Il nuovo anno è arrivato ma non c’è nulla di nuovo, anzi, le magagne a lungo tenute nascoste stanno per uscire allo scoperto, basta convenga a chicchessia.

Il 19 Gennaio mentre stavo guidando, distrattamente mi sembra di sentire per radio che era la giornata della depressione, in realtà forse stavano dicendo che è in arrivo una depressione atmosferica ma era sbagliata anche quella, gennaio si è inaugurato con una depressione politica, un malessere che porta il comune cittadino non credere più nei politici arrivati alla poltrona non per vocazione ma per fame, una fame molto lontana da quella africana.

In Italia abbiamo una classe politica che guadagna mediamente il doppio di quella tedesca, un parlamentare prende 13.500 Euro + i rimborsi spese e sappiamo tutti come spendono il loro tempo.

La nuova finanziaria ha promesso sgravi fiscali ma a gennaio ci sono stati degli aumenti generalizzati delle bollette e carburanti, quindi, tutto come nel 2007 con le tasse extra di Prodi.

Poi ci mancava solo questa: “Siamo la nazione-zimbello d'Europa: se non hai una fedina penale sporca, non puoi essere un politico...”, ma non solo, una buona percentuale dei nostri parlamentari è ignorante e fa uso di stupefacenti.

Come fiore all’occhiello, che ci colloca dietro i paesi dell’est, abbiamo anche l’emergenza rifiuti, trattata come fosse una calamità eccezionale e non un fattore prevedibile e dominabile, con accuse assurde tra nord e sud, che ha la coda di paglia, perché al nord i termovalorizzatori ci sono. Dopo oltre 10 anni di emergenza nessun arresto o avviso di garanzia.

La Campania, regione con la bandiera nera per l’immondizia, ha come presidente la moglie del ministro della giustizia Mastella, e da pochi giorni è agli arresti domiciliari per disposizione del Gip di Santa Maria Capua Vetere per ragioni diverse dall’immondizia. Il marito si dimette dalla sua carica ma la moglie non molla.

Il capo del governo, Prodi, prende ad interim la carica di ministro della Giustizia. Il governo va in crisi e la Rai non fa nessuna diretta del discorso di Prodi alle camere.

Tutte le energie dei politici, sono sprecate per mantenere in equilibrio i poteri e non per governare o far funzionare bene l’azienda Italia.

Ogni giorno nuove famiglie raggiungono la soglia della povertà in una società poco solidale, qualità che negli anni '50 almeno c'era, oggi se diventi povero rimani isolato, e sempre più spesso la cronaca riporta notizie di tragedie familiari di omicidi-suicidi. I politici in tutto questo hanno la loro parte di responsabilità.

È depressione politica.

La mia cura inizierebbe con la riduzione del 50% del numero dei politici e loro stipendio, un controllo ferreo dei rimborsi e perdita dell’incarico se un parlamentare non raggiunge un minimo di presenze effettive.
Fare i politici deve tornare ad essere una vocazione.