Sul tappeto rosso della 65ma Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, ambita passerella per il contatto con il pubblico, le numerose fotocamere e cineprese che garantiscono una copertura mondiale dei media, il 30/08/2008 vede i protagonisti del film ACHILLE E LA TARTARUGA di Takeshi Kitano.
Fin qui nulla di strano, c’è il regista e la protagonista femminile molto bella nel suo elegante kimono, desiderati dai cineoperatori con i richiami più strani, e notate dal secondo 15 al 20 del video, che almeno tre opertatori cercano d’attirare l’attenzione dicendo coccode’, ma una volta non si diceva Ciiss?
Un istante dopo uno dice Madame, e allora lui che già non è molto elegante, intende il coccode’ indirizzato a lui (dopo tutto il linguaggio degli animali è universale e anche in Giappone lo conoscono), allora si esibisce in qualche tic personale, dapprima si strofina una tempia poi passa l’indice sotto il naso e quindi lo pulisce sulla giacca mentre si sta girando per andarsene.

Non oso pensare se è solo disattenzione o un trucco concordato per far si che gli interessati si volgano prevalentemente verso di te quando pronunci la parola chiave, ma poi come avete sentito quando uno vede che funziona, la usa subito anche lui, poi subito un altro …
D’altronde per conquistare un ritratto con il soggetto che guarda in camera, i fotografi sono disposti a qualunque genere di maleducazione spicciola.