“Nelle ultime centinaia di anni gli esseri umani hanno aumentato il tasso di estinzione delle specie di 1.000 volte rispetto a quello del passato, tipico della storia del pianeta nel lungo periodo”. Frase contenuta nel rapporto di Valutazione dell'Ecosistema del Millennio, MILLENNIUM ECOSYSTEM ASSESSMENT, detto MA (qui potete scaricare la sintesi in formato .pdf in italiano). L’uomo, quindi, guadagna i titoli per essere definita la specie killer di tutte le altre viventi sulla terra. Un esempio per tutti è la pesca nel mare del Nord Atlantico, dove il pescato per ogni anno non ha mai superato le 280.000 tonnellate, ma negli anni 60 è stata introdotta la pesca industriale, il pescato per anno è arrivato fino a 800.000 tonnellate nel 1970, ma dopo un paio di decenni, il valore del pescato è calato a picco di continuo fino a che nel 1992 era zero. Il Merluzzo era scomparso da quelle acque, praticamente estinto e l’uomo ha continuato a pescare fino a che ce n’era. Alla faccia delle famiglie di pescatori che con il po’ che la natura offriva loro, potevano anche campare. Molti ristoranti aderiscono all’iniziativa di non servire Merluzzo pescato al Largo di Newfoudland in Atlantico, perché illegale e favorire il ripopolamento (ma sono passati 15 anni e non succede nulla).

Anche in Italia non siamo certo dei campioni, le regole del profitto hanno distrutto buona parte dell’ecosistema del mediterraneo, perciò sono a rischio squali, tonni, pescespada, sembra incredibile, i pescatori non capiscono che se finisce il pesce sono finiti anche loro?

Mi sorge un dubbio, ma se il mare ricoprendo i due terzi della superficie della terra, sta esaurendo le sue risorse di cibo per gli esseri umani, quale altra fonte distruggeremo? E noi non potremmo adottare uno sviluppo controllato della proliferazione umana per non incorrere nelle problematiche d’alimentazione? L’essere umano è o no in grado di avviare progetti più lunghi della sua vita?

L'uomo è la "killer application" dell'ecosistema terra.

In mezzo a tante notizie negative ne esiste una buona, il Capodoglio, sembrava presente nel mediterraneo in poche decine d’unità, ma un particolare telescopio marino in corso d’installazione alla caccia di neutrini, ha permesso di registrare con particolare nitidezza lo schiocco del sonar di numerosi capodogli, lasciando supporre dopo un anno di registrazioni che ve ne siano qualche centinaio. Per fortuna che questo pesce ha abitudini molto profonde e nonostante sia un mammifero ed emerga per riossigenarsi, riesce a sfuggire alle abitudini dei pescatori.