Sembra incredibile che per rilanciare la vita economica del centro di una città, non si debba fare appello a formule magiche di economisti o ad un primo cittadino illuminato ma a qualche unità di polizia in più. Modena può ritrovare la vita di un passato solo se riesce a garantire la sicurezza dei suoi cittadini, che purtroppo richiede anche una certa volontà politica, perché i comitati dei cittadini, 12 fino ad oggi, da soli non sono sufficienti, occorre incrementare notevolmente l’organico del personale delle forze dell’ordine, ma la gestione cieca della sicurezza in città prosegue come se negli ultimi 20 anni nulla fosse mutato.

Ad esempio, a Sassuolo un comune limitrofo e famoso per il comprensorio delle ceramiche, nel 2007 un intero quartiere, Braida, era in mano alla malavita, ma i vertici politici del comune si sono mossi a chiedere aiuto per far arrivare aiuti da Bologna, solo quando le violenze continue che avvenivano, si sono diffuse lungamente sui giornali nazionali, nonostante chi fosse all’opposizione politica affermasse da tempo iniziative per riprendere il controllo del territorio. Ieri ad esempio a Braida hanno posto sotto sequestro 56 appartamenti, e foto-segnalati 15 clandestini.
Modena non è ancora arrivata a questi livelli, ma di notte il centro storico non è più dei modenesi, e nelle piazze si svolgono principalmente attività illecite, ma anche durante il giorno capita di tutto, e i giornali locali con gli scippi, furti in banche, negozi, appartamenti, auto, stupri e inseguimenti, riempiono le pagine il giorno dopo.
Nel centro storico il valore degli affitti scende a picco, i modenesi non vogliono più starci, favorendo chi produce reddito in modo illecito, con la conseguenza che anche durante il giorno i negozi sono meno frequentati perché si va nei grossi centri commerciali, dove si può fare con più sicurezza la spesa fino alle 22:00.
Tra Modena e Sassuolo, negli ultimi giorni i sequestrati di cocaina e altri tipi di droga hanno permesso di toglierne dalla circolazione più di 15 kg.

L’opposizione politica di destra, a Modena conosce ampiamente la problematica, ho avuto modo di visionare alcuni documenti e video reperibili su internet, ma sono inefficaci, non in grado di incidere in alcun modo sulla giunta comunale, sembrano fatti per raccontarsela.

Continuare così, significa far morire il centro storico e le sue piccole realtà economiche, si salva forse la via principale, la storica Via Emilia.

Nonostante in questi ultimi anni la Polizia Municipale, abbia ampiamente rimpinguato le casse con foto-red e Autovelox, non mostra la minima intenzione d’usare queste entrate per aiutare la Questura e Carabinieri a pattugliare Modena.

Con queste problematiche in crescita, negli ultimi anni l’attuale giunta comunale di Modena ha delocalizzato dal centro storico ai quattro punti cardinali le forze dell’ordine (Vigili, Polizia, Carabinieri e Finanza), lasciando nell’abbandono il centro storico, dando dimostrazione di scarsa lungimiranza nel governare una città che deve stare al passo con problemi crescenti. Lo scorso anno il Comune e la Prefettura hanno ottenuto dal Ministero degli Interni un rinforzo di 25 unità, ma dalle cronache locali, non sembrano mai arrivati, forse 100 unità sarebbero significative. Le prossime elezioni comunali, l'attuale giunta di sinistra avrà una sorpresa, non è sufficiente il colore di un partito per continuare a scaldare una poltrona.

Di questi giorni si sente parlare di nuovo dell’impiego dell’esercito nelle città con maggiori problemi di sicurezza, e io sarei d’accordo, ma che lo facciano, è inutile parlarne soltanto.