BLOG di Luciano Testi

Martedì 12 Agosto 2008

Colpo di sonno = incidente folle sulla A4

Il Procuratore capo di Treviso, ha disposto il sequestro del guard-rail per capire se nelle sue condizioni poteva garantire la sicurezza.

Il Procuratore si metta l’animo in pace, quell’incidente non è certo avvenuto per colpa del guard-rail, non ce ne sono d’idonei a resistere ad un impatto che avviene con un angolo d’incidenza di circa 30° (e anche oltre), come sembra di vedere nel video.
Tutti sanno che i guard-rail ed in particolare il new jersey, sono efficaci a rimettere in carreggiata un veicolo entro determinati parametri, infatti, è piuttosto illuminante guardare la tabella d’accettazione per le barriere di sicurezza stradale, e subito appare all’occhio che quel veicolo sicuramente non aveva una velocità minore a 65 km/h e un angolo d’impatto inferiore a 20°.

Quel veicolo avrebbe sfondato anche le mura di casa del procuratore se fossero state dove c’era il guard rail.

C’è da chiedersi perché ci sono ancora molti km d’autostrada, con i normali guard-rail e non il più moderno new jersey.

Il ministro Matteoli ha avuto la brillante idea di proporre la scatola nera in tutti i veicoli con la targa, purtroppo è molto utile per l’assicurazione ma non svolge un ruolo preventivo contro l’incidente, a bordo del veicolo serve qualcosa in grado di rilevare il tasso alcolemico del conduttore o un colpo di sonno di cui ho già parlato. Per camion dal costo complessivo molto elevato, ma anche un incidente lo è (potrebbe esserlo molto di più), vale la pena aggiungere 3 o 4.000 Euro per la sicurezza.

Notizie di rilievo (Incidenti Vs Guerra)

Questa mattina (Lun-11-Ago-2008), mi aspettavo che i quotidiani si concentrassero sulla notizia della guerra in Georgia, ma Il Resto Del Carlino, l’ha collocata in sesta pagina.
In prima pagina è presente il pur grave incidente avvenuto sull’autostrada A4 tra Venezia e Trieste, dove a causa di un camionista polacco sono morte sette persone. Non era l’unico incidente grave, altri ne sono avvenuti nel fine settimana, per un totale di 43 morti.

Invece, una guerra iniziata poche ore dopo l’inizio delle olimpiadi e la cui concomitanza è voluta, che fa più di 1500 morti e più di 30.000 sfollati in 48 ore, non meritava la prima pagina, nemmeno facendo finta (con cinismo), di non sapere che in quel paese passano importanti oleodotti, come se all’Italia ciò non riguardasse, anzi l’energia qui da noi è gratuita.
Ecco come lavorano i giornalisti italiani, pensano a scrivere quello che secondo loro interessa di più, in questo caso la guerra non è la notizia più importante.
Oltretutto lo Stato finanzia le testate giornalistiche secondo le copie stampate, allora sospetto che l’andazzo dipenda anche da come la pensa il governo, che ovviamente ha difficoltà a stare da una sola parte, infatti, l’unica via d’uscita è la diplomazia o tramite il G8 e l’UE, azione intrapresa subito da Berlusconi.

Però il trafiletto che dice che il petrolio è già aumentato lo scrivono, tanto, come si fa a sbagliare, anche se non ci sono fonti ufficiali, è logico, invece, poche ore fa in TV dicevano che nonostante la guerra in Georgia il greggio continua la sua lenta discesa.
Deduco che per i giornalisti italiani, dovremmo interessarci alla guerra solo se il carburante aumenta, anzi, no, la notizia dell’aumento appare inventata (troppo poche le ore per stabilire l’andamento del greggio), quindi, provocano.

Sarò stato eccessivo, ma non ci sono giustificazioni per mettere quanto accade in Georgia in sesta pagina, e i russi hanno scelto bene le loro date, infatti, attenuano parecchio il danno politico e con le Olimpiadi avviate, per noi è più importante seguire il medagliere, e loro lo sapevano.