BLOG di Luciano Testi

Domenica 13 Gennaio 2008

Monnezza, a Napoli ha le radici

La ragione di questo post è il video che ho trovato postato in questo blog.
Quello che mi ha colpito di più è il lungo periodo d’immobilità nei confronti dei rifiuti, non limitato a qualche mese, ma oltre un decennio, hanno fatto in tempo a costruire un macello per poi chiuderlo per inquinamento proveniente da una discarica.

Davanti la reggia di caccia dei Borboni a Caserta ci sono mucchi di rifiuti, a Campogalliano in Prov. di MO, doveva passare la TAV a fianco della Villa Vandelli, costruzione neoclassica con parco, un gruppo politico ha chiesto l’arresto della costruenda opera perché il passaggio del treno inquinava la vista e produceva rumore, scordando che davanti la medesima passa in ingente traffico di mezzi pesanti su gomma. Però sono riusciti a far interrare il passaggio della TAV. Bazzeccole.

Mi chiedo se i verdi esistono solo dove non servono.

Il Mattatore ammirava la Parietti?

Su IRIS, uno dei nuovi canali gratuiti del digitale terrestre di Mediaset, ieri sera sul tardi c’era in onda Il Mattatore, per antonomasia Vittorio Gasman, non il film ma una trasmissione televisiva lui dedicata, ho visto solo la parte finale. Tra gli ospiti c’era anche Alba Parietti che anelava farsi dire quale parte avrebbe potuto recitare in teatro, riesce a farsi dare una risposta dopo il terzo tentativo. La Parietti aveva già le labbra che traboccavano dalla loro sede per interventi estetici nonostante fosse ancora molto giovane, riuscì a porre il quesito in forma gradita al Maestro: “Ma io che parte dovrei fare per essere una gran fica”, il Maestro fa una pausa di riflessione e poi risponde con un doppio senso: “Intanto devi cominciare a fare la gran fica”. A dire la verità oggi non sembra che abbia bisogno di farselo dire, ma nemmeno venti anni fa, forse la sua bellezza aveva colpito anche il maestro?

Sabato 12 Gennaio 2008

Fabrizio Corona denunciato, guida senza patente

Da www.corriere.it

  • Era già successo il 2 gennaio: la stradale lo aveva "pizzicato" alla guida di un Hummer. Questa volta il volto simbolo di Vallettopoli è stato bloccato e identificato dai carabinieri intorno all'una di notte nei pressi di largo La Foppa, dove ha una casa. Una gazzella lo ha visto imboccare contromano una strada adiacente, via Parini, a bordo di una Smart. A suo carico è risultato un provvedimento di ritiro della patente da parte della Prefettura di Milano emesso a novembre e di conseguenza il fotografo, oltre alla contravvenzione, è stato anche denunciato. Per giustificarsi, ha detto che stava correndo "per andare dal figlio, in precarie condizioni di salute". Corona è dunque indagato in stato di libertà per guida senza patente mentre al proprietario dell'auto, un 25enne, è stata contestato l'incauto affido del mezzo.

E non sarà l’ultima volta che gli tocca raccontare delle balle.
La fa franca fin che non lo trovano, non è difficile pensare che si comporti così in tutto.
P.S. Solo perché mi sembra una battuta riuscita, non vi sembra che il nome della sua agenzia fotografica “Corona’s” si addica di più ad un'agenzia di pompe funebri?

Venerdì 11 Gennaio 2008

Monnezza e Napoli, perché non si arrangiano?

A Maggio 2007, c’erano stati già degli altri disordini, ora si ripete, il sospetto è che sia una torta su cui vogliono mangiare tutti, facendo pagare il prezzo più alto possibile.
Bisognerebbe lasciarli così come sono, bisognerebbe che lo Stato non promettesse nulla, bisognerebbe che a Napoli siano certi che abbiamo il coraggio di lasciari nella merda fino al collo. Poi finalmente incominceranno a smerdarsi da soli, come si fa in tutte le altre città italiane. Paghiamo già la tassa sui rifiuti urbani, ci mancherebbe che utilizzassero le nostre tasse per pulire Napoli.

