa della vita e più difficile da studiare.

Clima pazzo 2008

Vale la pena ricordare che lo scorso anno il 19 gennaio nel nord Italia in alcune località alle ore 14:00 si registrarono fino a 20°C.
Non lo scrivo perché questa data si sta avvicinando, o perché siamo nello stesso periodo, ma perché proprio ieri la temperatura ha raggiunto i 14/15°C nella provincia di Modena.
Gennaio è storicamente uno dei mesi più freddi dell’anno, con una temperatura massima che è pari alla metà di quella rilevata ieri, difficile non relazionarlo con l’evento dello scorso gennaio e sempre più è indicativo dei cambiamenti che dobbiamo prepararci ad affrontare.
Forse ancora non siamo coscienti che a causa dei cambiamenti climatici, rischiamo di conoscere quella che sarà la più grossa migrazione umana sul pianeta Terra.

I grafici riportano i valori del 12-gen-2008 dell'aeroporto di Bologna.