Beppe Grillo ha tutte le ragioni di questo mondo, ad essere doppiamente incavolato contro il ministro delle finanze Vincenzo Visco (vedi foto) e company, che hanno deciso nell’ultimo giorno del loro mandato di mettere in chiaro tramite il sito dell’agenzia delle entrate le dichiarazioni dei redditi del 2005 di tutti gli italiani.
Pubblicare sul web i redditi degli italiani è stato l’ultimo colpo di genio del governo uscente, che ha agito pensando di fare un atto dovuto in virtù di una trasparenza, senza fare la benché minima consultazione con le parti interessate. Invece, quest’azione si è rivelata ai confini della deficienza professionale perché mettere on-line dei dati sensibili senza l’autorizzazione dei diretti interessati significa violare la Legge sulla privacy.
Beppe Grillo scrive nel suo blog che in questo modo si dà una mano alla mafia per andare a chiedere il pizzo a colpo sicuro, casomai sarà vero per le piccole realtà economiche, ma in passato i rapimenti li hanno sempre fatti e non si sono mai sbagliati e di certo non avevano bisogno dell’aiuto dell’ufficio delle entrate.
Uno degli aspetti più assurdi è che l’ex ministro Visco, ha dichiarato che il provvedimento era pronto da tempo ma ha evitato d’attuarlo durante la campagna pubblicitaria per par condicio, la qual cosa mi fa scappare da ridere, perché se non lo ha fatto pensando che la sua “trasparenza” potesse essere un fattore decisivo a vantaggio della sinistra, non ha capito una mazza ed è stato un bene che se ne sia andato.
Pubblicare quei dati in campagna elettorale, significava solamente perdere non altri 10 punti in percentuale nel risultato elettorale, ma 20 come minimo, in ogni caso rimane nella memoria degli italiani, come l’ultima frase famosa di Prodi durante la precedente campagna elettorale, “Noi ridurremo le tasse”, poi si è visto com’è andata.
All’inizio dicevo di Beppe Grillo doppiamente incavolato, la prima volta perché durante il mandato di Prodi ha cercato in tutti i modi di aiutarlo incontrandolo per portargli “Le primarie dei cittadini”, sarà perché non è stato ascoltato che dopo l’ha mandato a “V-Day”. La seconda incavolatura è perché con questa trasparenza è saltato fuori che il reddito imponibile del Sig. Grillo dell’anno 2005 è stato di ben 4.272.591 d’Euro, insomma, non sono bazzeccole, verrebbe da chiedersi come ha fatto, ci è riuscito solo con la vendita di libri e DVD?