Giovedì 10 Gennaio 2008

Grande Fratello 8, i media iniziano a strillare

È iniziato il pressing sui media per richiamare l’attenzione sulla nuova edizione del Grande Fratello. Secondo me, se il GF8, non lo fanno nessuno ci fa caso, 8 edizioni sono tante per un reality che in Italia ha aperto la strada agli altri. Che cosa serviva per catturare l’attenzione della gente? Un caso! E qual è? Un transessuale.
Però non dicono chi è. Non l’hanno inserita per dimostrare la loro apertura mentale, serve per l’audience, e il fatto di non dire chi è, è un gioco psicologico che spinge a guardare. Alla produzione, dell’etica non gliene frega nulla. Oramai in tutti i reality, gli autori devono darsi da fare per tenere gli spettatori incollati alla TV, inserendo concorrenti d’ogni genere, e adesso c’è anche un transessuale. La produzione dice che non saremo in grado di riconoscerla, probabilmente ha completato il suo itinerario con la trasformazione fisiologica della sessualità da maschile a femminile. Secondo me se volevano rispettare il trans, non dovevano nemmeno dire che c’era, solo in questo modo la sua partecipazione sarà alla pari degli altri concorrenti, così è solo sfruttamento.

Batti le bionde, GO

La nuova trasmissione di Enrico Papi è interessante, un concorrente che ritiene un po’ oche le bionde, ne deve battere 50 in una serie di domande di cultura generale e attualità. Alcune informazioni sulle ragazze, come i loro hobby o lavoro, che il concorrente ha a disposizione gli servono per orientarsi sulla migliore tattica e sbaragliare a raffica le bionde sempre più brave che deve affrontare.
Un pilota d’aereo abbastanza sveglio, accumula 42000 Euro e vi rinuncia per battere la cinquantesima bionda, ritenendola oca, sceglie come categoria di domande la letteratura, ma sbaglia lui e la top è pure laureata ed insegnate di letteratura. Eccesso di sicurezza o preconcetti, sono stati il punto debole del concorrente, che in caso di vittoria finale, avrebbe portato a casa 500.000 Euro.
Ovviamente le ragazze cercano di portare il concorrente fuori strada dandogli informazioni anche fasulle su se stesse, eccetto il loro mestiere che viene citato a favore del concorrente, quindi, c’è un sottile gioco di psicologia che rende interessante la trasmissione, ma solo se il concorrente è sveglio, infatti, sono rimasto incollato per vedere che fine faceva l’ultimo concorrente, ma dopo un po’ che è entrato il primo, ho cambiato canale, quindi, se non toppano nella scelta dello sfidante Italia1 si fa una bella fetta d’ascolti.

Mercoledì 9 Gennaio 2008

Manuela Villa contro Sanremo e Pippo Baudo

Manuela Villa, dopo la partecipazione al reality “L’Isola dei Famosi”, pensava d’avere le porte aperte anche per il più famoso festival della canzone italiana, invece non fa parte del cast di Sanremo 2008. Manuela, intervistata da Signorini, dice d’aver presentato una romanza che se cantata da Bocelli, sarebbe accettata. In seguito alla partecipazione a Sanremo di Pappalardo e a quella di Francesco Facchinetti, anche loro fuoriusciti dall’esperienza dell’isola, che non ebbero nessun seguito di rilievo, l’organizzazione (cioè Pippo Baudo) ha pensato bene di escludere le canzoni con un ristretto target di pubblico ma Manuela non ci sta, e ne parla ovunque, internet, blog, forum, radio.
Alla fine Manuela continuerà ad avere il suo pubblico tradizionale e a fare le serate come fa Pappalardo o Francesco F., se fa un nuovo e primo CD di canzoni sue e nuove, vedremo. Intanto Manuela ha poco da criticare la Tatangelo, dicendo che non è una vera artista perché dietro c’è l’esperienza di Gigi D’Alessio, ma anche lei non è da meno utilizzando i successi di suo padre.

Martedì 8 Gennaio 2008

STAR WAR, sassi per battere i cattivi

Il ritorno dello JediNelle sale, vidi Guerre Stellari, poi seppi che ci fu un secondo episodio e un terzo e null’altro. Ora Italia1 ha riproposto l’intera serie e sono ben sei episodi, l’ultimo è andato in onda questa sera stessa. Mi piace l’idea che l’uomo con i suoi mezzi possa attingere ad un’energia universale, che in molti anelano sfruttare anche nella vita reale, ma nella finzione del film essa conduce facilmente verso la sete di potere, lasciandosi prendere dalle forze del male, “La morte nera”, mentre gli Jedi lottano per mantenere gli equilibri in uno spazio il più ampio possibile, la galassia. Una specie d’inferno e paradiso riproposto in chiave fantascientifica, grandi artisti o letterati si sono cimentati su questi temi.

