BLOG di Luciano Testi

Martedì 13 Maggio 2008

EasyTag, ricompensa per restituzione

Troppo frequentemente i cittadini subiscono dei furti per scippo, nell’abitazione o della bicicletta parcheggiata per andare vedere un concerto in piazza in centro città, e al ritorno non trovarla. Questo a Modena sta succedendo con una certa frequenza, che ha spinto i cittadini a fare richieste specifiche al Sindaco per ottenere servizi di vigilanza migliori. Le ragioni degli aumenti d’episodi di microcriminalità sono note a tutti, ai nostri ladruncoli si sono aggiunti gli immigrati clandestini e non, oltre a quelli che sono usciti dal carcere grazie all’indulto del governo Prodi.
L’insicurezza fa parte della vita quotidiana e ha spinto qualcuno a pensare che è possibile lucrare su quest’aspetto fornendo un servizio davvero interessante. Spesso le forze dell’ordine rintracciano della refurtiva, ma non sanno chi è il proprietario, lo stesso capita per gli oggetti smarriti, e qui entra in azione EasyTag.

In che modo?

Tramite un sistema di cui ho visto la pubblicità in un grande centro commerciale, sembrava in promozione insieme alle biciclette, i depliant erano finiti (capisco l'interesse) ma ho memorizzato il sito.
Si tratta del sistema EasyTag, non impedisce il furto in sé ma potrebbe disincentivarlo, consiste in un’etichetta con i dati registrati in una banca dati accessibile anche dalle forze dell’ordine che permette, in totale rispetto della privacy, di rintracciare i proprietari degli oggetti rinvenuti e restituirli entro pochi giorni.
Per ottenere questo risultato, occorre acquistare l’etichetta, applicarla all’oggetto che s’intende marcare, stabilire un compenso base a chi lo rintraccia in caso di perdita, poi registrare tutte queste informazioni sul data-base, comunicando, se volete indicare anche il numero di serie.
L’etichetta se viene strappata, lascia una traccia chimica visibile, che testimonia la marcatura. L’etichetta, riporta l’indirizzo del sito web e il numero di un call-center multilingua, dando al servizio una valenza mondiale.

La presenza dell’etichetta EasyTag rende difficile la vita al ladro perché essendo registrato ha un valore commerciale quasi nullo e chi ritrova un oggetto lo consegna per ottenere la ricompensa di 20 Euro più eventuali extra stabiliti dal proprietario.

Questa ritengo che sia una bella iniziativa privata autogestita che oltre a permettere di semplificare la vita alle forze dell’ordine nel gestire gli oggetti ritrovati, può ridurre anche i furti, ignoranza dei ladri permettendo.

Quanto è sicuro un portatile Apple?

Parlare di sicurezza in Italia, è come girare un coltello in una ferita aperta, ma qualcosa lega Apple alla parola sicurezza meglio di ogni più rosea aspettativa. Non importa che il fatto sia accaduto a New York, basta immaginare che anche qui, se vi rubano il portatile, potete fotografare il ladro e mandare a casa sua la Polizia.
Com’è possibile?
Basta acquistare un portatile Apple già munito di videocamera incorporata, e se ve lo rubano, potete accedere al vostro portatile in remoto tramite una funzione di Leopard (il nuovo OS della Apple la v. 10.5), dal nome “Back to My Mac” tramite un altro Mac e attivare la telecamera, fotografare l’incauto ladro e inviare le immagini alla Polizia.
Semplice, no?
Naturalmente dovete avere un account .mac dal costo di 99 Euro/anno ma la prova gratuita dura 60 giorni.
Allora, quanto è sicuro un Apple?
Lasciate che i ladri rubino solo dei PC Windows, infettati da virus!
Manco a dirlo, quando scrivo queste frasi, mi sento un pubblicitario mancato.

Con l'amichevole partecipazione di LORENZO CRESPI?

Così distrattamente faccio zapping, approdo a “Mogli a pezzi”, lo seguo per qualche secondo per capire cos’è, ancora non sapevo cos’era, e vedo Lorenzo Crespi, in un’insolita (per chi lo ha visto in “Gente di mare”) veste di chi per essere sicuro d’accompagnare una ragazza carina a casa, buca tutte e quattro le gomme della sua auto. Una breve ricerca su internet e trovo tutto quello che voglio sapere, ma nel cast artistico, il nome di Lorenzo Crespi era preceduto dalla dicitura “con l’amichevole partecipazione di”, cioè che cosa significa, che per 4 puntate lavora gratis? Come quando un calciatore viene ceduto ad un’altra squadra per qualche partita?
A parte quest’interrogativo, di “Mogli a pezzi” mi piace la fotografia, i personaggi, gli intrecci, ma sembra un Sex and the city al contrario, esattamente “Mogli a pezzi” che si scontrano con una sfilza di situazioni che sembrano prelevate di sana pianta dalle riviste di gossip, due esempi, infiltrazioni antirughe, carriera professionale in concorrenza con marito, figlia che fugge con fidanzato (Crespi), moglie che cerca di farsi vecchio amore, divorziata che s’invaghisce di un ex-donna (questa non l’avevo mai sentito, forse come donna aveva un clitoride extra large?), non manca chi in una festa frega l’orologio alla moglie del sindaco e da la colpa alla donna di servizio pugliese, la cronaca di alcune donne a cui il tempo non è più a loro favore oppure che a un passo dall’ottenere il loro obiettivo, lo vedono allontanarsi sempre di più. Del cast artistico fa parte anche Manuela Arcuri (vedi foto).