I cosiddetti social-network (S.N.) su internet consentono ad una comunità con una base di interessi in comune di iscriversi ad essi e fare amicizia virtuale con persone che possono essere di età ed estrazione culturale diverse di qualunque nazione essi siano.

Alcuni di questi S.N. hanno assunto proporzioni gigantesche, parte della popolazione vive senza vivere conversando con persone che difficilmente mai incontreranno nella vita, ma nella realtà esistono delle situazioni che definirei eccezionali, anzi, felliniane, permettono una vita reale per certi profili anche liberatoria, si tratta dei carnevali, quelli con i corsi mascherati, ma potrebbero esserci numerosi altri esempi, nel caso specifico voglio spendere due parole sul Carnevale di Cento perché sono anni, anzi decenni, che permette a due generazioni di coltivare un obiettivo per quasi un anno finalizzato a cinque uscite di puro divertimento trasgressivo come spesso cita il suo storico organizzatore il Sig. Manservisi, obiettivo che consente loro di sentirsi parte di un gruppo ampio con molte occasioni per, appunto, socializzare.

A Cento centinaia (fa anche rima) di persone collaborano nell'ideazione e costruzione dei carri carnevaleschi e costumi. Uno staff qualificato, nocciolo della manifestazione, cura le relazioni con i media, trova sponsor, ingaggia ospiti, intrattiene Cento conservando una tradizione e richiamando un folto pubblico di appassionati che brucia in poche ore un lunghissimo lavoro di preparazione. Sono ben cinque le uscite con sfilata di carri davanti il Guercino, oramai i carri di oggi non hanno nulla a che vedere con quelli che venivano realizzati 20 anni fa, il pubblico vuole musica a tutto volume, serve un trattore solo per alimentare gli amplificatori. Ma torniamo alle persone, durante le cinque uscite domenicali servono centinaia di figuranti che si sfidano esibendo davanti al palco della giuria uno show a tema spesso ben riuscito, diciamo che rispetto il teatro viene richiesta una qualità diversa ma occorrono preparativi lunghissimi e soprattutto porta un sacco di persone del paese a collaborare a conoscersi portando ogni anno nuove leve a dare lustro a questa manifestazione eccezionale.

Arriva la domenica e nella piazza ci sono tutti, organizzatori, autori dei carri, figuranti, amici dei figuranti e il resto dei centesi. In questo contesto nascono amicizie, i favoriti sono i giovani, tra essi direi molti adolescenti, per loro e' un momento di libertà, un'occasione per fumare la prima sigaretta, fare gli spavaldi con le ragazze interessanti, dare il primo bacio appena ne hai l'occasione, studiarsi con gli sguardi, le battutine, si mettono le basi per costruire nuove relazioni, si comunica a tutto campo, con emozioni vere, magari alimentate da qualche bicchierino, insomma, è un terreno fertile per sperimentarsi, si passa dal momento in cui ti senti parte del tuo gruppo per la sfilata alla pausa prima del secondo passaggio del proprio carro in Piazza del Guercino. In questo ambito può essere che qualcuno abbia alzato un po' il gomito ma poi l'aria scherzosa mitiga tutto e la presenza degli amici spesso si rivela fondamentale, ma a volte capita che è meglio stiano al loro posto, infatti, chi non è più adolescente spesso non si accontenta del bacetto, spesso sa come si “gioca” tra uomini e donne e profittando della situazione riescono a crearsi un loro spazio, fin qui è tutto molto bello e positivo, sapere che sbocciano amori è una gran bella cosa ma a volte gli ormoni si svegliano anzitempo ed è necessario oltre che riservarsi uno spazio, trovarlo urgentemente per consumare immediatamente.
Mi spiego meglio, cioè, non aspettatevi chissà che, va tutto bene, ma ora come fotografo che girovaga per le vie, e magari in un momento di stanca a volte rimani attratto da stranezze, come delle protezioni dove in apparenza non servono a nulla, allora ti incammini, superi alcuni furgoni ma tra due di essi vedo una coppia le cui effusioni non solo si limitano al bacetto, e forse lui non stava cucendo il vestito di lei caduto dall'ombelico fino a metà coscia, forse lei non aveva bisogno di scaldare quella porzione di corpo scoperta con quello di lui francabollato come uno slip, forse non stavano appoggiati al furgone bagnato perché stava piovendo, forse si trattava di qualcos'altro ... è comunque un gran scoop, cavolo lo scoop lo stanno facendo loro, e visto che un furgone non è lungo 100 mt, mi hanno visto subito, purtroppo non sono un tipo alla Corona, ma che faccio sto a rovinargli la festa per fare cosa, uno scoop fotografico, e poi dove cavolo le pubblico, e a chi interessa un paio di piccioncini sconosciuti, allora ho girato i tacchi e mi son detto che è meglio che vada sotto al palco per vedere se una ballerina brasiliana con tacco 20, casca giù direttamente sulle mie braccia. Nel frattempo visto e considerato che il Carnevale di Cento ha questo potere socializzante, il Sig. Manservisi dovrebbe sentirsi investito di una grossa responsabilità, diciamo che dovrebbe essere considerato indirettamente padrino di parecchi giovincelli che oggi scorazzano per le vie urlando a squarciagola. Domani questa coppia potrebbe tornare al Carnevale di Cento per portare a casa un peluche per la bimba o un pallone per il bimbo, più in là ancora ... ne riparleremo.

I due personaggi della foto non c'entrano nulla con lo scoop.
Vedi foto del Carnevale di Cento 2011 qui: http://foto.lucien.it/main.php?g2_itemId=2614