Nell’ultimo episodio, quello del 7-Gen-08 “Il ritorno dello Jedi” agli effetti speciali che all’epoca in cui sono stati realizzati erano già molto sofisticati anche se la dinamica degli androidi lasciava ancora a desiderare, si sono aggiunti sassi, frecce e lazi lanciati da una specie molto pelosa di bassa statura e con un linguaggio molto primitivo. Il contributo di queste armi rozze, sorprendentemente ha permesso di vincere la battaglia sul campo contro cannoni a raggi laser e quant’altro d’artefatto e potente si possa immaginare.

Chi l’avrebbe mai detto che il regista Richard Marquand e lo sceneggiatore Geroge Lucas alla fine si sarebbero stancati di effetti speciali.

Alla fine anche il giovane Jedi, Luke Skywalker riesce a vincere contro la morte nera, e a riportare la serenità nella galassia, un finale dove il bene trionfa sul male, tipico per una programmazione natalizia, anche se è già passato qualche giorno.

Telegatti o TelaTiro?

TelegattiI Telegatti organizzato da Sorrisi e Canzoni, anche quest’anno rimane fedele a se stesso, era già successo nel 2004 che la trasmissione culturale di Paone, La Macchina del Tempo finisse nella stessa categoria dove c’era l’Isola dei Famosi, ovviamente la trasmissione di Simona Ventura prese il premio e Paone per la prima volta perse le staffe in pubblico e disse quello che pensava. Quest’anno che hanno combinato? Hanno messo nella medesima categoria “Informazione e approfondimento”, Matrix, Lucignolo e Alle Falde del Kilimangiaro, insomma, sia Mentana che Licia Colò saranno contenti di avere tra i piedi Lucignolo, e siccome la gente si diverte di più proprio con Lucignolo, e fa maggiori ascolti, chi beccherà il premio? Nei blog è quasi un coro (contro) a partire da Davide Maggio's, eppure i curatori di quest'evento vanno oltre imperterriti.

Alla fine la caduta di credibilità porterà con se un calo d’audience, ... o usano questi mezzucci per creare pathos? Se fosse una commedia si direbbe che c'è del vero nel marcio. Che poi si ritrovano insieme Baudo e Michelle, mi sorprende, a Sanremo lo scorso anno, il siciliano fece di tutto per sminuire il ruolo della svizzerotta, a tal punto che non aspettò molto a dichiarare chi sarebbe stato il suo prossimo partner, probabilmente il dio denaro per entrambi vale molto di più di una caduta in pubblico.
Forse anziché TeleGatti dovrebbe chiamarsi TelaTiro.

Io rottamo, tu rottami, ... quanto rottamate!

Ma quanto mi ha rotto questo compiacersi di rottamare, uno deve farlo perché gli sta simpatico Fiorello e company? Se lo spettacolo è bello fa piacere una replica, ma non siamo rimbambiti, adesso baaaastaa! Se volete che la gente vada a comprare le macchine, ditelo apertamente, non fate i parolai, soprattutto non aspettate che abbiano già speso la tredicesima e in anticipo la prossima busta, soprattutto non dopo gli aumenti a raffica che sono arrivati ad inizio anno, a partire dal carburante. A proposito di carburante, fossero capaci di fare macchine in grado di risparmiare, il gioco varrebbe anche la candela, ma se uno lo deve fare solo come segno distintivo, fateci risparmiare almeno il costo della pubblicità!

Lunedì 7 Gennaio 2008

Dragon – La storia di Bruce Lee

So che è un film vecchio, ma io li vidi tutti, ed ho rivisto anche quello che hanno messo in onda questa sera su Italia1. Per Bruce l’America è esistita davvero, ha realizzato un sogno. La sua morte non è una leggenda, un servizio molto serio e approfondito, fatto a oltre 10 anni dalla morte, appurò che non ricevette un’adeguata assistenza sanitaria. Non gli diagnosticarono un’allergia alla cocaina che lui prendeva per rilassarsi, lo zibaldone in cui era entrato gli dava più stress di quello che era in grado di sopportare. Quando morì, i medici non volevano diagnosticare la sua morte, il corpo rimase fermo in ambulatorio oltre 10 ore, in attesa che qualcuno avesse il coraggio di farlo. Nessuno voleva la responsabilità di dichiarare morto un personaggio che a Hong-Kong appariva anche nelle copertine delle riviste di giardinaggio. Morì a 32 anni, a tre settimane dalla prima ufficiale del film "I tre dell'operazione drago".

