Leggo un articolo, che annuncia l'approvazione all'immissione sul mercato europeo a scopo alimentare e come mangime di sei tipi di mais transgenici (OGM). Qualche mese fa era già stata promossa la patata OGM, ma per un paese come l'Italia dove per fortuna la coltivazione dell'OGM è illegale, non ha alcun senso permettere che arrivino per vie traverse fino al consumatore, per fortuna una normativa del 2003 obbliga la tracciabilità.
In pratica, secondo le nuove regole europee, ogni singola nazione dell’unione può opporsi alla coltivazione ma non all’importazione dell’OGM, ed è un controsenso nei termini, infatti, proibirne l’impiego ai coltivatori perché il suo consumo è causa di potenziali danni alla salute dell’uomo, e poi trovarsi lo stesso prodotto impiegato direttamente o indirettamente sugli scaffali dei supermercati, è assurdo!
Purtroppo esiste la contaminazione involontaria, da cui possono derivare prodotti non opportunamente etichettati, ma anche qui è difficile credere che i contadini non sappiano o non abbiano capito che cosa hanno seminato, infatti, uno dei vantaggi è la resistenza agli insetti, perciò si riducono le spese di coltivazione, ma automaticamente ti dovresti chiedere che cosa te lo permette.
Un bel giorno anche se non avremo mai autorizzato l'OGM, ce lo troveremo come fatto compiuto, e i controlli preventivi non faranno altro che aumentare i costi del biologico. Le coltivazioni "illegali" trovate in veneto credo siano solo una minima parte di una realtà sommersa.

Riporto per intero l’articolo da cui ho tratto spunto per questo post che potete leggere a questo link: http://www.fondazionedirittigenetici.org/
Oppure scaricare il pdf dell’articolo: http://www.fondazionedirittigenetici.org/fondazione/commenti/526_print.pdf

OGM & POLITICA
UE, via libera per sei mais transgenici

La Commissione Europea approva sei varietà di mais geneticamente modificato per favorire il mercato delle importazioni
di Nicoletta De Cillis

29 luglio 2010 - La Commissione europea ha approvato l’importazione a scopo alimentare e come mangime di sei varietà di mais geneticamente modificato. La proposta di via libera, che esclude la coltivazione, era stata presentata al gruppo di esperti dello Standing Committee on the Food Chain and Animal Health (SCoFCAH) che, né a Febbraio né ad Aprile 2010, aveva raggiunto la maggioranza qualificata necessaria a decidere a favore o contro. Il dossier è quindi passato all’esame del Consiglio dei Ministri agricoli che lo scorso giugno non è riuscito ad esprimere una posizione né contraria né favorevole, lasciando dunque l’ultima parola all’Esecutivo, che in questi casi deve deliberare in maniera definitiva sui prodotti in questione.
Il via libera della Commissione segue il recente pacchetto di riforme della politica europea in materia di OGM che include la facoltà per i singoli stati membri di decidere se coltivare o meno le piante transgeniche sul proprio territorio. L’approvazione odierna costituisce invece un preciso impegno da parte del Presidente della nuova Commissione, Josè Manuel Barroso, di velocizzare le procedure che bloccano il mercato delle importazioni da paesi come Usa, Brasile e Argentina, dove si coltivano anche varietà OGM con più tratti di resistenza inseriti nel DNA della pianta.
Dei mais che hanno ottenuto il via libera della Commissione, infatti, alcuni presentano i cosiddetti “stacked genes”, sviluppati per una resistenza combinata agli insetti e all’erbicida, ovvero i mais 1507x59122 e 59122x1507xNK603 rispettivamente di Dow Chemical e Dupont, MON 88017 x MON 810 di Monsanto insieme al MON89034xNK603 e, infine, il Bt11xGA21 di Syngenta, che ha ottenuto anche il rinnovo dell’autorizzazione per il mais Bt11, scaduta nel 2007.

Per saperne di più:

COMMISSION AUTHORISES SIX GM MAIZE FOR FOOD AND FEED USES

La realtà sulla sicurezza degli OGM, è ben lungi dall’essere chiara e limpida, ad esempio non si capisce perché in certi paesi, ma basta citare gli USA, l’FDA deve approvare nuovi alimenti e quali importare dall’UE, a volte ponendo il divieto anche se prodotti biologicamente, mentre per le sementi sembra non sia di loro competenza, con il sospetto che ci sia un silenzio-consenso (pagato). Per dovere di cronaca e per giustificare i miei dubbi cito alcune ricerche fatte sugli OGM ed estratte dal libro: “1000 piante cancro Nacci.pdf” scaricabile gratuitamente da internet.

