BLOG di Luciano Testi

Mercoledì 20 Agosto 2008

Oro e record nei 200 uomini a Usain Bolt (ovviamente)

Nulla da eccepire, il ragazzo Usain Bolt oggi si è impegnato, ha stretto i denti perché sapeva che diversamente il record non sarebbe arrivato, non poteva basarsi sugli avversari perché troppo arretrati, ha spinto fino all’ultimo metro, è partito pure bene nonostante non sia il suo forte a causa delle lunghe leve che deve muovere, ha mostrato tutta la grinta e sulla faccia si è materializzata con una doppia fila di denti bianchi che sembrava volessero aggredire il tempo, ha pure mulinato correttamente le braccia fino al passo conclusivo dove si è piegato leggermente in avanti come dovesse superare un avversario invisibile.
A proposito di tempo c’era un vento contrario di –0,9 mt/sec, alla fine il suo tempo, quello di Bolt era di 19,30 sec, il precedente record, sia olimpico che mondiale, era di 19,32 sec.
L’unica nota negativa arriva durante i lunghi minuti di festeggiamento del record appena realizzato, ma non riguarda Bolt, c’è la squalifica del terzo arrivato Wallace Spearmon, per invasione di corsia.

Nella galleria ci sono 17 immagini commentate.

Ci ruba i video delle Olimpiadi (Ma a chi?)

Leggo un interessante articolo su repubblica.it, è una polemica già sollevata il 10 Agosto 2008 sul blocco dell’accessibilità ai server Torrent, da parte dei provider italiani imposto dal GIP di Bergamo.
Iniziative come queste in genere mi trovano d’accordo, perché siti per il Peer-to-peer (o P2P), rendono disponibili migliaia di brani musicali e canzoni prodotti dal lavoro intellettuale d’artisti di tutto il mondo facendo perdere cospicui guadagni.

Ma la polemica sollevata dal CIO (Comitato Olimpico Internazionale) e oggetto dell’articolo di repubbica.it, ha passato il confine di quello che è giusto o no. Il CIO ha invitato il ministro della giustizia svedese a prendere provvedimenti contro Torrent (i server si trovano in quel paese), perché diffondono video sulle Olimpiadi.
Ma proviamo a leggere su Wikipedia che cosa è oggi il CIO, vi renderete conto che sta alle Olimpiadi come Bernie Ecclestone alla F1, è un’organizzazione a scopo di lucro e non è difficile crederlo dopo le svolte della presidenza di Juan Antonio Samaranch le cui attività si racchiudono in queste poche righe:

  • Uno dei presidenti più influenti del CIO è stato Juan Antonio Samaranch. Sotto la sua presidenza, durata vent'anni, i Giochi Olimpici sono cresciuti fino a diventare il più grande evento planetario. Durante l'era Samaranch il CIO ha aperto progressivamente i Giochi agli sponsor, ai media, agli atleti professionisti. Non sono mancati, a questo proposito, né le critiche e né gli scandali.
    Fonte Wikipedia.

Facendo un passo indietro, se in rete si diffondono video e immagini sulla F1, a memoria, non mi ricordo d’aver mai letto che il Sig. Ecclestone ha mosso i legali per bloccarli, è ovvio, guadagna così tanto con i diritti televisivi che di quello che succede dopo non gliene frega nulla. Ma c’è di più, alla fine del campionato gli attori, cioè i team organizzatori regolarmente iscritti e che hanno messo in pista dei bolidi, incassano una quota in funzione dei risultati ottenuti.
E qui viene il punto, gli attori delle Olimpiadi sono gli atleti, e come tali avrebbero diritto ad un compenso dal CIO, dopotutto su di loro hanno lucrato, invece da chi sono pagati gli atleti? Ma dalle singole federazioni sportive d’ogni nazione, che in tal modo finanziano il CIO, ma non solo le reti televisive di stato pagando i diritti televisivi contribuiscono ulteriormente.

Le olimpiadi sono nate con sani principi, quelli di Pierre De Coubertin, cioè come esempio di pace tra i popoli confrontandosi in competizioni sportive leali. Per le Olimpiadi di Pechino la Russia aveva programmato da tempo l’invasione della Georgia e il CIO pensa ad oliare bene i suoi meccanismi, ma di fatto pace e sportività sono solo vecchi principi da dispensare secondo convenienza.