Suo figlio Brandon Lee, famoso per la parte nel film “Il Corvo”, morì a tre scene dalla fine del film a causa di un’arma difettosa, non la ripulirono e un frammento di un bossolo lo colpì. Aveva 28 anni.

Bugatti Veyron, potenza divisa in due chiavi

Risiedo e lavoro in un’area dell’Emilia Romagna dove l’automobile fa parte della nostra cultura, come lo erano i cavalli nel far-west. Nel raggio di poche decine di km dalla Ghirlandina di Modena esistono o esistevano costruttori che hanno fatto la storia dell’automobilismo, sono stati dei pionieri e alcuni di loro tutt’oggi fanno ancora sognare i fans club sorti per sostenere dei capolavori dell’ingegno e creatività.
Facciamo alcuni nomi:
Bugatti
De Tomaso
Ferrari
Lamborghini
Maserati
Pagani Automobili.
Con questo post, inizio una serie con la Bugatti dei record, ne seguiranno per gli altri marchi ma sparsi nel tempo e forse non più in ordine alfabetico.

Il marchio storico della BUGATTI, fondato da un italiano, è attualmente di proprietà del gruppo Wolksvagen, che lo ha acquisito dopo il fallimento del tentativo del modenese Romano Artioli, di rinverdirne i fasti conquistati alla 1000Miglia.
Non avessi fatto una ricerca, avrei pensato che l’auto fosse di origine italiana, lo era solo il suo ideatore, Ettore Bugatti di Milano, ma creò l’azienda in Germania a Molsheim che divenne francese dopo la prima guerra mondiale, ma la Francia pensò di requisire l’azienda nel 1955, forse perché gli italiani e i tedeschi erano poco popolari?

Nel 1987 Romano Artioli riesce a trovare i fondi con l’aiuto di alcuni sponsor tecnici per avviare la produzione della EB110 che fotografai al MotorsShow di Bologna (chissà dove ho messo la foto) creando uno stabilimento a Campogalliano in provincia di Modena. L’obiettivo era quello di produrre 150 veicoli per anno, ma dopo 129 prodotti in 5 anni ed anche l’acquisto della Lotus per dimostrare che erano in buona salute, che per assurdo fu risanata, arrivò il fallimento.
Nonostante la scheda tecnica della EB110 fosse all’avanguardia con d’aspetto elegante ed esclusivo e fortemente sportiva, un must per i patiti delle prestazioni elevate ma docili da usare, non ottenne dal mercato l’adeguato riscontro.
Nel 1999 arrivò l’accordo con il gruppo tedesco che mise in porto il progetto di un nuovo veicolo superpotente e tecnologico, con un vantaggio incolmabile sulla concorrenza di almeno una decina d’anni, innalzando prima di tutto e paurosamente le prestazioni.
Il risultato di questo progetto è il motivo di questo post, in pratica la Wolksvagen dopo aver avuto i diritti all’uso del marchio, si è insediata a Molsheim dove ebbe origine, trasformandola in un atelier, dove il veicolo è assemblato dopo aver commissionato le parti necessarie a disegno. Il progetto doveva essere folle per le prestazioni, infatti, un motore da 8000 cc, 16 cilindri come le prime BUGATTI, e ben 1001 CV, che spingono il veicolo di 1880 kg a 407 km/h, ha richiesto la rivisitazione di parecchi organi per evitarne la rottura o il surriscaldamento, causando anche un notevole ritardo arrivando al primo cliente nel 2005.
Da allora i pochi proprietari che la possiedono, fanno confronti con tutti i tipi di veicoli, auto moto e pure aerei militari, basti ricordarsi che vince sempre, le riviste specialistiche a loro volta fanno le classifiche e in cima c’è sempre la BUGATTI, modello Veyron 16.4.
Per gli intenditori basti pensare che la coppia raggiunge il valore massimo di 1250 Nm a 2200 g/1’ e la curva di coppia rimane piatta fino a 5500 g/1’, probabilmente con interventi dell’elettronica per non superare le capacità della trasmissione.
Ora riassumiamo i dati tecnici che ne fanno il numero uno al mondo.

