È dall’estate scorsa che volevo scrivere dell’esistenza di dispositivi in grado di misurare in modo obiettivo quanto sole si sta prendendo ed avvisarci del superamento dei limiti. É noto a tutti che stendersi quasi nudi a prendere il sole ti fa stare bene, è piacevole, dicono che fa bene anche all’umore, ma l’abituale brezza sempre presente su un litorale altera la percezione di quando è ora di smettere senza subirne delle conseguenze e vedere la pelle spelacchiarsi nei giorni successivi.
Oggi anche il sole non è più come una volta, almeno da quando lo strato d’ozono nell’atmosfera terrestre, non ha più lo stesso spessore a causa delle attività inquinanti dell’uomo, quindi, il miglior sistema è controllare l’esposizione con un Portable UV Monitor dell’OREGON SCIENTIFIC.

L’oggetto ha un costo relativamente basso, è di dimensioni simili ad un cellulare e fornito con cinghietta per non perderlo, indicando la sensibilità della vostra pelle e in base agli UV locali e un timer, sarete avvisati di quando è ora andare sotto l’ombrellone, sia che siate a Londra o a Dubai.

Purtroppo quest’anno nel sito italiano dell’OREGON non c’è più quest’oggetto, ciononostante un paio di blog italiani e stranieri ne parlano, su amazon.com è in vendita, ed infine nel sito inglese l’ho trovato, lo fanno pagare £ 24,99 mentre su Amazon $ 19,99, facendo il cambio quasi 2,5 volte di meno, anche se la spedizione non è compresa.

Che il monitoraggio dell'esposizione solare sia importante anche da un punto di vista sanitario lo dimostra questa pagina dell'ARPAB (Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Basilicata).