Cap. 3.7.b.: Nuove ricerche sull’impatto degli OGM sulla salute
D.ssa Marina Mariani - 19 luglio 2007

Nonostante gli OGM siano stati approvati e commercializzati per molti anni, non esistono ricerche scientifiche sul loro impatto sulla biologia degli organismi viventi.
Questo è dovuto in parte al fatto che prove di nutrizione animale NON SONO PREVISTI per dare approvazione di sicurezza sia nell’UE che, tantomeno, negli USA.
Tuttavia ora sta emergendo una serie di documentazioni da un piccolo numero di esperimenti, fatti su animali, sugli effetti sulla salute e su quella che si chiama EPIGENETICA.

L'epigenetica è una branca della Biologia Molecolare, che ha a che fare con la Genetica , ma si occupa delle modifiche che il materiale genetico può subire durante la vita. Alcune malattie, come i tumori, hanno una base detta appunto "epigenetica".
Questi studi indicano che l’ingegneria genetica è molto più imprevedibile e rischiosa rispetto all’allevamento tradizionale.

1) studi di nutrizione animale: recenti studi hanno messo in luce una gamma di seri, inspiegabili effetti derivanti dal consumo di OGM. Uno studio Australiano su piselli OGM ha rivelato effetti immunologici legati al trasferimento di un gene, ritenuto sicuro, a diverse specie di piante, che ha causato reazioni allergiche nei gatti.

2) Un esperimento condotto dalla stessa Monsanto ha messo in luce effetti immunologici con un aumento dei globuli bianchi nel sangue di topi alimentati con mais OGM.

3) L’unico test a lungo termine (24 mesi), condotto da un gruppo italiano ha dimostrato che gli OGM possono modificare alcuni organi interni. La nutrizione di topi con il famoso mais Roundup Ready ha cambiato la struttura e il funzionamento delle cellule del fegato, del pancreas e dei testicoli.

4) Un esperimento di nutrizione di topi con mais MON 863 condotto da Monsanto ha dimostrato che i neonati avevano un peso inferiore al normale. Inoltre si è visto che il consumo di MON 863 aveva effetti sulla composizione del sangue, con globuli rossi immaturi e alterazione dei parametri ematici.

5) Uno studio condotto in Russia ha messo in evidenza effetti generazionali degli OGM con elevata mortalità di giovani topi alimentati con Soia Roundup Ready (56% di mortalità e crescita stentata dei neonati sopravvissuti).

6) Un programma finanziato dalla FSA (Food Standards Agency ) inglese ha dimostrato che l’ingegneria genetica provoca normalmente un vasto numero di modifiche genetiche e chimiche casuali nelle piante, il cui impatto sulla salute è totalmente sconosciuto.

7) Due studi inglesi, uno sugli esseri umani e uno su pecore, hanno dimostrato che quando gli OGM sono ingeriti, alcuni dei geni inseriti si spostano e vengono trasferiti ai batteri dell’intestino.

8) Studi non più recenti avevano già dimostrato che il consumo di OGM danneggia la parete dell’intestino ed è associata con le morti inspiegabili di animali da esperimento: studi effettuati da 3 diversi gruppi di ricerca hanno dimostrato che due piante OGM hanno la capacità di indurre emorragie, altri ricercatori si sono accorti che le patate e i pomodori OGM provocano lesioni alla parete intestinale dei topi e dei gatti.

9) Almeno due esperimenti di nutrizione con pomodori OGM si sono conclusi con la morte inspiegabile degli animali da esperimento, con 7 topi su 40 (il 17,5%) nelle prime due settimane e il 7% di mortalità per polli nutriti con il mais tollerante il Glufosinato (il doppio rispetto a quelli nutriti senza OGM).

Vale la pena di puntualizzare che questi studi sono stati effettuati per identificare impatti sulla salute e comprendevano studi tossicologici e analisi di tessuti. Molto diversi dai vari studi di nutrizione di cui si sente a volte parlare, solitamente effettuali con lo scopo di valutare gli aspetti commerciali degli OGM.
Le cause di questi effetti non sono conosciute, ma molti sono i fattori in gioco. Si sa da tempo che l’inserzione artificiale, e casuale, dei geni, interrompe la sequenza di altri geni con effetti legati alla posizione in cui avviene l’inserimento. Inoltre il funzionamento chimico del nuovo gene interagisce con le attività dei geni naturali della pianta, disturbando i processi biochimici e quindi il metabolismo in modi imprevedibili. L’epigenetica ha dimostrato che un gene agisce solo per una parte di un processo metabolico e negli esseri viventi esiste una certa interazione tra geni diversi e con l’ambiente in cui vive un certo organismo.
I dettagli esatti di questa interazione sono ancora poco noti, tuttavia sufficienti a dimostrare l’imprevedibilità dell’ingegneria genetica, con risultati diversi a seconda della situazione e una instabilità molto frequente.