Mi sono visto la parte finale di “Un giorno in pretura” del 23-Feb-08, era di scena la Juventus accusata di frode sportiva.
Ho assistito all’interrogatorio di due calciatori e del perito che ha fatto la relazione sulle loro analisi del sangue, occorse a seguito di traumi sportivi e controlli generali.
I calciatori di fronte a certe domande sapevano troppo poco e il perito veniva spacciato per un incompetente dalla difesa, ostacolandolo più volte, ma era inconfutabile che le analisi che gli sono state sottoposte portano a concludere che delle semplici vitamine non danno quei risultati e nonostante che non si sia provato l’uso di ematopietina, un potente fattore di crescita, alla Cassazione è bastato il risultato del perito e l’aumento della massa muscolare dei calciatori, per condannare Riccardo Agricola e Antonio Giraudo medico e amministratore delegato (vedi foto). Condanna non eseguita perché il reato è andato in prescrizione, ma che comunque arriva come una brutta stangata sullo sport.
Una prova indiretta e i suoi effetti, mi sembrano, da comune cittadino un po’ pochi, dopo tanto tempo che se ne discute e alla terza sentenza definitiva della Cassazione. Per non avere contestazioni dovrebbero fare come nel ciclismo, praticare a spot prelievi di sangue.
Non è un caso che la tecnologia, da ogni parte la si guardi o utilizzi, pone problemi di etica, ma prima di tutto deve essere salvaguardata la salute degli atleti.
E’ opinione comune che si abusa troppo nell’uso di sostanze non sempre lecite, anche nello sport dilettantistico, che teoricamente si pratica per stare in salute.