Non si tratta dei figli piccoli, ma di preziosi Euro risparmiati dal governo Prodi, e di cui non si è mai sentito dire che fine hanno fatto.

Progenitore del termine è stato un inaspettato maggiore introito derivato dalle politiche economiche del governo precedente e di cui il governo Prodi ha cercato in tutti i modi di prendersi i meriti. Avevano detto che lo usavano per migliorare le pensioni ma non se ne seppe più nulla. Con le elezioni già programmate, Padoa Schioppa, ministro della finanza, si lascia sfuggire una dichiarazione poco popolare: “Forse il tesoretto non esiste”, qualcuno oggi ne sa qualcosa?

Due anni fa il governo Prodi a pochi giorni dalla sua formazione, fece un D.L. per annullare la costruzione del ponte sullo stretto di Messina (voleva anche eliminare la festa del 2 Giugno, ma questa è un'altra storia), è vero che l’operazione era finanziata da un consorzio, ma lo Stato avrebbe dovuto costruire le infrastrutture d’accesso e nel programma c’era anche l’ammodernamento delle linee ferroviarie di gran parte della Sicilia.
Gli Euro risparmiati dove sono finiti?

Tutti i cantieri importanti interrotti o nemmeno aperti, a partire dalla TAV, dal Mose e ammodernamento d’alcune tratte autostradali, hanno sicuramente permesso di mantenere in cassa altri Euro, ma che fine hanno fatto?

Con il caso Alitalia, invece, di tesoretti ne sono stati spesi tanti, se è vero che ci sono circa da 2000 a 7000 esuberi di personale, come mai puntualmente si sono verificati scioperi del personale di volo? Ovviamente gli esuberi sono voti sacri per chi è al governo, della serie “Pensa alla poltrona, che gli altri si arrangiano da soli”, purtroppo con le tasche di pantalone, cioè le nostre tasse. Spero proprio che Alitalia finisca in mani straniere, così finalmente un soggetto non coinvolto, e non italiano, può sanare quello che gli pare senza preoccuparsi dei voti.

Ma ho una domanda, per quale ragione assurda il governo ha tenuto posizioni statiche su certi argomenti, lasciando incompiuto il lavoro fatto dal governo Berlusconi, fino al punto che adesso, questa specie di vendetta politica, gli si ritorce contro. Io non sono un economista ma se gli esuberi Alitalia si licenziavano, intanto si risparmiavano dei capitali, poi davo il via ai nuovi cantieri utilizzando parte dei licenziati. Ad oggi avrei qualche opera pronta o da finire e l’Alitalia, forse salva. Non mi venite a dire che il personale d’esubero non può accettare altri lavori, perché per lavorare a Milano si trasferiscono dalla Sicilia, è finito il periodo d’oro dei lavori ben remunerati senza fare un tubo tutto il giorno.