Ecco l’articolo su repubblica.it di MAURO MUNAFO' 19 agosto 2008:

  • TUTTI all'attacco della Pirate Bay (vedi il logo speciale), anche il Comitato Olimpico Internazionale. I responsabili dell'organizzazione dei Giochi di Pechino hanno inviato una lettera ufficiale al ministro della Giustizia svedese Beatrice Ask, chiedendole di prendere provvedimenti contro il celebre motore di ricerca di file torrent. I server del sito, in questi giorni al centro di una diatriba legale anche in Italia, si trovano infatti in Svezia.



  • La lettera. Alla base della richiesta del Cio c'è la preoccupazione per la diffusione illegale di materiali coperti da copyright: in questo caso i video delle gare e delle cerimonie dei Giochi di Pechino, tra i file più scambiati attraverso i programmi "peer to peer". Secondo i dati di Torrent Freak, il video della cerimonia inaugurale dei Giochi Olimpici è stato lo show televisivo più scaricato da BitTorrent in tutto il 2008. Naturale quindi la preoccupazione del Cio, che ha fatto pagare a caro prezzo i diritti sulle Olimpiadi alle televisioni di tutte il mondo, vincolando non solo le dirette ma anche le successive riproposizioni in Dvd e Vhs.

  • Il governo svedese. Un portavoce del ministero della Giustizia ha dichiarato che è intenzione del ministro prendere provvedimenti, senza però specificare le modalità dell'intervento. Non è la prima volta che qualcuno alza la voce contro Pirate Bay e, fino a questo momento, il governo e la magistratura svedesi non sono mai riusciti a impedire al sito di continuare ad operare e crescere.

  • Pirate Bay. Intanto i fondatori di Pirate Bay, nel loro consueto stile provocatorio, hanno modificato il logo del sito, "dedicandolo" proprio alle Olimpiadi, una pratica che ricorda le analoghe iniziative di Google e Yahoo. Il tradizionale galeone con vela pirata adesso infilza l'omino simbolo dei giochi di Pechino, mentre i cannoni sparano contro i copyright che impediscono la libera distribuzione dei file sulle Olimpiadi; al posto della scritta Pirate Bay compare Beijing Bay.

  • Cliccando sul logo si viene reindirizzati ad una pagina che elenca i principali file torrent con tema olimpico, primo tra tutti naturalmente quello della cerimonia di apertura, in alta risoluzione. In basso il motto "Give us the gold", che in qualche modo riguarda anche gli italiani. Si riferisce infatti alla protesta inscenata da Ara Abrahamian, medaglia di bronzo con polemica nella lotta greco romana e sconfitto in semifinale dall'azzurro Andrea Minguzzi.

  • Il co-fondatore di Pirate Bay, Peter Sunde, per nulla preoccupato delle minacce governative, ha dichiarato a TorrentFreak: "Stavamo ignorando le Olimpiadi, ma adesso stiamo caricando i cannoni. Le nostre armi di 'distribuzione di massa' sono puntate su Pechino".


A latere di tutto ciò, debbo dedurre che il CIO ha fatto pressione anche sui network televisivi impegnati nelle riprese delle Olimpiadi di pechino, perché la NBC Universal (Sports), ha reclamato la violazione sul copyright di diversi video caricati sul famoso portale YouTube, oscurandoli perché hanno ottenuto legalmente di poter esaminare i contenuti ed intervenire. Tra questi video due erano miei, ma inspiegabilmente gli stessi contenuti, caricati da altri sono ugualmente presenti (fino ieri). In considerazione delle finalità originali delle Olimpiadi, dovrebbero favorire la diffusione delle immagini, altrimenti se il CIO non cambia qualcosa il loro evento rischia d’essere sempre meno aperto.

Io suggerisco al CIO o ai Network televisivi, di mettere direttamente su YouTube i video più interessanti che i webmaster o bloger possono richiamare sui loro siti o blog, non credo abbiano delle “perdite”, se hanno la fissa che YouTube ci guadagna con la pubblicità, possono sempre fare accordi, farebbero prima.