Accelerazione
Da 0 a 100 km/h Da 0 a 200 km/h Da 0 a 300 km/h Da 0 a 400 km/h
2,5 sec 7,3 sec 16,7 sec 55,6 sec

Velocità
A 200 km/h costanti richiede 270-280 CV, ne rimangono ancora 720.
Il 19 Aprile 2007 ha ottenuto la certificazione di auto più veloce con una velocità massima di 408,47 km/h.
Lo spoiler idraulico posteriore interviene oltre i 220 km/h aggiungendo 350 kg di deportanza.
Una chiave supplementare, abilita allo sfruttamento delle massime prestazioni fornibili dal veicolo e pista permettendo, di raggiungere e superare i 400 km/h, in tal caso lo spoiler posteriore è sollevato, ma perfettamente allineato per ridurre la pressione sui pneumatici, la macchina sta incollata a terra per il suo peso e propria deportanza.

Decelerazione
Da 100 – 0 km/h in 2,3 sec o 31, 4 mt.
Da 400 – 0 km/h in 10 secondi.
Lo spoiler si solleva a 55° in 0,4 sec, appena si toccano i freni ad oltre i 200 km/h, agendo come dei flap negli aerei.
I dischi dei freni sono in carbon ceramics ed in frenata la superficie può raggiungere i 1.100 °C, il diametro di 400/380 mm ant/post

Struttura
Sono stati impiegati i materiali che garantivano le migliori prestazioni e il minor peso.
Bielle, pistoni, scarichi, e viti in titanio.
Magnesio per le valvole.
Monoscocca in fibre di carbonio, progettata con criteri simili alla F1.
Passo ridotto e altri accorgimenti, portano il peso complessivo dell’auto a 1.888 kg.

Elettronica
Intanto la macchina è cablata con tecnologia avionica, ed una centralina che controlla 26 dispositivi, in caso di errore, la BUGATTI riceverà automaticamente la segnalazione, qualunque sia la posizione del veicolo nel mondo. Alcune funzioni sono controllate vocalmente, e con Bluetooth si possono fare telefonate e controllare il GPS utilizzando un PDA apposito. Il sistema audio e basato sulla raffinata tecnologia tedesca Burmester. Inutile precisare che tutti i parametri di funzionamento del motore, sono consultabili. Faccio notare che il cruscotto ha un curioso strumento che conta i cavalli che nemmeno il Conte Cavalli poteva sognare, arrivano fino a 1001. L'eletronica gestisce anche lo spoiler, fino a 220, rimane a riposo, dopo interviene per contribuire alla deportanza, oltre i 375 km/h e la famosa seconda chiave si mette a 2° e in frenata diventa un flap intervenendo in 0,4 sec.

Prove
La macchina ha subito test severi in condizioni estreme e ripetutamente da –20°C a 50°C. La potenza specifica di questo 8 litri è di 125 CV a litro, pari a 91,9 KW a litro, tanto per renderci conto se è tirato o no, una FIAT Bravo 1,4 da 150 CV ha una potenza specifica di 107,1 CV/litro, e facendo i confronti a litro, sembra lo abbiano spremuto, ma non più di tanto. In totale hanno fatto 50.000 km di test, e sul loro sito si legge che mentre facevano foto su un lago ghiacciato, il van con le attrezzature di ripresa rimase bloccato dalla neve, usarano la Veyron per salvarli, non per nulla ha quattro ruote motrici permanenti. I pneumatici, sono più robusti di quelli di F1 per: velocità, potenza trasmissibile e carico, sono prodotti su richiesta solo dalla Michelin.

Estetica
Sicuramente la carrozzeria un po’ ha dovuto piegarsi alle esigenze della meccanica, tra queste le grosse prese d’aria per alimentare il motore con le sue quattro turbine, in generale non vi sono ricerche estreme, da’ l’impressione di robustezza e tale deve esserla per fare 400 km/h. Il frontale con il classico logo a ferro di cavallo, è interpretato in chiave moderna. La carrozzeria è bicolore, alcuni abbinamenti sono anche discutibili, ma su dettagli di questo genere si sorvola, qualunque colore ha rimane la numero uno. Gli interni sono semplici, funzionali, con strumentazione circolare, al cui centro capeggia il contagiri, l’elettronica è poco appariscente, anche se il suo funzionamento dipende esclusivamente dall’elettronica.

