Merita un confronto il sito ufficiale xfactor.tv con quello italiano xfactor.rai.it perché vedrete che non solo è stato copiato il format, ma tanto per non sbagliare anche il sito riprende l’impaginazione originale, logo e colore grafica.
Da notare a fianco del logo le cover dei concorrenti che possono scorrere, meglio dire “sfogliati” in pieno stile iTunes o iPhone e non poteva essere diversamente, visto che sono le canzoni l’oggetto chiave del contendere.

Nel sito italiano però stranamente si perde l’effetto di fluidità e manca il cursore di scorrimento, offrendo un’esperienza d’uso sicuramente meno interessante. Sono convinto che certe cose o si copiano bene, o si lascia perdere.

Un sicuro indice del successo della trasmissione inglese è individuabile dal numero di banner contestuali sul lato destro del portale, tutti sponsor paganti e assenti nella versione italiana, ma sarà sufficiente giustificarsi dicendo che noi abbiamo meno propensione ad usare internet? Direi di no perché grandefratello.mediaset.it ne ha alcuni e anche molto cari, un bannerino in fondo alla pagina è capace di costare 50.000 Euro per la durata della trasmissione. Sicuramente anche in Italia ci saranno i Factor-maniac che leggono tutto quanto si può sapere su questa trasmissione, ma qui entra in ballo anche il fattore qualità, ad esempio i gruppi di Morgan pur facendo prove molto piacevoli, non trovano riscontri nella tradizione italiana, poco incline ad inquinamenti. Tutto questo si traduce in una percentuale d’ascoltatori tra il 10 e il 12%, a dire il vero però stabile e fedele.

Che la trasmissione meriti, per esempio lo si può dedurre dai due cantanti del video sottostante, per la precisione una cantante e un gruppo, dopo averli ascoltati chi avreste il coraggio d’eliminare? Il pubblico ha eliminato il gruppo.