BLOG di Luciano Testi

Venerdì 4 Aprile 2008

Red Eye

Ieri sera mi sono visto il film “Red eye”, con la nostra Monica Bellucci, dottoressa in missione umanitaria in un paese africano, e Bruce Willis mandato dall’esercito a recuperarla perché vi è appena stato un colpo di stato ed è in atto un’atroce pulizia etnica.
Durante il recupero, l’eroe duro e con mentalità militare, ne rimane colpito e decide che è suo compito impedire che lo squadrone della morte prosegua nella sua missione portando in salvo un gruppo di persone raggiungendo il vicino confine di una nazione amica.
Il film termina con questa frase: “Perché il male trionfi è sufficiente che i buoni rinuncino all’azione” di Edmund Burke.
Mi sono detto che sicuramente ci saranno stati molti politici che si sono ispirati allo stesso principio per mascherare secondi fini.

La linea con qualcosa in più

Una nota (io non la conoscevo) azienda, Kelloggs, produttrice di fiocchi di cereali ha realizzato uno spot da cui ho tratto questo fermo immagine. Da subito ho notato che anche loro non hanno resistito nell'usare un iMac nelle immagini d'ufficio. Nei vari ambienti in cui si consuma il loro prodotto, sono dominanti il colore bianco e il rosso come il nome Kelloggs, la cui “K” domina sulla confezione.
C’era il problema di mascherare il marchio della mela che appare sul retro del computer, e lo hanno fatto non in un modo posticcio come nella pubblicità Wind, ma integrandolo perfettamente con il resto dell’ambiente, aggiungendo una linea rossa, e guarda caso, il titolo del post è usato per spiegare che i loro cereali aiutano a mantenere la linea, con dei rimandi chiave alle immagini appena viste.
Alla fine dello spot, finalmente si vede la confezione del prodotto, mi delude perché il suo aspetto è sicuramente più brutto dello spot, dimostrando che spesso quando le aziende hanno un’idea non ottengono il miglior risultato d’immagine senza l’uso di professionisti esterni. Vorrei perfino azzardare che il lay-out della confezione su indicazioni di massima, l’ha creato il primo grafico della tipografia incaricata di fustellare la scatola e realizzare le buste, senza fare studi mirati, ma con risultati mediocri.