Il sito della BUGATTI, ottimamente realizzato è ricco d’informazioni, anche storiche sul marchio, ma stranamente, oltre non esservi nella pagina Press Review, nessun link ad articoli scritti da riviste italiane, mi viene qualche sospetto, anche nella pagina Literature, possibile che non vi siano pubblicazioni relative alla parentesi in Italia a Campogalliano tra il 1987 e il 1995? Forse i tedeschi non amano far sapere che il cuore originale era italiano?

Ecco una serie di link sulla Bugatti:

Sito ufficiale della Bugatti.
http://www.bugatti.com/en/home.html
La parentesi italiana della Bugatti a Campogalliano. (Nella foto la EB110 del 1994)
http://www.omniauto.it/magazine/135/l-avventura-della-bugatti
1990 Studio Bugatti 1300 (nel periodo italiano).
http://www.conceptcars.it/martin/bugatti.htm
Un architetto concepì un prototipo avveniristico con principi di sicurezza passiva, ancora oggi ineguagliati (nel periodo italiano).
http://www.virtualcar.it/?p=6964
La Veyron ha appassionato anche l'esperto di yahoo!
http://it.cars.yahoo.com/050912/254/3duiu.html
9 tra le migliori supersportive a confronto, la Veyron non ha avversari.
http://www.youtube.com/watch?v=9hy7LZWnCUI
Video: in pista con la Bugatti EB110SS del periodo italiano.
http://www.autoblog.it/post/11477/video-in-pista
Chi vuol essere Bugatti Veyron (Forbes nel 2005 si accorge della Veyron).
http://www.pianeta.com/map/index.php/idQ11537
Videos: Supercar Videos, interessante soprattutto per l'audio che fa sentire bene il motore, con una sonorità piena, forte e rotonda, se ne avverte la potenza.
http://www.evo.co.uk/videos/bugatti_veyron.html
Burmester - High End Sound - Bugatti Project.
Il non plus ultra come acustica, su internet gli audiofili ne parlano solo bene di questa tecnologia audio.
http://www.burmester.de/english/bugattiproject.html
Una strana sfida, auto contro aereo, la Veyron contro l'aereo militare Eurofighter, l'auto perde.
http://www.youtube.com/watch?v=3XhgaunWHbY

Domenica 6 Gennaio 2008

Buttati in politica e risolvi il “caro vita”

Angela MerkelAdesso è chiaro perché in Italia ci sono così tanti politici e amministrazioni da finanziare con le tasse dei cittadini. Guardatevi la tabella sottostante, ripresa da StudioAperto1 di domenica 6-gen-2008, è solo un esempio, penso che a Roma le modalità non cambino di molto, anzi, forse peggiorano, nel senso che aumenta il divario tra cittadino e politici.
Penso che un referendum per dimezzare lo stipendio a tutti i politici del 50%, avrebbe un enorme successo e una notevole partecipazione da destra e da sinistra. Credo che dopo ci saranno meno poltrone occupate “abusivamente”, da pseudopoliticanti che pensano a come aumentare il prelievo fiscale per mantenere alta la qualità della propria vita.

Cancelliere tedesco, Angela Merkel (nella foto), 19.300 Euro/mese
Presidente provincia Bolzano Luis Durnwalder, 25.600 Euro/mese

Ministro Esteri tedesco, 12.800/mese
Vice presidente Giunta Bolzano, 24.300 Euro/mese

Ministro sanità tedesco, 16.300/mese
Assessore sanità Bolzano, 22.900 Euro/mese

P.S. A Bolzano ci sono 500.000 abitanti e in Germania, 82 milioni.

Abbasso certi utilizzatori di trolley

Avrei dovuto scrivere, abbasso i trolley, in certe situazioni sono molto comodi, ma alcuni li sanno rendere così fastidiosi da farmeli odiare. In un aeroporto molti viaggiatori hanno i trolley come bagaglio a mano, di quelli entro i limiti dimensionali, ma in mano a certi individui diventano un ostacolo urbano se non un pericolo per le povere scarpe e i piedi che ci stanno dentro. Vi è mai capitato d’incrociare un “trascinatore” di trolley mentre sta facendo una curva e voi siete sul lato interno, proprio quello dove sta il “carretto”, ebbene, quando capita succede sempre che più internamente alla curva c’è sempre uno scaffale, un muro, una persona che sta conversando, potete solo sperare che l’incauto “carrellista” se ne accorga, invece no, guarda fisso verso l’esterno della curva, a questo punto pensi che abbia proprio deciso d’ignorarti per il gusto di colpirti facendoti credere che non si era accorto di te. Situazione molto critica, il malefico trolley meriterebbe un calcione, devi essere abile, lo devi dare come se fosse causa dell’ultimo passo che stai facendo, per poi automaticamente portare la mano alla gamba come se ti fossi preso una botta, facendo pure una faccia dolorante, ma nel 100% dei casi è più da arrabbiato, ma non ci mettono molto a capirlo.

Immaginate un portatore di trolley, l’ingombro della sua sagoma frontale aumenta di circa 40 cm, quella laterale presenta un’appendice più lunga di un metro, chi lo usa spesso tiene conto solo degli ingombri di sé senza il “carrettino”, sembrano a caccia di una vittima la quale sentendo il rumore di rotolamento delle ruotine ha sentore del peso che vi è dentro ed anche degli effetti di una probabile botta in seguito ad uno scontro, semplicemente la comodità del trolley autorizza a comportamenti eccessivamente pigri e di disinteresse degli ostacoli o fastidi recati a chi si muove normalmente.

VS

Bene, tutta questa storia è solo una premessa per farvi capire il mio disappunto quando nei supermercati COOP a Modena ho visto che hanno sostituito i cesti di plastica da 30 litri (nella foto a sinistra) con degli altri da 43 litri in versione trolley (foto a destra), sempre ed esclusivamente di colore rosso, d’altronde è una COOP rossa. Una rapida riflessione mi ha fatto capire che l’unico scopo era quello d’aumentare il potenziale di spesa di ogni cliente che prende un cesto, la considerazione nasce dal fatto che molti arrivano alle casse con il cesto pieno, allora se questo fosse più grande sarebbe meglio, avrà pensato qualcuno pagato apposta per pensarci, e se fosse munito anche di ruote e un comodo manico per portarselo a spasso faremmo un ottimo servizio e la gente penserebbe che pensiamo a risolvere i loro problemi, specialmente per le persone anziane o deboli. Tutto bello, ma fino a che non arrivano alla cassa, oltre la quale i prodotti acquistati devono essere portati via usando le classiche sportine di plastica. Ora se fai la spesa pensando a quanto puoi portare via dentro una sportina di plastica perché vuoi un braccio libero, il cesto-trolley non arriva a riempirsi nemmeno a metà. Molte persone quando sanno che devono acquistare merce che dovrà stare in due sportine di plastica, prendono direttamente il carrello tradizionale, quelli che vanno via con due sportine sono pochi, ma credo che ogni volta si pentano.

A Grandemila avranno almeno 300 o 400 cesti, ora mi chiedo dove saranno finiti quelli di prima, saranno riciclati presso qualche supermercato emergente, o forniti in conto pagamento a peso per riciclaggio della plastica?

Sabato 5 Gennaio 2008

Anno nuovo vita vecchia

Lo scorso anno a gennaio ho bucato una gomma, nulla di strano, capita, ma a marzo ne ho bucato un’altra, comincia ad essere un po’ troppo, erano anni che non bucavo. È una bella scocciatura, ma per fortuna non ho problemi a sostituire una gomma da solo, e con la ruotina di scorta utilizzabile fino a max 90 kmh raggiungere il gommista vicino a casa.
Secondo voi stamattina che cosa è successo?
Siamo a gennaio e come lo scorso anno, ho bucato una gomma, per fortuna mi sono accorto che era sgonfia appena uscito dal passo e nella stessa via ho anche il gommista che ho raggiunto ai 20 km/h, il pneumatico si è salvato.
Ora spero che a marzo, ma soprattutto a luglio non ricapiti quello che è successo lo scorso anno.
Anno nuovo vita vecchia.

A parte il mio problema, ne approfitto per dare alcuni consigli per consumare meno carburante, basta controllare la pressione dei pneumatici almeno ogni 5000 km, se ne fate pochi, ogni 6 mesi. Quest’accorgimento non fa solo risparmiare, ma rende più sicuro il veicolo in caso di frenata., secondo i pneumatici che montate, bastano anche pochissimi decimi d’atmosfera per avere dei vantaggi.

Vi consiglio la lettura di questa pagina dell’ACI, molto istruttiva, dove potrete scoprire il significato dell’immagine allegata in questo post.